Re Carlo, cosa ne sarà di Andrea: perché è ancora in linea di successione

Re Carlo ha rimosso tutti i titoli del fratello ma Andrea è ancora in linea di successione: ecco cosa lo attende adesso che è un uomo comune

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Pubblicato: 1 Novembre 2025 07:00

È stata scritta la parola fine per il Principe Andrea. Una decisione delicata, quella di Re Carlo, costretto di fatto a rimuovere i titoli del fratello, sfrattandolo dalla propria magione (Royal Lodge di Windsor). Dopo anni di scandali, smentite e tentativi di riabilitazione, il Duca di York ha perduto ogni titolo nobiliare.

D’ora in avanti sarà semplicemente Andrea Mounbatten Windsor. Nessuno dovrà più rivolgersi a lui come “Sua Altezza Reale”. Un uomo comune, almeno sulla carta, destinato a vivere ben distante dai riflettori.

Cosa accade ora ad Andrea

Il provvedimento di Re Carlo sancisce di fatto la completa estromissione di suo fratello dalla vita pubblica. Ad Andrea è vietato l’uso di alcun titolo reale e non potrà rappresentare la Corona in alcuna occasione ufficiale. Revocati inoltre anche i riconoscimenti cavallereschi, come l’Ordine della Giarrettiera e il Grand Cros of the Victorian Order.

La propria dimora di famiglia, dove viveva dal 2003, tornerà al patrimonio reale. Si prevede, dunque, un trasferimento immediato in una residenza ben più modesta. Quest’ultima è all’interno della tenuta privata di Sandringham, nel Norfolk. Sarà il Re, attraverso fondi personali, a provvedere al suo mantenimento. Non saranno spesi soldi pubblici per Andrea, non più.

Perché Carlo ha agito ora

Da anni ormai si lega il nome di Andrea alla figura di Jeffrey Epstein (finanziere famigerato, condannato per abusi e traffico sessuale). Nel 2022 l’ex Principe aveva raggiunto un accordo extragiudiziale con Virginia Giuffre, una delle vittime, senza ammettere colpe ma lasciando intatte le tante ombre sul suo comportamento.

Negli ultimi mesi, però, la pubblicazione del memoriale postumo di Giuffre, morta suicida a 41 anni, ha rigettato luce sul caso. La situazione è divenuta insostenibile per la Corona, insieme con alcuni nuovi documenti provenienti dai cosiddetti “Epstein files”. Dinanzi a tutto ciò, l’opinione pubblica è tornata a indignarsi e chiedere conseguenze concrete. Anche alcuni parlamentari britannici avevano chiesto un’azione da parte del Re.

Re Carlo e suo fratello Andrea
IPA
Andrea non è più Principe: qual è il suo futuro

Questi è intervenuto per proteggere la reputazione della monarchia. Il punto di rottura? Quando Carlo è stato pubblicamente contestato nel corso di un evento ufficiale, a causa di suo fratello. La conferma di non poter perdere più tempo, anche se per molti è decisamente “too little too late” (letteralmente, troppo poco e troppo tardi). Una scelta morale, di certo, ma anche e soprattutto strategica per il sovrano.

Linea di successione

Formalmente, Andrea resta ottavo in linea di successione al trono. Da questo punto di vista, infatti, nulla è stato modificato. Il suo slot è successivo ai figli di William e Harry. Ma perché nulla è stato fatto in merito?

È facile prevedere come una sua effettiva salita al trono sia a dir poco improbabile. Il vero problema è però da ritrovare nel fatto che una rimozione richiederebbe una modifica legislativa che coinvolgerebbe anche i 14 Paesi del Commonwealth, tra cui Canada e Australia. Un processo lungo e delicato che il governo britannico non intende aprire. In pratica, però, la sua esclusione è totale.

 

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