Una temperatura corporea leggermente più alta del normale, poco sopra i 37°C, viene definita febbricola o, usando un termine gergale, febbriciattola. A seconda della sensibilità individuale, ci si può accorgere o meno di avere qualche linea di febbre e talvolta, dunque, questa condizione passa inosservata. Le cause della febbricola possono essere svariate e, a seconda della causa scatenante, altrettanto vari possono essere i modi per curarla.
Indice
Febbricola: cos’è?
La temperatura corporea di un essere umano è normalmente compresa tra i 36° e i 37,2°. A mantenerla stabile sono sofisticati meccanismi di termoregolazione, che possono essere compromessi da una serie di fattori esogeni o endogeni. Si parla generalmente di “febbre”, quando la temperatura dell’organismo sale oltre i livelli citati.
A seconda del livello raggiunto dalla temperatura corporea si può parlare di:
- febbricola, se la temperatura resta sotto i 38°C
- febbre lieve tra i 38 e i 38,5°C
- febbre moderata, compresa tra i 38,5 e i 39°C
- febbre alta quando il corpo raggiunge i 39- 39,5°C
- iperpiressia, quando i gradi corporei arrivano ad assestarsi tra i 39,5° e i 41°C
Una febbre, finchè non supera il livello di febbre alta, generalmente non è pericolosa per l’organismo. In realtà, va sempre prestata particolare attenzione agli innalzamenti importanti della temperatura, perché sono segnali inequivocabili che il corpo invia per manifestare uno stato di malessere. Ciò vale soprattutto nei neonati e nei bambini, nei quali un eccesso di temperatura può condurre a danni permanenti agli organi più importanti o anche alla morte.
La febbre si può classificare anche in base al suo andamento:
- una febbre continua, come spesso è la febbricola, comporta innalzamenti piccoli ma costanti di temperatura, in genere dell’ordine di un grado centigrado;
- una febbre remittente è un tipo di febbre altalenante che si innalza più volte nel corso della giornata, tornando poi ai valori basali;
- una febbre intermittente, invece, sale e scende nel corso della giornata, ma rientra nei valori normali al mattino (una caratteristica tipica delle febbri da malattie tumorali);
- si può anche assistere a episodi febbrili ricorrenti, che compaiono per poi sparire per medi-lunghi periodi di tempo e tornare a presentarsi nuovamente, con un andamento tipico di alcune malattie infettive.
Considerate le tipologie di febbre e il loro andamento, se la febbricola diventa cronica
è necessario eseguire dei controlli: potrebbe, infatti, essere il sintomo della presenza di una patologia che necessita di un trattamento, mentre una febbricola sporadica non deve, generalmente, destare preoccupazione.
Febbricola: possibili cause
Le oscillazioni della temperatura corporea sono fisiologiche. Infatti, si è visto che a metà pomeriggio è comune che si verifichi un innalzamento che può raggiungere anche i 37.5°C, semplicemente a causa del normale funzionamento dell’organismo e alla secrezione di alcune sostanze regolate dai ritmi circadiani del corpo. Mentre verso il mattino presto la temperatura è la più bassa registrata nel corso della giornata, nel pomeriggio si alza di qualche grado tanto da far considerare la febbricola pomeridiana come una condizione parafisiologica.
La febbricola è una condizione comune anche nelle donne durante l’ovulazione, un periodo in cui è normale che la temperatura corporea salga. Un aumento di circa mezzo grado nella temperatura è tipico verso il 15° giorno del ciclo, tanto da considerare il monitoraggio della temperatura basale uno dei metodi per stabilire il momento più adatto al concepimento.
Un aumento anomalo, anche se contenuto, della temperatura corporea, che persiste per ore o giorni, può essere provocata da infezioni virali o batteriche, ma anche da malattie infiammatorie (come l’artrite reumatoide). La febbricola cronica potrebbe essere anche la prima avvisaglia di patologie legate al sangue o del sistema linfatico. Negli anziani potrebbe essere un campanello di allarme per malattie più gravi.
In alcuni soggetti sensibili, queste oscillazioni si verificano in momenti di stress o di grande stanchezza psicofisica, che agiscono aumentando il metabolismo basale. Perché succeda non è ancora del tutto chiaro, ma pare che forti cariche di stress influenzino il centro di termoregolazione ipotalamico, spostando verso l’alto la temperatura basale dell’organismo. La febbre, infatti, è sostanzialmente una reazione del corpo ad eventi esterni e lo stress potrebbe essere percepito dall’organismo proprio come un fattore da combattere e che ha senso contrastare con un innalzamento centrale della temperatura.
Tra le altre cause di febbricola possono annoverarsi anche i colpi di calore, l’uso di specifiche classi di farmaci, la somministrazione di vaccini e gli interventi chirurgici. Se nei giovani sono spesso motivi poco rilevanti e non patologici a generare un incremento di temperatura, negli anziani tale condizione non dev’essere mai sottovalutata, perché potrebbe nascondere serie e gravi patologie sottostanti.
In molti casi la febbricola cronica rimane un mistero, che non si riesce a comprendere del tutto e a correlare a cause certe.
I sintomi della febbricola
I sintomi della febbre variano parecchio in relazione al range di temperature in cui si colloca, nonché al disturbo o alla patologia correlata. Generalmente la sintomatologia tipica della febbricola include:
- sudorazione
- dolori muscolari
- brividi
- disidratazione
- spossatezza
- mal di testa
- irritabilità
Nei casi in cui la febbre raggiunga temperature più elevate, si possono aggiungere convulsioni, allucinazioni e stati confusionali, ma anche nausea e vomito, linfonodi ingrossati, mancanza di appetito, perdita di coscienza, astenia, dolori addominali, eruzioni cutanee, mal di gola, deficit respiratori e senso di oppressione al torace.
In caso di febbricola, l’incremento di temperatura non è sufficientemente elevato da provocare sintomi così evidenti e, spesso, si tratta di una condizione asintomatica.
Come capire e curare la febbricola
Vale la pena rivolgersi al proprio medico di fiducia nel caso in cui ci si accorga di fluttuazioni anomale della temperatura corporea. Solo il medico infatti è in grado di valutare se è il caso di fare degli esami di approfondimento oppure se si tratta semplicemente della risposta dell’organismo a situazioni stressogene e solo uno specialista può fornire preziosi suggerimenti su come risolvere questa situazione e ripristinare una condizione di equilibrio e benessere.
In presenza di febbre bassa e persistente il medico può decidere di effettuare alcune indagini che consentano di risalire alla causa della febbricola. Il primo passo consiste nella raccolta dell’anamnesi generale del paziente e nella valutazione della sua storia clinica e dei sintomi che manifesta. Ad esempio, può essere valutato l’andamento e la durata della febbricola, individuando dei pattern che potrebbero essere ricondotti a specifiche malattie o cause scatenanti.
È utile anche analizzare attentamente tutti i sintomi non specifici, ma comparsi in concomitanza con la febbricola, come perdite di peso, cefalee, problemi ai tessuti connettivi o all’apparato gastrointestinale. Così come è essenziale, in caso di sintomatologia sospetta, ispezionare il corpo del paziente, alla ricerca di eritemi cutanei, noduli sottocutanei, macule, rigidità addominali, dolorabilità di specifiche sedi, gonfiori e così via.
Da tenere in considerazione sono anche le condizioni di salute di base del paziente e la presenza di eventuali situazioni di immunocompromissione, quali malattie autoimmuni, diabete, cancro o disturbi cardiaci. Inoltre, è importante tenere in considerazione nell’anamnesi anche l’eventuale recente esecuzione di interventi chirurgici e la presenza nel corpo di dispositivi medici (come pacemakers o protesi). Preziosa è anche la raccolta dei dati circa i farmaci assunti, poiché alcuni possono essere causa scatenante di piccoli innalzamenti della temperatura basale.
Da parte del medico, un occhio di riguardo va posto anche verso le abitudini di vita del soggetto, per capire se è potenzialmente entrato in contatto con soggetti infetti, ha avuto rapporti sessuali ad alto rischio o ha viaggiato in zone endemiche per determinate patologie. Una raccolta di dati sulla storia familiare può aiutare a cogliere possibili cause ereditarie della febbricola.
Quali esami sono utili in caso di febbricola?
Tra le indagini generalmente prescritte possono esserci:
- esami del sangue che indaghino le condizioni di salute generali o specifici valori quali VES, anticorpi, enzimi epatiche, marker di malattie reumatologiche o altro;
- esami delle urine;
- esami colturali (di sangue, urine o altro) per la ricerca di infezioni;
- tamponi faringei;
- ecocolordoppler per identificare eventuali segni di problemi cardiovascolari (come trombosi etc);
- radiografie, TAC o altri esami di diagnostica per immagini che siano guidati da uno specifico sospetto clinico e analizzino, ad esempio, l’addome in caso di problemi gastrointestinali o la colonna vertebrale, in caso di mal di schiena concomitante alla febbricola (entrambi gli esami, RM o TAC, sono considerati ottime strategie di indagine, ma la RM è spesso più indicata per trovare le cause di una febbricola dalle origini sconosciute che può coinvolgere i tessuti molli);
- scintigrafia, che può far emergere processi infiammatori o infettivi;
- la PET (positron emission tomography), che può essere utile per individuare aree ad elevata attività metabolica, indice di infiammazione e/o infezione;
- le biopsie, utili quando si desidera indagare problematica a carico di tessuti sui quali è possibile eseguire un prelievo.
Come curare la febbricola
Le cause di febbricola sono spesso complesse da individuare e possono essere necessarie più indagini per confermare o escludere un sospetto clinico. Quando una febbricola ricorrente si presenta in soggetti sani, la maggior parte delle volte si può ragionevolmente sospettare una forma di febbricola fisiologica, che non richiede trattamenti particolari per essere risolta. È questo il caso di una temperatura basale che si alza nel pomeriggio o che si presenta in concomitanza con l’ovulazione.
Nei casi in cui la causa scatenante dell’innalzamento della temperatura è lo stress, è possibile considerare di ridurre le fonti di ansia e preoccupazione o rallentare i ritmi quotidiani, in modo da riportare il corpo e la mente in una condizione di equilibrio.
Molte volte accade che una febbricola altalenante sia associata a infezioni batteriche o virali comuni, come l’influenza o il raffreddore, che hanno una durata temporanea e scompaiono nel giro di pochi giorni, nei casi meno gravi, con riposo e idratazione costante. Quando la febbre si alza in caso di infezioni è possibile ricorrere a antipiretici come il paracetamolo, oppure a farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), quali acido acetilsalicilico o ibuprofene sotto controllo medico.
Se si sospetta la presenza di un’infezione non correlata a malattie da raffreddamento, è utile indagare più a fondo per scoprire la causa e la localizzazione precisa del disturbo. In questi casi è possibile ricorrere all’uso di eventuali antibiotici (nel caso di infezioni batteriche), o a specifici farmaci in grado di debellare o controllare la replicazione di eventuali virus presenti nell’organismo.
Invece, quando la febbricola è causata da patologie più serie o sistemiche, è indispensabile seguire la terapia formulata dal medico specialista, per risolvere la malattia e/o contenere i sintomi.
Fonti bibliografiche
- Febbre, ISSalute
- Febbre di origine sconosciuta, Manuale MSD
FAQ
La febbricola è un leggero innalzamento della temperatura che non supera i 38° centigradi. Si tratta quindi di un aumento lieve rispetto alla temperatura basale di circa 36°- 37,2°.
Quando la febbricola compare senza apparenti spiegazioni, perdura nel tempo o è correlata ad altre manifestazioni, è bene consultare il medico di medicina generale, che può indirizzare verso lo specialista più competente in base alla sintomatologia
Tra le cause della febbricola possono esserci alterazioni fisiologiche della temperatura basale, ovulazione e stress, ma anche infezioni o gravi patologie a carico di organi e tessuti.