Sanremo 2023, Ferragni assente in conferenza stampa: Coletta risponde alle polemiche

Chiara Ferragni è la grande assente della penultima conferenza stampa del Festival ma il direttore di Rai1 Stefano Coletta tiene banco e chiarisce ogni polemica

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Redazione

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Come di consueto, a poche ore dal gran finale del Festival di Sanremo 2023 si è tenuta la conferenza stampa mattutina alla presenza, tra gli altri, del direttore di Rai1 Stefano Coletta, Amadeus, conduttore e direttore artistico del Festival e Gianni Morandi, arrivato il leggero ritardo.

All’appello mancava inaspettatamente Chiara Ferragni, co-conduttrice della serata, ma il botta e risposta tra i giornalisti e il direttore della rete ammiraglia Rai ha comunque tenuto banco, tra una polemica e all’altra cui il dirigente ha risposto chiarendo la propria posizione una volta e per tutte.

Sanremo 2023, quinta serata: Chiara Ferragni è la grande assente della conferenza stampa

A poche ore dalla quinta finale del Festival di Sanremo 2023 si è tenuta come ogni mattina in quel della Sala Stampa dedicata al cantante Lucio Dalla la conferenza stampa che precede di qualche ora la lunga diretta dall’Ariston.

Presenti e pronti a dialogare con i giornalisti su quello che è successo la sera precedente su quel che accadrà da qui a qualche ora sul palco di Sanremo c’erano, tra gli altri, l’immancabile anche Amadeus, Stefano Coletta, direttore di Rai 1, Gianni Morandi (arrivato in leggero ritardo) mentre all’appello mancava la co-conduttrice della serata Chiara Ferragni.

Il motivo per cui la Ferragni, pur essendo a tutti gli effetti la co-protagonista della finale di Sanremo 2023, non era presente nel quotidiano “faccia a faccia” con i giornalisti è stato chiarito dallo stesso Coletta che ha affermato: “La Ferragni è stata qui il primo giorno e quindi l’incontro coi giornalisti  è stato fatto”.

Sanremo 2023, Stefano Coletta risponde alle polemiche: “Del cambiamento di testo di Fedez non sapevo nulla”

Stefano Coletta, in qualità di direttore di Rai 1, si è visto obbligato a rispondere a diverse domande “scomode” legate alle tante polemiche di questi giorni.

La prima, in particolare, ha riguardato lo spostamento delle semifinali dell’Eurovision Song Contest dai Rai1 a Rai2. “L’anno scorso era tutto sull’ammiraglia perché ospitavamo la manifestazione e Rai1 ha responsabilità più alte” ha chiarito limpidamente il direttore “Abbiamo scelto di mandare le semifinali su Rai 2 per una scelta legata anche alla nuova organizzazione dei Dipartimenti per illuminare anche la rete 2 e poiché le semifinali non Italia non garantiscono lo share che Rai 1 vuole, la collocazione su Rai 2 è premiante rispetto a Rai 4. E la finale va su Rai 1”.

La seconda polemica su cui sono state chieste delucidazioni a Coletta è quella che vede come protagonista Fedez il quale, secondo Fratelli d’Italia, aveva provato la sua performance shock nel pomeriggio mettendo di fatto al corrente la Rai del contenuto.

“Io e la mia vice abbiamo saputo nell’imminenza della messa in onda che Fedez non avrebbe più portato il testo che ci era consegnato da giorni” ha raccontato Colletta “Lo stesso Fedez si è rifiutato di consegnare il nuovo testo e quindi non l’ho letto. Posso dire che per tutte le serate abbiamo ricevuto dai performer tutti i testi che sono rimasti tali” ha inoltre precisato “L’indicazione mia e del vice è sempre stato quella di non fare mai riferimenti politici perché sebbene non ci sia par condicio nazionale, l’opportunità delle Regionali lo avrebbe richiesto. Ed è per questo che mi sono dissociato: non ero a conoscenza che avrebbe strappato la foto di un viceministro. Lo dico e lo ribadisco: mai avuto e mai letto”.

E sulla richiesta delle sue dimissioni, proprio in virtù delle parole di Fedez, il direttore di Rai1 è stato più che chiaro: “Se un dirigente dovesse rispondere di tutto quello che succede in diretta, allora dovremmo dimetterci tutti: ciò che improvvisamente avviene in diretta non è controllabile”.

Molto rumore in ambito politico c’è da giorni anche per quanto riguarda il video messaggio di Zelensky che si è scoperto da poco che sarà in realtà una lettera il cui contenuto sarà diramato intorno all’1,20, Coletta ha sottolineato con forza che non vi è stata nessuna pressione per evitare il video messaggio.