Alessandro Borghi e Irene Forti finalmente genitori: il nome scelto per il figlio

Alessandro Borghi e la compagna Irene Forti sono diventati genitori già da un mese e hanno scelto per il figlio un nome dal significato speciale

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Alessandro Borghi e Irene Forti sono diventati genitori del loro primo figlio. Nessun annuncio roboante, com’è nello stile della coppia da sempre riservatissima in merito alla propria vita privata. Come per la gravidanza, anche la notizia della nascita di Heima è arrivata a sorpresa a un mese dal lieto evento nel corso di un’intervista rilasciata alla giornalista Concita De Gregorio per The Hollywood Reporter Roma, in cui l’attore ha speso le sue prime parole da neo-papà e svelato il significato speciale del nome scelto per il bambino.

Alessandro Borghi, le prime parole da papà

C’è un’aura di mistero e riservatezza nella coppia formata da Alessandro Borghi e Irene Forti che ce li fa amare ancora di più. Non che sia necessario per l’attore, candidato ai David di Donatello per il film Le Otto Montagne e ormai star indiscussa del cinema internazionale che, proprio qualche giorno fa, ha incantato Hollywood sulla prestigiosa passerella del MET Gala 2023.

Borghi ha rilasciato un’intima intervista a Concita De Gregorio per The Hollywood Reporter Roma, sorprendendo la stessa giornalista con la notizia più bella: lui e la compagna Irene Forti sono diventati genitori già da un mese del piccolo Heima, il loro primo figlio che aspettavano con tanta trepidazione. Nessun annuncio a mezzo social, com’è nello stile di una coppia che ha sempre preferito vivere privatamente i momenti più belli e significativi.

Un semplice “Come stai?” è diventato il pretesto per lasciarsi andare alle prime inaspettate parole da papà: “Sto molto bene – ha risposto alla giornalista – perché è arrivata questa cosa nella nostra vita che ci fa dormire poco, però ci costringe a farci un sacco di domande a me e Irene (…). Sai, è successa una cosa. Quando ho visto mio figlio per la prima volta è come se ci fossimo riconosciuti, come se mi avesse guardato e mi avesse detto ‘ah allora sei tu mio padre, eh!'”. La magia di un legame istintivo, che non si può spiegare in poche righe.

Heima, un nome dal significato speciale

Alessandro Borghi e la compagna Irene Forti hanno scelto un nome molto particolare per il proprio bambino. Non di quelli enigmatici e incomprensibili alla Elon Musk, per fortuna, ma qualcosa che suggella ulteriormente il legame di una delle coppie più belle del momento.

“Si chiama Heima – ha spiegato l’attore, che interpreta Rocco Siffredi in Supersex -, perché io e Irene abbiamo scoperto di essere appassionati di montagna insieme e, per fortuna, abbiamo condiviso sin da subito questi viaggi al freddo, queste camminate lunghe. E tra questi c’è stato un viaggio in Islanda. La nostra guida era un uomo molto dolce e molto gentile che un giorno ci ha raccontato questa cosa: noi eravamo su una strada dove a sinistra c’era il temporale e a destra il sole, e lui si è girato e ci ha detto che loro usano una parola per dire che si è a casa e allo stesso tempo nel mondo, si dice heima”.

“Ma sai che è un nome bellissimo da dare ad una persona?”, ha poi chiesto alla compagna dopo l’esperienza in Islanda. E la scelta è stata inevitabile.

Alessandro Borghi e Irene Forti, quattro anni di intenso amore

La nascita di un figlio è qualcosa di speciale, un evento che porta nella vita dei neo-genitori una grande gioia, mista a un senso di responsabilità fino a poco prima sconosciuto. Ma diventa inevitabilmente anche quel che lega ancor di più due anime che si sono incontrate, toccate e intrecciate nel nome di un amore che ci si auspica possa durare per sempre, al di là dei momenti brutti o difficili.

Uno di questi è stato proprio al centro di una recente intervista in cui l’attore ha confessato di avere la sindrome di Tourette e di averlo scoperto proprio grazie alla sua compagna di vita. Dal 2019 sono inseparabili, vivono al di là dei riflettori – nonostante la notorietà di lui – e hanno finalmente raggiunto un obiettivo importante: mettere il primo mattone nella costruzione della propria famiglia.