Quando servono i farmaci prescritti dal medico, bisogna solo seguire le cure. Ma se la pressione arteriosa è solo di poco più alta del normale, oltre a calare di peso e a non fumare, si può anche puntare sugli alimenti più “giusti” per contrastare il quadro.
A ricordarlo sono gli esperti della Società Europea dell’Ipertensione (ESH), che hanno recentemente pubblicato su Journal of Hypertension un documento con tutte le istruzioni per sfidare anche a tavola i lievi innalzamenti dei valori pressori.
Quali alimenti sono più indicati per controllare la pressione
Come ricordano anche gli esperti della SIPREC (Società Italiana di Prevenzione Cardiovascolare), il cioccolato fondente (con almeno l’80 per cento di cacao) e il succo di barbabietola sono al momento i due alimenti con le più convincenti prove di efficacia sull’ipertensione arteriosa.
In particolare i polifenoli del cacao migliorano la biodisponibilità di monossido d’azoto (NO) e quindi la funzione endoteliale, cioè della parete più interna delle arterie. Una revisione su 20 studi clinici controllati e in doppio cieco ha dimostrato che il cioccolato fondente riduce la pressione arteriosa sistolica di 2,77 millimetri di mercurio e la minima di 2,20 millimetri di mercurio.
I flavonoli, presenti in elevate concentrazioni nel tè, cacao e vino rosso, sono i responsabili principali degli effetti cardiovascolari benefici attribuiti al cacao. Ma attenzione: sono numerosi i nutrienti che svolgono un’azione antipertensiva.
Oltre ai flavonoidi del cacao e al succo di barbabietola da zucchero, anche licopene, resveratrolo, tè verde, acidi grassi polinsaturi, isoflavoni, lactotripeptidi e peptidi del pesce, L-arginina, potassio, magnesio chelato, calcio, vitamina C, coenzima Q10; picnogenolo, melatonina a rilascio controllato, estratto di aglio invecchiato, probiotici, tè di Giava possono avere un effetto sulla pressione arteriosa.
L’azione ipotensiva (riduzione della sistolica fino a 4-5 millimetri di mercurio e della diastolica fino a 2-3 millimetri di mercurio) spesso è dovuta al loro effetto antiossidante, che consegue ad una aumento di biodisponibilità dell’ossido nitrico. Infine anche i composti fenolici contenuti nelle foglie dell’olivo (oleuropeosidi, flavoni, flavo noli, ecc) esercitano un’azione ipotensiva, mediata dalla vasodilatazione da rilassamento della muscolatura liscia dei vasi arteriosi. Insomma: anche a tavola, facendo attenzione all’alimentazione, si può contrastare l’ipertensione.
Quando puntare su questi alimenti
Gli alimenti, o eventualmente i nutraceutici che contengono principi attivi presenti nei cibi, sarebbero indicati in particolare nelle persone con pre-ipertensione, ovvero con valori che vanno dai 130 ai 139 di massima e tra gli 85-89 millimetri di mercurio di minima.
Ovviamente questa sorta di “trattamento” a tavola va sempre associato agli altri consigli in termini di stili di vita, a partire dal controllo del peso e dalla regolare attività fisica che contribuiscono a far calare i valori pressori.
L’attività fisica regolare contribuisce a mantenere sotto controllo la pressione, sia perché aiuta a perdere peso sia perché diminuisce la tensione e quindi favorisce il calo pressorio. Nell’iperteso, in particolare, vanno bene la corsa lenta, il nuoto o il ciclismo in pianura.
Smettere di fumare è importante perché il fumo tende a far contrarre le pareti dei vasi sanguigni. Importante è poi combattere lo stress, ritagliando ogni giorno un po’ di tempo per sé stessi, e tenere sotto controllo un eventuale diabete.
Il diabete, infatti, rappresenta un ulteriore fattore di rischio per il cuore che danneggia la circolazione nei piccoli e nei grandi vasi sanguigni, amplificando i danni dell’ipertensione. Per quanto riguarda l’alimentazione, infine, occhio al sale. Il cloruro di sodio tende a far innalzare la pressione arteriosa. Infine, non dimenticate che magnesio, potassio e vitamina C stando a quanto suggerisce la Società Europea dell’Ipertensione possono aiutare a ridurre i valori pressori. Ma per gestire al meglio questi supporti, ricordate di chiedere al medico.