Gli asparagi fanno male al fegato? La risposta dell’esperto

Verdi, viola e bianchi, gli asparagi sono uno dei vegetali più apprezzati per il loro sapore. Eppure in molti mettono in dubbio il loro potenziale benefico per la salute. Scopriamo tutto sugli asparagi.

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Biagio Flavietti

Farmacista e nutrizionista

Farmacista e nutrizionista, gestisce dal 2017 una pagina di divulgazione scientifica. Appassionato di scrittura ed editoria, lavora come Web Content Editor per alcune realtà del settore farmaceutico e nutrizionale.

Pubblicato: 15 Ottobre 2024 20:28

Gli asparagi sono ortaggio conosciuti in tutte le cucine del mondo per il loro elevato apporto di micronutrienti e fibre all’interno della dieta. Un vegetale gustoso e versatile, che offre innumerevoli benefici alla salute umana, tra cui il sostegno del sistema immunitario e il miglioramento della digestione. Tuttavia, una domanda spesso aleggia su questo alimento di origine vegetale e non quella che riguarda la puzza che crea a livello delle urine. Si tratta della diceria che vede gli asparagi essere alimenti che provocano danni a livello epatico. Sarò vero? in questo articolo del magazine di DiLei analizzeremo cosa sono gli asparagi, che benefici offrono per la salute e soprattutto se sono dannosi per la ghiandola epatica.

Cosa sono gli asparagi?

Gli asparagi (Asparagus officinalis) sono una pianta perenne che appartiene alla stessa famiglia delle cipolle e dell’aglio, ovvero le Liliaceae. Si tratta di germogli dal tipico colore verde, bianco o violaceo, a seconda delle diverse variate regionali e del metodo di coltivazione utilizzato. Gli asparagi sono un alimento ipocalorico, che contiene circa 20 calorie per 100 grammi, e il che li rende particolarmente indicati per chi segue diete a basso contenuto calorico o desidera mantenere un peso corporeo regolare.

Di seguito i valori nutrizionali per 100 grammi di asparagi crudi:

  • Calorie: 20-24 kcal
  • Acqua: circa 93%
  • Proteine: 2,2 g
  • Carboidrati: 4 g
  • Fibre: 2,1 g
  • Grassi: 0,1 g
  • Vitamina K: 41,6 μg (circa il 40% della dose giornaliera raccomandata)
  • Vitamina C: 5,6 mg
  • Vitamina A: 38 μg
  • Folati (B9): 52 μg
  • Potassio: 202 mg
  • Ferro: 2,14 mg
  • Calcio: 24 mg
  • Magnesio: 14 mg
  • Zinco: 0,54 mg​

Diverse tipologie di asparagi

Sicuramente al mercato o al ristorante sarà capitato di vedere asparagi dai diversi colori o dalle diverse denominazione e per questo le abbiamo riportate qui di seguito:

  • Asparago verde: è la varietà più comune e diffusa nelle cucine e nei supermercati di tutta Italia. Cresce in superficie e ottiene il suo caratteristico colore verde grazie alla fotosintesi. Ha un sapore deciso e leggermente erbaceo.
  • Asparago bianco: questo tipo di asparago viene coltivato sottoterra, al riparo dalla luce solare, impedendo la fotosintesi e quindi la produzione di clorofilla. Ha un sapore più delicato e una consistenza più tenera rispetto alla variante verde.
  • Asparago viola: Questa varietà ha un colore viola intenso, dovuto alla presenza di antociani (pigmenti naturali presenti anche nel vino rosso). Ha un sapore più dolce rispetto agli altri tipi, ma il colore tende a sbiadire durante la cottura.
  • Asparago selvatico: si trova principalmente nelle zone rurali e ha un sapore più forte e amarognolo rispetto agli asparagi coltivati. È più sottile e ha un colore verde scuro.
  • Asparago rosa di Mezzago: una varietà pregiata coltivata nella zona di Mezzago, in Lombardia. Ha una colorazione rosa e un sapore dolce e delicato, dovuto a particolari condizioni climatiche e di terreno, nelle quali cresce.

Asparagi: proprietà nutrizionali e benefici per il corpo

Prima di rispondere alla domanda di questo articolo, ovvero se gli asparagi fanno male al fegato, è opportuno capire cosa contengono questi alimenti vegetali e che benefici apportano alla salute dell’uomo.

Gli asparagi sono alimenti ricchi di vitamine (vitamina C, K, A e alcune vitamine del gruppo B), minerali (potassio, ferro e magnesio), e soprattutto di fibre. L’elevato contenuto di fibre negli asparagi contribuisce al benessere dell’intero intestino. Un apparato gastro-digerente sano riduce l’accumulo di tossine e sostanze che il fegato dovrebbe poi processare successivamente. Inoltre, tra le caratteristiche più apprezzate degli asparagi c’è sicuramente il loro elevato contenuto in antiossidanti, e in particolare di glutatione. Questa molecola gioca un ruolo chiave nella neutralizzazione dei radicali liberi e nella protezione delle cellule del corpo dallo stress ossidativo, inclusi i tessuti epatici. 

Gli asparagi sono noti anche per il loro potere diuretico, grazie alla presenza di asparagina, un amminoacido che favorisce la produzione di urina e aiuta l’eliminazione delle tossine dal corpo. Insomma, potrebbe trattarsi proprio di uno di quegli alimenti da inserire in bibitoni e regimi alimentari detox, che aiutano a favorire il benessere dell’organismo e della ghiandola epatica.

Il concetto di alimenti “detox” si è diffuso nel tempo, soprattutto a livello di marketing, ma dal punto di vista scientifico il fegato non ha bisogno di alimenti specifici per “disintossicarsi“. Questo organo è già naturalmente predisposto per svolgere il ruolo di detossificazione del corpo. Il fegato, infatti, filtra il sangue, metabolizza le sostanze tossiche e le trasforma in composti più facilmente eliminabili dal corpo, attraverso le urine o le feci.

Gli asparagi possono fare male al fegato?

Rispondiamo alla domanda centrale di questo articolo, ricordando che il fegato è quell’organo del corpo umano deputato alla metabolizzazione di tutte quelle sostanze xenobiotiche, che provengono dall’alimentazione e dall’ambiente esterno.

In linea generale. gli asparagi non fanno male al fegato, anzi, offrono diversi benefici per l’organismo!

Tuttavia, come per ogni alimento assunto, un loro consumo in eccesso può avere delle controindicazioni in persone con particolari condizioni di salute. Ad esempio, questi vegetali contengono elevate quantità di purine, sostanze che vengono metabolizzate in acido urico nel corpo. Se da un lato ciò non rappresenta un problema per la maggior parte delle persone, può essere dannoso per tutti coloro che soffrono di gotta o hanno livelli elevati di acido urico nel sangue.

Per quanto riguarda il fegato, sono molto rari i casi di danno epatico, ma questo rischio è generalmente limitato solo alle persone con predisposizioni specifiche.

In chi è controindicata l’assunzione di asparagi?

Gli asparagi sono alimenti benefici se consumati in quantità normali e come parte di una dieta sana e bilanciata, non presentano controindicazioni significative per il fegato. In alcune situazioni, però, il loro consumo dovrebbe essere moderato e ridotto:

  1. Persone affette da problemi renali: pur essendo gli asparagi benefici per la maggior parte delle persone, il loro alto contenuto di potassio può essere problematico per chi ha insufficienza renale o problemi con l’eliminazione di questo minerale​. Lo stesso problema si può verificare in caso di assunzione di farmaci diuretici risparmiatori del potassio.
  2. Reazioni allergiche: alcune persone potrebbero essere allergiche agli asparagi, anche se questo è relativamente raro. I sintomi possono variare da lievi irritazioni a reazioni più gravi, come gonfiore o difficoltà respiratorie​, fino allo shock anafilattico.

Curiosità: perché mangiare asparagi fa puzzare l’urina?

Più che alla fake news del danno epatico provocato dagli asparagi, in molti si chiedono perché il consumo di questi alimenti vegetali può influenzare l’odore della nostra urina. E’ proprio così! gli asparagi in alcune persone possono rendere le urine maleodoranti, ma perché succede tutto ciò?

Gli asparagi fanno puzzare le urine a causa di composti solforati che vengono metabolizzati nel nostro corpo. Il principale responsabile è l’acido aspartico, un amminoacido che, durante la digestione, viene scomposto in diversi composti volatili contenenti zolfo, come il metantiolo e il dimetilsolfuro. Questi composti, una volta espulsi attraverso l’urina, emanano un odore forte e caratteristico, spesso descritto come quello dello “zolfo” o delle “uova marce“.

Perché non tutti, però, percepiscono questo odore? La capacità di sentire questa puzza sembra essere legata a una variazione genetica. Quindi alcune persone non sono in grado di rilevare l’odore, poiché mancano dei recettori olfattivi necessari per riconoscerlo, ma in realtà le loro urine puzzano e come!

Ricetta a base di asparagi per il benessere epatico e del corpo

Gli asparagi più che rappresentare una minaccia per il benessere epatico, sono un vero e propria toccasana. Di seguito abbiamo riportato una ricetta classica della cucina italiana, che può rappresentare un’ottima scelta per il benessere a 360 gradi dell’organismo.

Risotto agli asparagi

Ingredienti:

  • Riso integrale (ricco di fibre e ottimo per la digestione e la salute del fegato)
  • Asparagi freschi
  • cipolla piccola
  • spicchio d’aglio
  • cucchiaio di olio extravergine di oliva (fonte di grassi sani per il fegato)
  • litro di brodo vegetale senza sale
  • cucchiaio di succo di limone (favorisce la disintossicazione del fegato)
  • Pepe nero q.b.
  • Prezzemolo fresco tritato per guarnire

Procedimento:

  1. Preparazione degli asparagi: lavare bene gli asparagi e tagliare via la parte legnosa del gambo. Taglia le punte e mettile da parte. Riduci i gambi a pezzetti piccoli.
  2. Soffritto leggero: in una padella, far scaldare l’olio extravergine d’oliva e aggiungere la cipolla e l’aglio tritati molto finemente. Cuocere a fuoco lento fino a quando la cipolla diventa trasparente.
  3. Cottura del riso: aggiungi il riso integrale nella padella e tostare per un paio di minuti. Successivamente, versare il brodo vegetale poco alla volta, mescolando di tanto in tanto.
  4. Aggiunta degli asparagi: à metà cottura del riso, quindi dopo circa 10 minuti, aggiungere i gambi degli asparagi e continuare a cuocere. Negli ultimi 5 minuti, unire le più delicate e morbide punte degli asparagi e il succo di limone.
  5. Ultimazione: una volta che il riso è cotto, spegnere il fuoco e lascia riposare per qualche minuto. Aggiungere pepe nero e prezzemolo tritato a piacimento

Conclusione

In conclusione, gli asparagi non rappresentano un pericolo per il fegato. Al contrario, grazie al loro contenuto di antiossidanti, come il glutatione, e di nutrienti benefici come fibre, vitamine e minerali, questi ortaggi possono persino sostenere la salute epatica e il benessere dell’intero organismo. Gli asparagi possono contribuire ai processi per la disintossicazione naturale del corpo, migliorando il benessere del fegato, anche attraverso le loro proprietà diuretiche, che aiutano a eliminare le tossine in eccesso.

Tuttavia, è importante sottolineare che, come per qualsiasi alimento, il consumo eccessivo può avere effetti negativi in particolari condizioni, come l’accumulo di acido urico nei soggetti predisposti a gotta o con problemi renali. Ma per la maggior parte delle persone, gli asparagi possono essere parte integrante di una dieta sana e bilanciata senza alcun rischio per il fegato.

 

Fonti bibliografiche:

  • Excretion and Perception of a Characteristic Odor in Urine after Asparagus Ingestion: a Psychophysical and Genetic Study, Chemical Senses, Oxford Academic.