Re Carlo, la promessa a Beatrice nonostante i “peccati” del padre

A dispetto del padre Andrea, la Principessa Beatrice potrebbe diventare Senior Royal con il favore di Re Carlo

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

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È giusto che i figli scontino le colpe dei genitori? Che si paghino le conseguenze per qualcosa che altri hanno fatto, seppur questi altri siano mamma e papà? È un quesito vivo come mai all’interno della famiglia reale inglese. Ci si chiede cosa ne sarà di Beatrice e Eugenia di York dopo l’ennesimo scandalo del Principe Andrea. Re Carlo, però, sembra intenzionato a tenersi vicina (con i meritati onori) l’amata nipote Beatrice.

Il desiderio di Beatrice di York

Nei giorni scorsi, Beatrice di York e la sorella Eugenia sono state costrette a sopportare l’ennesimo scandalo. Anche la madre Sarah Ferguson, così come il padre il Principe Andrea, sembra essere stata in contatto con Jeffrey Epstein, condannato per sfruttamento della prostituzione minorile e pedopornografia. Eppure, la maggiore delle Principesse di York continua a nutrire speranze per il proprio futuro.

“Beatrice vuole essere una working royal – rivela una fonte al Daily Mail – e vuole partecipare agli eventi reali per aiutare su zio, e perché le piacerebbe e sarebbe brava nel suo lavoro”. E si dice che Re Carlo sostenga le ambizioni della nipote, che apprezzi l’impegno di Beatrice. “A un certo punto si è pensato che Bea avrebbe potuto essere scelta un giorno” e sarebbe stato lo stesso Re a lasciarlo intendere.

D’altronde, Beatrice “non ha mai sbagliato un colpo” e “non dovrebbe essere punita per i peccati di suo padre”. Tuttavia, l’intenzione di Carlo di attribuire a Beatrice gli onori e oneri di working royal è ostacolata dai timori dei suoi funzionari che “temono che Andrea possa cercare di ‘entrare dalla porta sul retro’ esercitando influenza su di lei”.

L’arma segreta di Re Carlo

Sebbene Beatrice di York non sia una vera working royal, i commentatori reali le attribuiscono il titolo di “arma segreta” della monarchia. La principessa, affabile e discreta, è amata dal pubblico e più volte ha partecipato ad eventi in rappresentanza della Corona, specie da quando Re Carlo si è ammalato. La Principessa è molto legata allo zio e continua a vivergli vicino, risiedendo nel Palazzo di St James a Londra, assieme al marito Edoardo Mapelli Mozzi. Eppure, quando si è trovato a dover distribuire ufficialmente gli impegni pubblici tra i membri della Famiglia Reale, il monarca ha escluso Beatrice e la sorella Eugenia. A fare le sue veci ci sono la Principessa Anna, il Principe Edoardo e sua moglie Sophie, Duchessa di Edimburgo.

Il motivo ufficiale è che, essendo Beatrice già impegnata lavorativamente – è vicepresidente dell’azienda tecnologica americana Afiniti – non possa assumere il titolo di working royal. La motivazione già presentata dalla Regina Elisabetta assume tuttavia sempre più l’aria di una scusa. E la colpa, naturalmente, non è di Beatrice ma del padre Andrea, i cui rapporti con il fratello Carlo sono sempre più tesi e la cui reputazione è ormai in caduta libera.

Chissà che non sia William, una volta preso il posto del padre sul trono, ad alleggerire la cugina dal peso delle colpe dei genitori e lasciarle lo spazio che, per capacità e impegno, si sarebbe già meritato da tempo.