Fedez, per cosa è indagato. Polemiche a Sanremo 2025

Fedez resta al centro dell’inchiesta per rissa: secondo i testimoni, era presente all’aggressione di Iovino. La querela manca, ma l’indagine prosegue.

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Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Pubblicato: 13 Febbraio 2025 16:40

L’aria del Festival profuma di note, ma, come ogni Sanremo che si rispetti, anche di polemica. Tra un brano e l’altro, a rubare la scena non è la musica, bensì le intercettazioni che vedono Fedez coinvolto in conversazioni con esponenti della Curva Sud del Milan. Un’inchiesta che si incrocia con la criminalità organizzata e che Sanremo si ritrova a dover gestire suo malgrado.

Fedez, il nome che divide, è finito nuovamente nei tam-tam giornalistici (non è mai uscito in realtà), e non per la sua canzone Battito, che ha conquistato tuttavia molti. Ci sono delle intercettazioni che lo vedono in contatto con esponenti della Curva Sud del Milan. E mentre le rivelazioni si accumulano, Carlo Conti si aggrappa a un’unica certezza: non spetta a lui giudicare. “Fedez non è indagato”, ripete, cercando di placare il fuoco delle domande.

Il Festival della diplomazia

Carlo Conti, con la sua compostezza da manuale, cerca di spegnere l’incendio: il regolamento non esclude artisti non condannati, insiste, ma le sue parole vacillano di fronte ai fatti. Perché Fedez, al di là delle dichiarazioni rassicuranti, nel registro degli indagati c’è eccome, con accuse che vanno dalla rissa alle lesioni per il caso Iovino.

Ha ragione però Carlo Conti quando dice che Fedez non è indagato nell’inchiesta “Doppia Curva” sulle tifoserie organizzate. In quest’ultima, dove Fedez non è coinvolto, si indaga sui legami tra le tifoserie organizzate di Milan e Inter e attività illecite, come traffico di droga e violenze, evidenziando l’influenza degli ultras oltre il contesto sportivo.

Le rivelazioni pubblicate da La Repubblica non fanno che gettare benzina sul fuoco, spostando l’attenzione dal palco alle aule di tribunale. E mentre la data del processo Doppia Curva si avvicina, con Cristiano Iovino pronto a testimoniare sull’aggressione subita, l’indagine per rissa potrebbe chiudersi per l’assenza di una querela. Ma chi pensa che la questione sia archiviata, forse sottovaluta il potere delle polemiche sanremesi.

Conversazioni telefoniche e legami con la Curva Sud

Le ultime intercettazioni emerse nell’inchiesta sugli ultras di Milan e Inter hanno aggiunto un nuovo tassello al mosaico sempre più complesso che circonda Fedez. Il rapper, spunta in conversazioni telefoniche con Luca Lucci, nome ben noto nella tifoseria rossonera.

Una telefonata del 22 aprile 2024 tra Fedez e Lucci sembra suggerire un intervento del rapper per gestire una situazione spinosa legata a Cristiano Iovino, personal trainer vittima di un’aggressione. Durante la conversazione, Fedez cerca di tranquillizzare Lucci (ora è in carcere), che però lo avverte della presenza ingombrante di Fabrizio Corona nella vicenda. Poco dopo, emerge un dettaglio curioso: un anello in oro bianco e diamanti che Emis Killa avrebbe donato a Lucci come gesto di riconoscenza.

Le intercettazioni, pubblicate da La Repubblica, tracciano un quadro di stretta familiarità tra Fedez e il leader della Curva Sud. Nel corso della chiamata, Lucci avverte Fedez di tenere alla larga Corona, dipingendolo come una figura inaffidabile. Fedez, dal canto suo, rassicura l’interlocutore e promette di passare a trovarlo nei giorni successivi con un regalo. Un gesto di amicizia, o qualcosa di più? L’anello di diamanti e oro bianco, che sarà poi donato da Emis Killa a Lucci, sembra suggerire che le alleanze si rinsaldano anche attraverso dettagli preziosi.

Perché Fedez è indagato e la sua posizione

La notte tra il 21 e il 22 aprile 2024, Cristiano Iovino si trova coinvolto in una vicenda dai contorni sempre più torbidi. Un’aggressione avvenuta fuori da un locale milanese, un van nero da cui scendono diverse persone, tra cui, secondo alcuni testimoni, anche Fedez. La vicenda ha spinto la Procura di Milano ad aprire un’inchiesta parallela a quella sugli ultras, con il fascicolo affidato alla pm Michela Bordieri.

L’accusa iniziale di lesioni è stata poi archiviata, grazie a un accordo transattivo tra il rapper e la vittima, che ha preferito non sporgere querela. Ma c’è un dettaglio che rende il quadro meno limpido: l’indagine per rissa va avanti comunque, indipendentemente dalla volontà di Iovino. E così, mentre Emis Killa si sfila dal Festival per evitare la bufera mediatica, Fedez resta al centro dell’attenzione, in bilico tra la voglia di esibirsi e un’aura di sospetti che non si dissolve.

Ora la Procura starebbe valutando la chiusura del caso, visto che il personal trainer non ha mai formalizzato una denuncia. La dinamica della notte di aprile è chiara: un gruppo di uomini arriva sotto casa di Iovino a CityLife, tra loro ci sarebbe anche Fedez. Ma senza una querela, il fascicolo rischia di finire in un cassetto.