Il Festival di Sanremo 2022 si è aperto con la commozione di Amadeus, direttore artistico per la terza volta. Avrebbe potuto essere altrimenti? L’emozione di scendere la scalinata della Città dei Fiori e di ritrovarsi di fronte al pubblico fremente, in attesa di assistere alla kermesse musicale più importante dell’anno. Amadeus, che ormai abbiamo imparato a conoscere come “Ama”, commosso, spoglio dalla personalità legata allo spettacolo, per mostrarsi in veste di amatore della musica e dello spirito che Sanremo ha sempre infuso negli italiani nel corso degli anni, ben settantadue.
Sanremo 2022, Amadeus si lascia andare alla commozione
La prima serata del Festival di Sanremo è un momento di raccoglimento, un attimo fermo nel tempo. Perché avere il pubblico in platea è un segno, un simbolo della rinascita di un’Italia che si è quasi piegata al Coronavirus, ma che sta trovando il modo di rialzarsi. E nelle parole di Amadeus c’è tutto il sostegno verso chi ha reso possibile la realizzazione di un evento di tale portata.
“Ci tengo a ringraziare la Rai, questo è il terzo anno, ringrazio tutti i reparti per il lavoro fantastico che hanno fatto anche quest’anno. Ringrazio tutti. E con grande orgoglio volevo che faceste un applauso alla scenografia. Soprattutto l’applauso va all’orchestra diretta dal maestro Leonardo De Amicis”.
Sanremo 2022, Achille Lauro disinibito per la sua Domenica
Ad aprire la settantaduesima edizione del Festival di Sanremo ci ha pensato Achille Lauro. Non un artista qualsiasi: la kermesse di oggi ha imparato a spogliarsi negli anni di costrutti importanti, forse pesanti, per certi versi, ma sicuramente ben costruiti e figli dei tempi vissuti. Con un pantalone in pelle e il petto nudo, Lauro ha provato a stupire la platea di Sanremo e noi spettatrici, ma siamo ben lontani dal risultato ottenuto nel 2020.
Il fascino che abbatte il tempo di Ornella Muti
La co-conduttrice della prima serata del Festival di Sanremo dell’1 febbraio è Ornella Muti, attrice che ha scritto la storia del cinema italiano. In un abito firmato Francesco Scognamiglio, è indubbiamente splendida: un look da 10 e lode. C’è di più: fascino e charme, professionalità, che si fondono in una bellezza che è rimasta uguale nel tempo, come una fotografia senza età.
Scendendo dalla scale dell’Ariston per la seconda volta, ha sfoggiato un abito nero, scintillante, con uno spacco che ha stupito i presenti e noi lettrici: 66 anni, ma dove li ha messi, ci chiediamo? Non un solo anno è trascorso da Innamorato Pazzo: è rimasta la stessa, Ornella, e non solo di fascino, ma anche di spontaneità. Quell’autenticità che suggerisce la sua grandiosità, sotto ogni punto di vista.
Gianni Morandi e la mano fasciata
Rivedere l’eterno ragazzone sul palco dell’Ariston è un colpo al cuore, non solo per il pubblico “old”, che non rinuncia a quell’idea “statica” di Sanremo, ma anche per i giovani, che ormai si sono appassionati a uno dei simboli della musica leggera. Con la sua Apri tutte le porte, Morandi si è rimesso in gioco dal punto di vista artistico, ma anche personale: dopo l’incidente che lo ha visto coinvolto – ha fronteggiato le fiamme nella sua abitazione – e la conseguente riabilitazione, si è presentato sul palco di Sanremo con la mano fasciata. Un segno di forza, che ha tanto da insegnarci e che ci offre una lezione di forza, coraggio e creatività.
Fiorello mattatore assoluto di Sanremo 2022
Era atteso e non ci ha deluso. L’ingresso di Rosario Fiorello all’Ariston è stato quasi commovente. Introdotto con emozione dal suo grande amico Amadeus, ha saputo dare nuovo vigore al racconto che languiva tra una canzone e l’altra. La sua presenza è stata fondamentale e, senza di lui (forse) non sarebbe stato lo stesso Sanremo. Mattatore assoluto, certo, ma anche volto rassicurante di una manifestazione che ha raggiunto una maturità che potremo definire moderna, accompagnata da una nuova consapevolezza e da un modo di fare intrattenimento che è diventato trasversale. Fiorello è sempre lui, ma la sua personalità si plasma al corso degli eventi e al pubblico, che ha ritrovato in platea con grandissima gioia.
Il ritorno dei Måneskin
“Che spettacolo, sono felice di vedervi”. Amadeus in persona è andato a prendere i Måneskin, che tornano sul palco dove tutto ha avuto inizio. Uno sketch che ha dato il cosiddetto La a un’esibizione che ci ha riportate indietro nel tempo, a quella Zitti e buoni che ci ha conquistate sin dal primo momento e che ha strappato la vittoria all’edizione di Sanremo 2021. Fuori di testa, sì, ma con quello stile rock-glam che è rimasto nelle loro corde: negli ultimi mesi, gli outfit dei Måneskin ci hanno fatto sospirare, hanno lanciato tendenze. E ora sono tornati da vincitori. Infine, dobbiamo dire che ci ha emozionate vedere Damiano David – il frontman – lasciarsi andare a lacrime di commozione durante la seconda esibizione.
La classifica parziale della prima serata
Al termine della prima serata del 1° febbraio, Amadeus ha annunciato la classifica parziale emersa dalle votazioni della sala stampa (carta stampata, radio e tv, web). Il risultato è da ritenersi assolutamente provvisorio, poiché si somma a quello delle serate successive.
- Mahmood e Blanco – Brividi
- La Rappresentante di Lista – Ciao ciao
- Dargen D’Amico – Dove si balla
- Gianni Morandi – Apri tutte le porte
- Massimo Ranieri – Lettera di là dal mare
- Noemi – Ti amo non lo so dire
- Michele Bravi – Inverno dei fiori
- Rkomi – Insuperabile
- Achille Lauro – Domenica
- Giusy Ferreri – Miele
- Yuman – Ora e qui
- Ana Mena – Duecentomila ore