Stefano De Martino, il padre Enrico riceve il Premio Salerno Danza: “Ho smesso per lui”

Il padre di Stefano De Martino è stato insignito del Premio Salerno Danza. Il racconto di una carriera che ha lasciato per amore del figlio

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Martina Dessì

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Pubblicato: 4 Novembre 2025 12:33

A volte i sogni si attraversano tra le generazioni, e la danza diventa un filo invisibile che lega un padre e un figlio. Enrico De Martino, ballerino napoletano classe 1963, riceve al Teatro Verdi di Salerno il Premio Salerno Danza alla carriera, nell’ambito della XXIV edizione diretta da Corona Paone, étoile del San Carlo, e Luigi Ferrone, primo ballerino dello stesso teatro. Sul palco non ci sarà il conduttore di Affari tuoi, ma suo padre, l’uomo che – prima di tutto – è stato la sua prima guida e il suo primo fan.

Il racconto di Enrico De Martino

Enrico De Martino, raggiunto da Corriere della Sera, racconta di aver scoperto del riconoscimento quasi per caso: “Ero convinto di dover assistere a uno spettacolo di Luigi Ferrone, e invece al telefono mi ha detto che avrei ricevuto io il premio. È stata una sorpresa bellissima”.

La sua è la storia di un talento che ha scelto la responsabilità prima della carriera e del successo personale. “Lasciai la danza a 25 anni, quando mia moglie mi disse che era incinta di Stefano. Mi trovavo a Roma, in tournée con una compagnia, e capii che era arrivato il momento di cambiare priorità”, ha spiegato. Da allora, Enrico ha continuato a danzare “per passione”, collaborando con scuole e compagnie locali, ma dedicando la vita alla famiglia e, soprattutto, a quel figlio che un giorno avrebbe raccolto il suo testimone.

Quando Stefano De Martino ha deciso di intraprendere la stessa strada, il padre non l’ha accolto subito con entusiasmo. “Gli dissi che non era un mondo facile, che dietro i riflettori ci sono sacrifici enormi, disciplina, rinunce. Temevo che non avrebbe resistito. Ma lui, testardo com’è, mi rispose: ‘Lo voglio fare’. E ci è riuscito”.

Oggi Enrico guarda al successo del figlio con orgoglio e con la serenità di chi sa di aver compiuto le scelte giuste. “La soddisfazione più grande è vederlo realizzato, ma soprattutto restare la persona che era. Non si è mai montato la testa, e questo per me vale più di qualsiasi riconoscimento”, ha aggiunto.

La previsione di Bill Goodson

Dietro il percorso di Stefano c’è anche un aneddoto che sembra scritto dal destino. “Quando aveva tredici anni, durante uno stage, il coreografo americano Bill Goodson mi prese da parte e mi disse: ‘Tuo figlio farà lo showman’. Non lo dimenticherò mai”. Una profezia che oggi è come un sigillo sul cammino del conduttore, ormai volto di punta della Rai, ma sempre legato alle sue origini artistiche.

Il legame tra padre e figlio, però, non è stato sempre semplice. “È vero che gli dissi “ti voglio bene” per la prima volta quando aveva ventun anni”, ammette Enrico. “Sono cresciuto senza un padre, e per me esprimere i sentimenti non era facile. Con il tempo ho imparato a farlo”.

Stefano, impegnato nelle registrazioni di Affari tuoi, non potrà essere presente alla cerimonia, ma ha accolto la notizia con entusiasmo. “Era felice, anche se qualcosa aveva intuito. Se non fosse a Roma, sarebbe qui con me”, ha spiegato, “il mio premio più grande è lui. Ho smesso per Stefano, ma in realtà non ho mai smesso davvero di ballare. Ho solo cambiato ritmo”.