#PostaDelCuore

Mio marito è pesante e non lo sopporto più

"Mio marito è un macigno: è pedante e petulante, polemizza di continuo, critica e controlla ogni cosa. E io sono davvero esausta"

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Prima la quotidianità condivisa era tutta rose e fiori: raccontavo alle mie amiche di sempre di aver trovato l’uomo giusto. Perché, udite udite, non aveva difetti, o almeno quelli che aveva mi sembravano di poco conto. Poi è arrivato il matrimonio, i figli ed quelle abitudini così monotone. Insieme a loro, però, si è manifestata anche una certa intolleranza nei confronti dell’uomo al mio fianco. I suoi difetti negli anni si sono trasformati in grandi e pesantissimi macigni. Ecco, mio marito è un macigno. Lo è perché si lamenta a ogni ora del giorno e della notte, lo è perché non riesce a rilassarsi neanche durante quei pochi momenti in cui siamo insieme, quando stacchiamo dal lavoro o quando usciamo senza i bambini. Non riesce a non lamentarsi, a non puntualizzare ogni parola e ogni azione mia e degli altri. Il senso di avventura giovanile ha lasciato posto ai calcoli matematici e alla mania del controllo. Basta un minimo imprevisto non calcolato per mandarlo fuori di testa. E io mi sento stanca, ed esausta. Mi sento come una Magda Ghiglioni qualunque, innamoratissima del mio Furio Zoccano, ma terribilmente affaticata dalla sua presenza. Temo che l’unica soluzione rimasta sia quella di scappare via, meglio ancora se in compagnia di un aitante playboy di nome Raoul.

Amica mia, devo dire che con la tua testimonianza il club delle “Magde” di tutto il mondo si arricchisce di una nuova e importante presenza: la tua. Ironia a parte, che capisco in questi casi possa essere davvero salvifica, comprendo benissimo come ti senti. Immagino che la sensazione di affaticamento che ti invade e ti pervade sia davvero insopportabile, soprattutto nei momenti in cui tu, come chiunque altro, hai bisogno solo di leggerezza.

Dicono che la vita è complicata, eppure io non posso fare a meno di sottolineare ogni volta quanto le persone lo siano molto di più. Abbiamo questa speciale abilità, che è tutt’altro che un dono, di creare problemi anche quando non esistono. E tuo marito, come tante altre persone del resto, lo sa fare benissimo.

I problemi, quelli veri, nascono quando i comportamenti degli altri influenzano inevitabilmente anche la nostra quotidianità, e pure l’intera esistenza. Sono sempre stata convinta del fatto che le persone che scegliamo di avere al nostro fianco devono nutrire le nostre energie, non distruggerle. Ma è vero anche che quando ci sono di mezzo sentimenti e relazioni di lunga data, queste premesse vengono troppo spesso accantonate.

Non potrei mai dirti di lasciare tuo marito perché è pedante e petulante, ma è chiaro che da tempo tu hai superato quei limiti di tollerabilità che ti eri imposta. E se non hai ancora preso in considerazione seriamente l’ipotesi allettante di scappare con un aitante playboy di nome Raoul, allora è chiaro che bisogna trovare una soluzione.

Non ti mentirò, non sarà facile cambiare tuo marito. Quindi voglio farti desistere dal farlo perché l’illusione di riuscirci potrebbe diventare frustrante col tempo e farti sprofondare ancora di più nella “disperazione”. Quello che invece ti consiglio, amica mia, è di introdurre nella vostra coppia, con i giusti modi e tempi, il meraviglioso concetto di responsabilità affettiva che sta alla base di ogni rapporto saldo ed equilibrato. Si tratta, sostanzialmente, della consapevolezza di quanto le nostre azioni, le parole e tutti i comportamenti possono impattare sugli altri e sulle loro emozioni, in maniera negativa e anche positiva.

Ecco, parlane con tuo marito, ma non per accusarlo di essersi trasformato in un macigno, quanto più per spiegargli come ti senti davanti a ogni suo commento, lamento o puntualizzazione. Digli che sei stanca, affaticata, che hai bisogno di leggerezza, di ridere e di sorridere, e di tornare a farlo con lui. Probabilmente non smetterà da un giorno all’altro di brontolare, ma potrebbe imparare a farlo meno in tua presenza. E questo, tutto sommato, mi sembra già un passetto avanti rispetto alla situazione in cui sei ora. In bocca al lupo!