Dopo tre figli con la sindrome di Down scopre di averla anche lei: la storia

Creator di TikTok, Ashley Zambelli ha 23 anni e ha raccontato di come ha scoperto di avere anche lei (come tre dei figli che ha concepito) la sindrome di Down

Foto di Virginia Leoni

Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

È balzata agli onori delle cronache la storia di Ashley Zambelli, 23 anni, molto seguita su TikTok. È accaduto perché la creator ha raccontato sul social non solo che era incinta per la terza volta di un bambino con la trisomia 21, ovvero la sindrome di Down, ma anche che lei stessa si è sottoposta agli esami e ha scoperto di essere positiva alla mutazione. Della sua storia ne ha parlato lei stessa su TikTok.

Ashley Zambelli, la sua storia

Ha vissuto tutti i suoi 23 anni di vita senza sapere di essere positiva alla mutazione della sindrome di Down, finché Ashley Zambelli non ha deciso di vederci chiaro su suggerimento della sua ginecologa. A raccontare la sua vicenda è stata lei stessa attraverso il proprio account di TikTok, e poi in un’intervista esclusiva rilasciata a People.

La creator ha spiegato di avere tre figlie, due di queste sono risultate positive alla trisomia 21, mentre quella di mezzo no. Un terzo, poi, non venuto alla luce a causa di un aborto, era affetto da sindrome di Down. “Scoprire di essere incinta di un altro bambino che ha la trisomia 21 è stato sicuramente uno shock per tutti noi – ha spiegato in un’intervista a People -. Non è raro concepirne uno o due poiché la sindrome di Down è, per quanto ne sappiamo, solitamente causata da una separazione casuale fallita dei cromosomi durante la mitosi. Ma averne più di uno o due? Ecco allora che questa potrebbe non essere una mutazione casuale”.

Tre le figlie che ha la giovane Tiktoker: Lillian, Evelyn e Katherine. La prima e l’ultima figlia hanno la sindrome di Down e, proprio durante l’ultima gravidanza, su suggerimento dei medici, anche Ashley si è sottoposta a una serie di test da cui è emerso che ha la sindrome di Down a mosaico. In un video di riepilogo della sua vicenda pubblicato su TikTok, ha spiegato: “Se non avessi avuto figli, probabilmente non avrei mai saputo di avere la sindrome di Down”.

Cosa è la sindrome di Down a mosaico

Ma cosa è la sindrome di Down a mosaico? È sempre People a spiegare come di manifesta questa forma secondo lo Stanford Children’s Hospital. A quanto pare, la diagnosi arriva quando si ha la combinazione di due tipi di cellule: alcune hanno 46 cromosomi, altre 47 con il cromosoma 21.

La reazione di Ashley Zambelli alla diagnosi era di felicità, perché così è riuscita a spiegarsi diverse cose: “Ho sempre avuto alcune complicazioni varie durante la mia vita che non avevano mai senso per i medici, ma ora sì”.

E attraverso TikTok vuole fare la differenza, cercando di farsi portavoce di una maggiore consapevolezza sulla sindrome di Down “e delle sue tre forme: trisomia 21, mosaico e traslocazione”. Parole ed esperienze dirette che si sommano ai tanti gesti portati avanti in questi anni per favorire una maggiore inclusività come la prima Barbie con la sindrome di Down realizzata dalla Mattel.

Ashley Zambelli, il suo messaggio

Ashley Zambelli ha anche voluto condividere un messaggio importante nel video TikTok in cui ricapitola la sua storia, le sette gravidanze e i tanti aborti. “La cosa principale su cui le persone sono così confuse è che pensano che io abbia scoperto di avere la sindrome di Down e poi abbia continuato ad avere figli sapendo che probabilmente avrebbero avuto la sindrome di Down: il che è falso”.

Poi però ha voluto aggiungere che non le dispiacerebbe avere ancora figli sapendo che potrebbero risultare positivi alla mutazione genetica, l’unico freno è dato dalle ragioni economiche. “Non c’è nessun problema ad avere figli con la sindrome di Down”. L’unico motivo che potrebbe spingerla ad aspettare, o a non averne altri, è assicurarsi che quelli che ha “ottengano tutto ciò di cui hanno bisogno. Ma la mia diagnosi non mi impedirà di avere più figli, anche se dovessi sapere che avranno la sindrome di Down al 100 per 100. Questo non è un problema per me e non dovrebbe essere un problema per nessun altro”.