Dopo la dichiarazione di Taylor Swift in appoggio a Kamala Harris, è possibile che la rappresentante del Partito Democratico possa avere un boost nei sondaggi per la corsa alla Casa Bianca. Un endorsement, quello della popstar, aspettato e sperato da molti, ma sicuramente meno apprezzato da Donald Trump, che in un post social ha attaccato la cantante più amata del momento.
Donald Trump, il post contro Taylor Swift
La corsa alla Casa Bianca continua, e con lei anche i sondaggi e le dichiarazioni dei candidati alla presidenza americana. Un momento importantissimo per gli Stati Uniti, in cui una parole in più può incidere sull’esito delle votazioni.
Lo sa bene Kamala Harris, che dopo il dibattito con Donald Trump del 10 settembre ha ricevuto un endorsement da Taylor Swift che, sui suoi canali social, ha dichiarato il suo appoggio per la candidata invitando tutti a informarsi e votare, allontanandosi dalle foto modificate con l’intelligenza artificiale che la vedevano, in qualche modo, vicina al voto per Donald Trump.
Una mossa apprezzatissima dalla Harris e, ovviamente, meno piacevole per il Tycoon che, sul suo profilo Truth, il social di cui è proprietario, ha deciso di condividere un breve, seppur estremamente eloquente, commento sulla popstar: “Io odio Taylor Swift”.
La poca stima che Trump nutre nei confronti della cantante non è un mistero: dopo il post a sostegno della Harris, Trump ha rilasciato un’intervista a Fox parlando di Taylor come di una persona molto liberale e aggiungendo che “con ogni probabilità la scelta di sostenere Harris le costerà cara in termini di mercato”.
Una valutazione errata, considerando che poche ore dopo Taylor Swift ha vinto 7 premi agli MTV VMA 2024 battendo il record della manifestazione musicale. Dopo il suo post al veleno, poi, in tantissimi hanno manifestato supporto alla cantante su X, rendendo virale l’hashtag #ilovetaylorswift.
Donald Trump vittima di un nuovo attentato
Nella corsa alla presidenza, Trump non deve solo fare i conti con l’appoggio delle celebrità a Kamala Harris, ma anche con una serie di persone che, nell’ultimo periodo, stanno provando a mettere a repentaglio la sua vita. Dopo il colpo sparato contro il Tycoon durante il suo comizio di luglio in Pennsylvania, domenica 15 settembre un uomo di 58 anni, Ryan Wesley Routh, è stato fermato vicino al Golf Club di Palm Beach mentre il Tycoon giocava a golf.
Secondo le prime ricostruzioni, un uomo della sicurezza, che precedeva Donald Trump sul campo, ha notato la canna di un fucile spuntare dalla recinzione e si è mosso per sventare l’attentato. Trump si trovava a circa 300-500 metri dall’uomo armato di ”un’arma che poteva sparare a lunga distanza. Con un fucile e un mirino” come spiegato dalle autorità. Oltre al fucile, il presunto attentatore era in possesso di una telecamera e una serie di munizioni.
“Ci sono stati colpi di arma da fuoco nelle mie vicinanze, ma prima che le voci finiscano fuori controllo, voglio che sentiate questo da me: sono al sicuro e sto bene. Niente mi rallenterà. Non mi arrenderò mai. Vi amerò sempre per il vostro sostegno” ha spiegato Trump dopo essere stato portato in salvo.