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Cosa sono gli estrogeni
Gli estrogeni sono gli ormoni sessuali predominanti nella donna. Vengono prodotti principalmente nell’ovaio a partire dalla pubertà fino al sopraggiungere della menopausa. È noto che gli estrogeni promuovono lo sviluppo dell’apparato genitale femminile durante la pubertà, e negli anni a seguire stimolano la crescita dei tessuti di rivestimento dell’utero, della vulva e della vagina. L’estradiolo è il principale estrogeno ovarico. Oltre ad avere un’azione maturativa e trofica sull’apparato genitale femminile, gli estrogeni svolgono una serie di azioni sistemiche garantendo il benessere cardiovascolare, metabolico e osteoarticolare della donna.
Con la menopausa si assiste ad una riduzione progressiva nella produzione degli estrogeni. Proprio alla carenza di estrogeni sono da associare tutti i disturbi che caratterizzano questa fase della vita della donna (vampate di calore, sudorazioni notturne, aumento del peso corporeo, dolori articolari…). Lo scopo principale della terapia ormonale a base di estrogeni e progestinici (Terapia Ormonale Sostitutiva o TOS) è quella di migliorare la qualità di vita nelle donne in post-menopausa. L’effetto più importante è la riduzione dell’intensità e della frequenza delle vampate di calore e il miglioramento del riposo notturno.
Cosa sono i fitoestrogeni
I fitoestrogeni sono composti di origine vegetale la cui struttura chimica è simile a quella degli estrogeni prodotti dall’organismo umano. Dal momento che posseggono la stessa struttura degli estrogeni svolgono funzione analoga. Esistono tre principali gruppi di fitoestrogeni:
- Isoflavoni;
- Cumestani;
- Lignani.
Al primo posto per contenuto in fitoestrogeni c’è la soia. Alimento altamente consumato nelle popolazioni del Sud-Est asiatico, la soia contiene fino a 100 diversi tipi di fitoestrogeni. Tra questi vanno citati la genisteina, la daidzeina e la gliciteina, tutti appartenenti al gruppo degli isoflavoni. I lignani fanno parte delle fibre alimentari più abbondanti nei legumi, nelle noci, nei cereali integrali, nella frutta e nella verdura. I cumestani si trovano nei germogli e nel trifoglio (alfa-alfa).
Integrazione con fitoestrogeni
Sulla base dell’evidenza scientifica è possibile affermare che un consumo di cibi ricchi di fitoestrogeni abbia effetti benefici per la salute della donna. Queste sostanze offrono vantaggi per il sistema cardiovascolare, contribuiscono a ridurre l’intensità dei sintomi della menopausa, riducono il rischio di osteoporosi, hanno un effetto protettivo contro diversi tipi di tumore. Nonostante questi vantaggi siano stati ampiamente dimostrati, vi è chi mette in guardia da un loro consumo abbondante e regolare, interpretandoli come interferenti endocrini (molecole provenienti dall’ambiente esterno e capaci di interferire con il funzionamento del nostro sistema endocrino). Gli esperti sottolineano però il fatto che, per quanto estrogeni e fitoestrogeni siano simili dal punto di vista chimico, questi ultimi sono meno potenti e non vengono trasformati in estrogeni una volta ingeriti.
Quando vengono assunti dalle donne in fase fertile, legandosi agli stessi recettori degli estrogeni, ne depotenziano l’azione. Questo depotenziamento può essere benefico in chi presenta un’eccessiva produzione di estrogeni (iperestrogenismo). L’iperestrogenismo può manifestarsi con flussi mestruali emorragici (menometrorragie), polipi endometriali, miomi uterini, cisti mammarie. Al contrario, nelle donne in menopausa il cui assetto ormonale è caratterizzato da una netta riduzione degli estrogeni circolanti, i fitoestrogeni possono (seppur con la loro attività meno potente) vicariare l’azione degli estrogeni endogeni. Il vantaggio della loro assunzione è quello di lenire i sintomi della menopausa.
Fitoestrogeni e tumori
Il legame tra fitoestrogeni e cancro rimane ancora molto dibattuto. Gli studi su ampi numeri di popolazione dimostrano che l’assunzione di fitoestrogeni con la dieta (esistono anche gli integratori) ha un effetto protettivo nei confronti dei tumori in generale e di quello al seno in particolare. Prova ne è che in Cina e nei Paesi Asiatici dove il consumo di soia è di gran lunga superiore a quello dei paesi dell’area occidentale, si assiste ad una diminuzione del rischio di cancro al seno e questo vale sia nel caso in cui nelle cellule tumorali siano presenti i recettori per gli estrogeni sia in caso contrario. L’effetto protettivo potrebbe essere legato alla capacità degli isoflavoni di bloccare gli estrogeni umani presenti nel sangue.
Cibi ricchi di fitoestrogeni
Qui di seguito viene proposto un elenco degli alimenti ad alto contenuto in fitoestrogeni. Per completezza si è voluto riportare la concentrazione espressa in microgrammi su 100 grammi di alimento.
Alimento | Microgrammi (μg) per 100g |
Semi di lino | 379.380 |
Fagioli di soia | 103.920 |
Tofu | 27.150 |
Yoghurt di soia | 10.275 |
Semi di sesamo | 8.008 |
Pane ai semi di lino | 7.540 |
Pane multi cereali | 4.798 |
Latte di soia | 2.957 |
Hummus di ceci | 993 |
Aglio | 603 |
Germogli di fagioli | 495 |
Albicocche disidratate | 444 |
Germogli di alfa-alfa | 444 |
Datteri | 329 |
Semi di girasole | 216 |
Castagne | 210 |
Olio extravergine di oliva | 180 |
Mandorle | 131 |
Fagiolini | 105 |
Noccioline americane | 34 |
Cipolla | 32 |
Mirtilli | 15,5 |
Mais | 9 |
Caffè | 6,3 |
Cocomero | 2,9 |
Latte vaccino | 1,2 |