Meryl Streep, tremate: la sua Miranda Priestly è tornata, ed è più chic che mai

Disseminando tutt'intorno terrore e tracce d'haute couture, anche Miranda Priestly è pronta a tornare tra noi: il primo iconico look di Meryl Streep sul set de "Il Diavolo veste Prada 2" è servito

Foto di Sara Iaccino

Sara Iaccino

Beauty e Fashion Editor

Make-up artist e amante della scrittura, ha lavorato come Beauty e Fashion Editor per vari magazine con l'obiettivo di unire le sue passioni in una sola professione.

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Soltanto una manciata di giorni fa Anne Hathaway era stata avvistata per le strade di Manhattan di Chanel e Valentino vestita, scatenando in men che non si dica l’euforia di tutti coloro che da 19 anni, riviste patinate alla mano, fantasticavano in merito ad un eventuale sequel della commedia cult a vederla protagonista nei panni della stagista oberata.

Tutto questo non può che significare solo una cosa: le riprese de Il Diavolo veste Prada 2 sono iniziate, ed il conto alla rovescia al lancio nelle sale può dunque considerarsi avviato. Se in questo secondo capitolo Andy Sachs è una donna fatta e finita, alle prese con una carriera stellare, in molti si sono chiesti che fine avesse fatto Miranda Priestly, la tirannica direttrice di Runway con il merito di averle trasmesso il senso della moda, tra un ringhio ed un altro. Ebbene, la risposta non si è fatta attendere poi molto.

Meryl Streep infiamma Manhattan: Miranda Priestly sta tornando, in total haute couture

Dopo Anne Hathaway è ora il turno di Meryl Streep di fare la sua iconica comparsa sul set de Il Diavolo Veste Prada 2: gli scatti rubati sono invero molto pochi ancora, ma decisamente abbastanza per rievocare quel sentimento misto tra soggezione e fascino che dal 2006 contraddistingue il suo iconico personaggio.

Pare sia ufficiale: il leggendario duo è nuovamente al completo, come se il tempo – uno lunghissimo – non sia mai passato. E lo intendiamo per davvero. A settantasei anni l’implacabile Miranda Priestly si è mostrata prontissima ed in forma smagliante per tornare a disseminare tocchi di alta moda e terrore in giro per New York, con il suo algido fascino rimasto assolutamente intatto: sono identici la glaciale chioma silver, gli imperscrutabili occhiali da sole scuri a malcelare sguardi letali, ed anche l’immortale fare da diva.

La vediamo in fotografia esibire una morbida blusa color viola, dallo scollo a goccia, sapientemente infilata nella vita alta di una gonna midi in pelle color cuoio con cintura en pendant.

Meryl Streep, tremate: la sua Miranda Priestly è tornata, ed è più chic che mai
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Meryl Streep sul set de “Il Diavolo veste Prada”

Ecco sopra spiccare poi un trench fluido pescato a completare il tutto, insieme a collant velati e décolleté caramello a punta tonda con plateau, cerchi dorati d’ispirazione vintage alle orecchie e, ovviamente, immancabili occhiali da sole neri come la notte.

Sofisticata, di classe e lontana dagli eccessi (se non di stile) è ancora lei, la nostra indimenticabile direttrice di Runway. Fatta eccezione, forse, per un accessorio inaspettato.

Miranda Priestly è tornata ed è più glamour che mai: l’accessorio che non ti aspetti dall’algida direttrice di Runway

È bastata una breve e rapida catwalk per le vie della Grande Mela a Meryl Streep per riconfermare al pubblico il suo charme. Dopo tutto questo tempo nulla sembra essere davvero cambiato: ma ne siamo proprio sicuri?

Meryl Streep, tremate: la sua Miranda Priestly è tornata, ed è più chic che mai
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Meryl Streep nei panni di Miranda Priestly

A catturare l’attenzione delle più vigili fashion addicted è infatti stata la sua borraccia, rosa e interamente costellata da cristalli. Un accessorio indubbiamente glamour, ma insolito per il suo imperturbabile personaggio. Si tratterà davvero di uno strumento indispensabile alla sopravvivenza oppure di una di quelle stravaganti clutch avvistate in passerella? Come se le due cose, poi, non coincidessero per chi come Miranda Priestly della moda ne ha fatto la principale ragione di vita. Forse non ci è dato ancora saperlo, ma una cosa è certa adesso: dovremo attendere “solo” sino al prossimo 1 maggio 2026.