Canfora: cos’è, a cosa serve e come si usa

La canfora è un rimedio naturale contro tosse e raffreddore, dolori muscolari e irritazioni della pelle, ma va usata con attenzione

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è

La canfora è una sostanza naturale contenuta in molti oli essenziali estratti dalle piante, ad esempio nell’olio essenziale di salvia e in quello di rosmarino. La canfora si trova però soprattutto nella Cinnamomum camphora, albero chiamato appunto canfora, che appartiene alla famiglia delle Lauraceae e che cresce spontaneo in Cina, Giappone e in altre zone del mondo.

La canfora è dunque un terpene che si ottiene per distillazione dell’olio essenziale presente nel legno di questo albero; dopo cristallizzazione e filtrazione, l’olio può essere distillato nuovamente per ottenere l’olio di canfora bianco, l’olio di canfora bruno e l’olio di canfora blu. Tra questi, l’olio di canfora bianco, caratterizzato da un odore intenso e balsamico, viene utilizzato per i suoi benefici sia puro sia all’interno di creme, unguenti e lozioni dedicati ad alleviare irritazioni cutanee, dolori, infiammazioni e congestione nasale. La canfora deve comunque essere usata con moderazione e solo esternamente, poiché a dosi elevate o per via orale risulta tossica e pericolosa.

A cosa serve

La canfora ha diverse proprietà che vengono sfruttate soprattutto per la salute della pelle e dell’apparato respiratorio, ma anche per i benefici su muscoli, articolazioni e circolazione. In particolare, la canfora ha azione:

  • antinfiammatoria
  • antisettica
  • revulsiva
  • antidolorifica
  • espettorante
  • rilassante

Grazie a tali proprietà la si utilizza per trattare irritazioni cutanee, dolori e affezioni respiratorie. I prodotti contenenti canfora sono ad esempio utili a uso topico per la loro azione antisettica per combattere infezioni batteriche, virali e micotiche a carico di pelle e unghie e per calmare il prurito: è ad esempio d’aiuto in caso di acne, foruncoli, verruche, herpes labiale, funghi delle unghie. I balsami e gli unguenti alla canfora possono essere usati anche per lenire scottature e ustioni della pelle e per alleviare infiammazioni che provocano arrossamento, dolore e gonfiore.

I prodotti che contengono canfora hanno attività antidolorifiche e antinfiammatorie e sono utili in caso di contusioni, distorsioni e crampi, per alleviare dolori articolari e muscolari, mal di schiena, cervicalgia, lombalgia, mal di testa e artrite. La canfora aiuta poi a rilassare i muscoli dopo lo sport o lo sforzo fisico e, grazie all’azione stimolante sulla circolazione e aiuta ad avere gambe leggere e a combattere ritenzione idrica, emorroidi e altri problemi legati a una cattiva circolazione.

L’olio di canfora è usato però soprattutto per liberare le vie aeree in caso di tosse e raffreddore: balsami a base di canfora vengono applicati su petto e torace per sfruttarne i vapori balsamici soprattutto prima di andare a dormire, per liberare il naso e riposare meglio.

Come si usa

La canfora si usa esternamente, per applicazioni cutanee localizzate. La canfora in polvere può essere usata diluendone una piccola parte in olio vegetale: non bisogna superare i 10 grammi di canfora ogni 100 millilitri di olio. In alternativa alla canfora in polvere si può usare l’olio essenziale, usandone poche gocce sempre diluite in olio vegetale. L’olio alla canfora può poi essere usato per massaggi sul petto e sul torace per affezioni respiratorie, massaggi localizzati in caso di dolori muscolari o articolari, massaggi alle tempie contro il mal di testa eccetera. Per il benessere delle vie aeree si possono anche fare suffumigi sia con la polvere di canfora sia con l’olio essenziale.

Dove si compra

La canfora in polvere, così come unguenti, creme, pomate e lozioni che la contengono, nonché l’olio essenziale di canfora si acquistano in erboristeria e in farmacia e si possono trovare anche in svariati negozi online.

È cancerogena?

L’olio di canfora bianco risulta sicuro per l’uso e non cancerogeno, mentre l’olio bruno e quello blu sono considerati tossici e cancerogeni a causa dell’elevato contenuto di safrolo.

Controindicazioni ed effetti collaterali

L’uso della canfora nelle persone adulte, se avviene in modo corretto e alle dosi adeguate, è considerato sicuro. Innanzitutto però la canfora va utilizzata solo esternamente e mai ingerita, poiché l’uso interno può portare a sintomi di tossicità gravi tra cui vomito, bruciore alla bocca e alla gola e convulsioni. Anche quando usata sulla pelle, la canfora deve essere opportunamente diluita, mai pura, impiegata in quantità moderate e per brevi periodi. In particolare, i prodotti a base di canfora sono ritenuti sicuri purché non contengano percentuali di canfora superiori al 10% e purché vengano utilizzati su pelle integra perché in caso di ferite può avvenire un eccessivo assorbimento del prodotto, con conseguenti sintomi di tossicità. Applicata sulla pelle la canfora e i prodotti che la contengono possono comunque dare irritazioni, formicolii, bruciore, sensazione di caldo o freddo sulla pelle, soprattutto nelle persone sensibili.

La canfora non deve essere utilizzata in caso di allergie, su pelle lesa, in gravidanza, durante l’allattamento, sui bambini con età inferiore ai due anni e in caso di malattie a carico del fegato.