Lorenza Fruci, la neo assessora alla Cultura di cui tutti parlano

"Esperta di Burlesque" così il nuovo assessore alla Cultura di Roma è stata presentata all'Italia. Ma davvero ci fermiamo a questo?

Un rapido sguardo nei confronti di quello che sta succedendo del nostro Paese ed ecco che la notizia del momento balza subito agli occhi. La città di Roma ha un nuovo assessore alla Cultura ed è una donna. Notizia questa che non dovrebbe fare scalpore, del resto abbiamo superato da un pezzo, in teoria, quella fase in cui le donne non possono ricoprire dei ruoli di importanza sociale, politica ed economica.

Ma la verità è che quella nomina ha portato con sé una serie di illazioni sulla scelta, come la pregressa conoscenza con il sindaco Virginia Raggi che ha suscitato un’attenzione piuttosto capillare che, forse, non si sarebbe presentata nello stesso modo se la carica fosse stata data a un uomo, ma questa questione di ruoli, probabilmente riguarda più la politica che la notizia in sé. Tuttavia c’è un altro dettaglio che non ci è sfuggito leggendo le presentazioni di Lorenza, e come poteva essere altrimenti? Tutti ne parlano come se si trattasse di un dato anagrafico o di una caratteristica fondamentale per giudicare, a priori, il lavoro che svolgerà il nuovo assessore alla Cultura della città di Roma.

La stampa nazionale, così come hanno fatto alcuni attenti osservatori della politica, hanno intenzionalmente sottolineato la passione di Lorenza Fruci per il burlesque. E badate bene che non si tratta di un segreto svelato, e questo sia ben chiaro, del resto basta una semplice ricerca su Google per scoprire che Lorenza è l’autrice del bellissimo libro Betty Page. La vita segreta della regina delle pin-up e di Burlesque. Quando lo spettacolo diventa seduzione. Storie, dive e leggende di ieri e di oggi.

Pubblicazioni, queste, che altro non confermano la sua grande passione per il burlesque. Un fugace, seppur doveroso, approfondimento alla storia di questo spettacolo satirico che nacque in Inghilterra nel XVIII secolo e che ha subito nel tempo molteplici trasformazioni, non fa che confermarci la presenza di numerose similitudini del burlesque con l’arte del mimo e del trasformismo, del cinema e del tetro leggero. Insomma, chiunque conosca il burlesque sa bene che questo tipo di spettacolo fa parte, a tutti gli effetti, di un panorama artistico assai variegato.

Ma guardiamo il suo curriculum, preso direttamente dal suo sito. “Lorenza Fruci è laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Università La Sapienza di Roma, ha un master in Filmare l’Arte conseguito presso l’Accademia delle Belle Arti Roma, ha seguito il corso di Perfezionamento in Forme di governo e logiche decisionali femminili nella storia e nel presente della Scuola di Alta Formazione per Donne di Governo e il Corso Executive Governo della Luiss School of Government.” La Fruci è progettista e comunicatrice culturale, studiosa di linguaggi. E anche esperta di burlesque, sì, ma questo forse la rende inadeguata nel ruolo di promotrice della cultura della Capitale?

Viene naturale chiedersi, quindi, perché la passione verso il burlesque Lorenza Fruci sia stata così ampiamente sottolineata rispetto al suo curriculum e ai suoi lavori pubblici. Perché, invece, non raccontare il lavoro che ha svolto, realizzando il soggetto e la sceneggiatura di Burlesque. Storia di donne, un documentario che ha raccontato le vicende umane di donne che attraverso quegli spettacoli avevano cambiato radicalmente la loro vita?

Non è che forse, a causa dei pregiudizi così radicati nella società moderna, si oscura quello che una persona è davvero capace di fare? Di certo ci sembrerebbe piuttosto anacronistico un eventuale preconcetto legato alla figura di Lorenza Fruci solo per la sua passione legata al burlesque. Ma la nostra, del resto, è solo un ipotesi che auspica che questo non accada.

Lorenza Fruci
Fonte: ANSA
Lorenza Fruci, foto ANSA