Che Tempo che Fa, le pagelle del 21 dicembre: l’abbraccio di Roberto Benigni (9), Luciana Littizzetto in lacrime (8,5)

Fabio Fazio e "Che Tempo che Fa" si ferma per le feste natalizie ma chiude in bellezza con Roberto Benigni. Le pagelle del 21 dicembre

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Martina Dessì

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Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

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Ultima puntata prima della pausa natalizia e, come spesso accade a Che Tempo che Fa, il clima non è quello delle lucine a intermittenza e dell’entusiasmo prefabbricato, ma qualcosa di più profondo. Una serata contrastante, in cui le assenze si sono fatte sentire più che in altre occasioni ma che ha dato appuntamento al 18 gennaio, data scelta per lo speciale dedicato a Ornella Vanoni e al quale hanno deciso di aderire in tanti, come sottolineato più volte da Fabio Fazio. Ma cos’è accaduto nella puntata del 21 dicembre? Ecco il nostro pagellone.

Christian De Sica – Voto: 8

Christian De Sica entra in studio con quell’aria da romano disincantato che diverte e fa divertire. I racconti riciclati sono un peccato veniale, diciamolo, perché senza di quelli oramai non lo riconosceremmo nemmeno più. Parla di Natale, ma lo fa a modo suo: niente retorica ma nemmeno troppo zucchero a velo. Anzi, confessa serenamente di non fare regali, perché diventati superflui e perché, banalmente, non ha mai avuto un buon rapporto con gli oggetti donati.

Il racconto diventa subito autobiografico (i racconti riciclati di cui sopra, per l’appunto) e irresistibile quando tira fuori il ricordo di Alberto Sordi, che in un Natale di parecchi anni fa gli regalò una fascia per dimagrire – dono inopportuno, per usare un eufemismo – e che per il matrimonio riuscì nell’impresa di riciclare un accendino dorato.

La soluzione proposta da De Sica è a portata di mano: offrire cene, tempo condiviso con gli affetti più cari invece di oggetti. Un’idea giusta in un momento in cui tutto è diventato consumabile, divorabile, appagante nel senso più rudimentale del termine. Un Natale senza cinismo, insomma, da trascorrere a tavola. Promosso.

Roberto Benigni – Voto: 9

Arriva Roberto Benigni e lo studio è tutto in piedi. Quasi un istinto primordiale, verrebbe da dire, con applausi durano minuti e l’abbraccio sincero con Fabio Fazio è sincero. La sua presenza era stata annunciata da giorni sul suo profilo Instagram e vederlo scendere le scale è quasi un miraggio: come abbiamo già detto, è di certo l’ospite che tutti vorrebbero avere.

Benigni racconta del Papa Leone XIV, che ha voluto vedere in anteprima lo spettacolo Pietro, un uomo nel vento andato in onda su Rai1 e registrato ai Giardini Vaticani. Da lì nasce uno scambio che diventa subito divertente: il Pontefice ammette che La vita è bella è uno dei suoi film preferiti e Benigni risponde senza pensarci troppo: “Anche lei è uno dei miei papi preferiti”. La gaffe su Papa Francesco non è che un lontano ricordo.

Il dialogo si sposta poi su Sant’Agostino, sulle Confessioni, sulla fede come inquietudine e ricerca. Benigni riesce ancora una volta nell’impresa di parlare di teologia senza annoiare, specificando ancora di aver trovato un altro punto d’incontro con il Papa che ha definito gigantesco nella sua profonda gentilezza.

C’è spazio anche per il ricordo di Papa Francesco, uomo – oltre che Santo Padre per 12 anni – dotato di un grande senso dell’umorismo, e la nota temporale – dicembre 2025, quando avrebbe compiuto 89 anni – aggiunge un velo di malinconia che ha percorso l’intera puntata. Standing ovation meritata.

Luciana Littizzetto – Voto: 8,5

La letterina di Luciana Littizzetto a Babbo Natale è ormai un rito irrinunciabile. Quest’anno l’impostazione è chiara fin dall’inizio: non una lista di desideri, ma un’invettiva contro i potenti, infilata dentro il linguaggio natalizio come una lama ben nascosta.

Le frecciatine non risparmiano nessuno: Gerry ScottiLa Ruota della Fortuna, Samira Lui, fino a Stefano De Martino e alla ormai classica battuta sui pacchi, che arriva puntuale come un trenino sotto l’albero.

C’è anche spazio per un appello serio, quello per la liberazione di Alberto Trentini, detenuto ingiustamente ormai da mesi: “Per me non voglio regali, solo un biglietto aereo a nome di Alberto Trentini”, ha sottolineato la comica, tra le poche a ricordare l’ingiusta detenzione dell’operatore umanitario iniziata nel 2024 in Venezuela.

Il finale cambia registro: Littizzetto ricorda chi ci ha lasciati, da Papa Francesco a Ornella Vanoni, passando per Pippo Baudo. E poi l’omaggio a Peppe Vessicchio, con la presentazione del suo ultimo libro Bravo Bravissimo, dedicato al mito di Mozart: “Anche attraverso la televisione, si vedeva chi eri”, ha concluso.

Fabio Fazio – Voto: 7,5

In una puntata così ricca, Fabio Fazio fa quello che sa fare meglio: togliersi un passo indietro quando serve. Accompagna De Sica senza intervenire troppo, lascia spazio a Benigni senza interrompere, ascolta la letterina di Luciana Littizzetto e sorride quando lo apostrofa con affetto. Di certo, è il padrone di casa tra i più garbati della televisione italiana.

Che Tempo che Fa si ferma per le feste natalizie e torna con lo speciale dedicato a Ornella Vanoni in programma per il 18 gennaio. In queste settimane, lo show ci terrà compagnia con il meglio di questa prima fase della nuova edizione, iniziata a ottobre e che consolida la presenza dello show sul Nove, dov’è approdato nel 2023 dopo l’addio di tutta la squadra alla Rai.

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