Il red carpet della prima serata del Festival del Cinema di Venezia 2025 si è acceso tra eleganza, provocazioni e qualche scivolone di troppo. A sorprendere tutti è stata Emanuela Fanelli, nuova padrona di casa, che ha saputo unire ironia e profondità nel suo debutto sul palco, conquistando il pubblico.
Accanto a lei, Cate Blanchett ha ribadito la sua aura da regina, Rose Villain ha diviso con un look da guerriera punk e Beatrice Valli ha convinto con il suo sorriso radioso e un abito impeccabile. Non sono mancate le note stonate, tra trasparenze eccessive e provocazioni forzate.
Emanuela Fanelli, un debutto da star. Voto: 10
Non solo abito scintillante, non solo eleganza e ironia: Emanuela Fanelli è stata l’anima della serata. Prima conduttrice della storia del Festival di Venezia, ha saputo interpretare il ruolo con intelligenza, profondità e un’ironia pungente che ha conquistato tutti. Ha tenuto il palco con sicurezza, senza mai risultare eccessiva. Una performance completa, dentro e fuori dal Lido.

Sul red carpet, poi, ha brillato con un abito Armani Privé che ne ha esaltato la figura: elegante, strutturato e perfettamente in linea con il suo carisma. Una scelta di stile senza sbavature, che conferma come Fanelli stia vivendo un momento d’oro, sia artisticamente che fashion. Semplicemente impeccabile: promossa a pieni voti, perché più che condurre la serata, l’ha dominata.
Rose Villain, guerriera punk. Voto: 4

Una scelta coraggiosa, ma coraggio non basta. Rose Villain arriva sul red carpet con un abito firmato Vivienne Westwood, bustier metallizzato e drappeggi scuri che vorrebbero evocare una guerriera punk catapultata a Venezia.
L’idea è coerente con il suo personaggio, grintoso e fuori dagli schemi, ma l’effetto finale è più caotico che glamour. L’acconciatura con ciuffo azzurro e i dettagli dark completano un look che funziona su un palco musicale, non sul tappeto rosso della Mostra. Originale? Sì. Elegante? Decisamente no.
Beatrice Valli, sorridente e impeccabile. Voto: 9

Beatrice Valli è ormai una presenza fissa sul red carpet veneziano e ogni anno riesce a ritagliarsi un posto tra le più osservate della serata. Questa volta ha puntato su un abito bianco con dettagli argentati che le dona moltissimo, valorizzando la silhouette senza risultare mai eccessivo. La linea scivolata e pulita slancia la figura, mentre il corpetto luminoso aggiunge quel tocco di brillantezza che basta a renderla protagonista.
A fare la differenza è il suo atteggiamento: sorridente, rilassata, perfettamente a suo agio tra i flash. Il beauty look fresco, con capelli raccolti e make-up leggero, completa l’insieme con grazia. Non c’è nulla di forzato, tutto sembra naturale, spontaneo, quasi come se fosse nata per questo tappeto rosso. Non è un look rivoluzionario, ma è una dimostrazione di come la semplicità, quando ben costruita, possa risultare vincente. Radiosa e impeccabile, Beatrice si conferma una delle regine “moderne” del Lido.
Cate Blanchett, la regina. Voto: 9

Cate Blanchett non è solo una diva, è un’istituzione del red carpet veneziano. In Armani Privé, con scollo profondo arricchito da dettagli geometrici neri, ha dimostrato ancora una volta come la moda possa essere potenza e sobrietà allo stesso tempo. Linee essenziali, postura regale, sorriso magnetico: ogni sua apparizione è una masterclass di eleganza. Mangia in testa a chiunque la preceda o la segua sul tappeto rosso, e lo fa con una naturalezza disarmante. Una regina senza rivali.
Heidi Klum, l’errore. Voto: 3

Sul red carpet di Venezia Heidi Klum non passa inosservata, ma stavolta non per le ragioni giuste. Abituata a look eccentrici e scenografici, la top model ha scelto un abito Intimissimi nude effect con bustier a corsetto e drappeggio laterale, pensato per trasformare l’intimo in alta moda. Peccato che il risultato sia tutt’altro che raffinato. La costruzione dell’abito appare grezza, il tessuto satinato non ha la caduta giusta e la parte di fianco lasciata scoperta la penalizza invece di valorizzarla.
Il beauty look non aiuta: capelli biondo platino lasciati sciolti e voluminosi, make-up acceso sulle labbra e sugli occhi. Tutto contribuisce a un effetto ridondante che stona con la ricerca di eleganza tipica del red carpet veneziano. Heidi resta una delle donne più belle e iconiche, ma qui sembra aver voluto osare senza una direzione precisa, perdendo quell’allure sofisticata che l’ha resa un simbolo internazionale. Un’occasione mancata: quando si ha il corpo e il carisma per permettersi tutto, è proprio allora che serve la misura.
Guè Pequeno, stile urban-chic. Voto: 8

Il re del rap italiano ha scelto il nero totale, ma con un twist: giacca oversize dalle linee pulite, camicia chiusa fino al collo, gioielli discreti e occhiali tondi da boss. Una versione raffinata e chic di Guè, che non rinnega la sua anima street ma la eleva a eleganza da red carpet. Tattoo solo accennati, mai invadenti, per lasciare spazio a un’immagine più sofisticata. Sicuro di sé, magnetico, conquista senza strafare.
Valentina Cabassi, neo-mamma radiosa. Voto: 8.5

Ha partorito da appena due mesi eppure sul red carpet ha sfoggiato una forma fisica ed energia da far invidia. In un abito nero lineare con dettagli raffinati e un collier scintillante, Valentina Cabassi è apparsa elegante e luminosa, con uno sguardo che dice tutto: orgoglio, felicità e tanta forza. Complice la giovane età e il portamento sicuro, ha dimostrato che la vera eleganza sta nella semplicità e nel modo di indossarla. Una sorpresa che ci ha emozionati.
Emi Renata Sakamoto, trasparenze centrate. Voto: 7

Tra tutte le scelte Intimissimi viste sul red carpet, la sua è stata l’unica davvero riuscita. L’abito nero con ricami e trasparenze è sensuale senza cadere nel volgare, e le dona una silhouette perfetta. L’equilibrio tra l’anima lingerie e l’eleganza da tappeto rosso è stato finalmente centrato: dimostra che sì, un marchio di intimo può arrivare al Lido senza sembrare fuori contesto. Bella, raggiante e con la giusta misura.
Linda Messerklinger, troppo pizzo. Voto: 6

L’attrice ha scelto un abito in pizzo nero completamente trasparente, con un effetto vedo-non-vedo che purtroppo tende più al trash che al sofisticato. La parte superiore, con collo alto e maniche lunghe, è interessante e scenografica, ma la trasparenza totale sul resto del corpo toglie eleganza e lascia un’impressione di eccesso. Da segnalare però il beauty look: capelli corti effetto bagnato e occhi azzurri che spiccavano sul tappeto rosso. Forse con meno trasparenze, il risultato sarebbe stato vincente.