Diciamo la verità: XF 2022 si sta rivelando un successo dal punto di vista della qualità artistica dei cantanti (3 o 4 nomi decisamente sopra la media) un semi delusione a livello di giuria: tra il tanto atteso ritorno di Fedez che al tavolo dei giurati ha per l’80% del tempo l’espressione interessata di uno studente costretto alla visione della corazzata Potëmkin (Fantozzi docet) e Rkomi tanto spaesato quanto “scazzato”, si salvano Dargen, programmaticamente distaccato, e Ambra, perfettamente calata nel ruolo di giudice chioccia.
Da una parte Rkomi che prende la parola e per giustificare l’atteggiamento apatico della scorsa settimana ripetendo più volte che “era uno di quei giorni del mese”, dall’altra Fedez che per metà trasmissione guarda gli artisti e le loro esibizioni con occhio spento e a tratti disinteressato, si rianima un solo durante gli stacchi o quando arrivano gli ospiti internazionali. In mezzo Dargen, fedele al suo personaggio, pare più interessato ad asfaltare le mosse del nuovo governo e la discografia di Fedez che alle dinamiche del programma. E Ambra, bellissima e lei, sì, realmente calata nella parte di tutor mamma del suo roster. Mancano quest’anno l’arguzia di Agnelli, l’ironia di Mika e manca soprattutto la bravura del cavallo pazzo Morgan. È bastata una sua fugace apparizione per far capire la differenza.
Per fortuna che a rialzare l’asticella ci pensano l’alta qualità artistica dei ragazzi in gara e le bellissime quote rosa del programma: oltre ad Ambra, di cui abbiamo detto, una Francesca Michielin rivelazione di questa edizione per spigliatezza e freschezza, una Beatrice Quinta vera tigre del palcoscenico, a metà tra Baby K e Dua Lipa e una introversa Linda mostro di bravura e intensità. Se non vincerà una di queste due, sarà solo perché a scippar loro la vittoria ci penseranno i Santi Francesi, l’incredibile e carismatico duo di Ivrea che per la prima volta non ha fatto sentire la mancanza dei Maneskin, in quanto a bravura e personalità.
Loro sì, salvano un programma che in quanto a giuria comincia a dare, ahimé, segni di cedimento e vecchiaia.