Re Carlo, il commovente incontro con un veterano 99enne: “Non ci vediamo da tempo”

Re Carlo ha reso omaggio ai veterani, visitando per la prima volta il Gordon Highlanders Museum di Aberdeen in veste di sovrano

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Luca Incoronato

Giornalista

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Pubblicato: 21 Gennaio 2025 07:00

Re Carlo insiste nel portare a termine tutti i propri impegni ufficiali, nonostante le sue condizioni di salute precarie. Insiste nel tentare di non modificare più del dovuto il proprio programma regale. Ha così messo piede presso il Gordon Highlanders Museum di Aberdeen, ammirandone i lavori di ristrutturazione. È qui che ha incontrato una persona speciale: Jim Glennie.

Un incontro speciale

Non sono tante le persone che possono permettersi di parlare a Re Carlo senza la necessaria reverenza. In questa breve lista, nella quale si è intrufolato anche il premio Oscar Denzel Washington, trova spazio Jim Glennie.

Si tratta di uno degli ultimi veterani sopravvissuti allo storico sbarco del D-Day. Ha oggi 99 anni e quando prese parte all’operazione Overlord (questo il nome in codice) era appena 18enne. Era il 6 giugno 1944 e lui, insieme a tantissimi commilitoni, mosse un passo cruciale per la liberazione dell’Europa dal regime nazi-fascista.

Per questo motivo il sovrano gli si è rivolto con grande rispetto. Del resto Glennie ha preso parte alla più grande invasione aerea e marittima della storia moderna. Carlo lo ha indicato come “un grande esempio per tutti noi”.

Il quasi centenario, dal canto suo, ha ricambiato il saluto con un caloroso sorriso e una frase: “Long time no see”, che si traduce con un amichevole “non ci vediamo da tanto tempo”. I due, infatti, avevano già avuto modo di incontrarsi anni fa, quando il sovrano anche ancora Principe.

Chi è Jim Glennie

Jim Glennie ha più volte raccontato la propria storia. Il veterano dell’Aberdeenshire ha spiegato d’essere sopravvissuto a quel giorno per un colpo di fortuna. Una settimana dopo lo sbarco venne ferito e catturato. Si ritrovò a festeggiare il suo 19esimo compleanno in un campo prigionieri.

Liberata l’Europa, era pronto a partire per il Giappone ma la guerra finì prima del suo invio. In seguito, tornato alla vita civile, si sposò ed ebbe due figli. Ad agosto compirà 100 anni e il museo oggi contiene un suo ritratto.

Re Carlo e il veterano Jim Glennie
Fonte: IPA
Re Carlo e il veterano Jim Glennie

Il Re ha definito “fantastico” il quadro e ha promesso di inviargli i suoi personali auguri in estate. Il figlio del veterano, James Glennie Jr. ha poi raccontato che una volta il padre ha anche servito Anna, la sorella di Carlo, durante una cena al museo. In quella circostanza si era verificato un episodio molto curioso, con una patata rotolata giù dal tavolo e il veterano pronto a nasconderla.

Una visita speciale

Questa è stata la prima visita del Re al museo, dal quale mancava dal 2011. Qui è stato accolto anche da Sandy Manson, nipote del Capitano Alexander Manson. È esposto il suo kilt in questo luogo, indossando durante la battaglia dell’Ancre del novembre 1916. Mandato in avanscoperta il 13 novembre 1916, era stato gravemente ferito da una granata.

Lo si ritenne ormai morente e venne spedita una lettera alla sua famiglia, annunciandone la morte. Per fortuna giunse poi una correzione: “Ferito in azione”. Il kilt che Re Carlo ha ammirato è ancora parzialmente sporco del fango della Somme. Conservato per decenni dalla sua famiglia, è ora parte della storia narrata in un luogo colmo di ricordi.