Trench mania: i modelli da non lasciarsi sfuggire nell’autunno 2025, tra femminilità e mistero

L'iconico soprabito da film noir anni Quaranta è tornato ancora una volta in veste di clamoroso must-have di stagione: sulle nuove evoluzioni del trench, le tendenze da non lasciarsi sfuggire

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Sara Iaccino

Beauty e Fashion Editor

Make-up artist e amante della scrittura, ha lavorato come Beauty e Fashion Editor per vari magazine con l'obiettivo di unire le sue passioni in una sola professione.

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Immortale, eppure sempre nuovo: quel capospalla autunnale, idrorepellente e persino esteticamente sofisticato, noto al mondo come trench coat ha attraversato oltre un secolo di storia senza mai perdere la stoffa del grande cult. Protagonista dei film d’epoca quanto — o forse di più — gli attori stessi, eccolo riconfermarsi questa fredda stagione adagiato sulle spalle delle It-girl come capo jolly, continuando a lusingare le più tradizionaliste appassionate di fashion quanto quelle con l’occhio sempre teso alla novità.

Com’è possibile? Colpa dei designer, che ancora una volta lo hanno maneggiato e rivoluzionato in preda al proprio genio. Nelle sue nuove sembianze l’iconico soprabito da film noir anni Quaranta non si limita più a riparare dal maltempo ma regala carisma e, perché no, anche un filo di mistero al look che sormonta.

La scena della moda nell’autunno-inverno 2025/26 ce lo propone in infinite variazioni di colore, nei materiali più disparati e arricchito di dettagli sin ad ora inediti: dal tradizionale marrone all’intramontabile nero, dalla declinazione extralong “alla Matrix” all’evoluzione cropped, in cotone impermeabile o in pellami lucidissimi, il trench del presente (ma anche del futuro) non vuole proprio saperne di essere compreso unicamente nel perfetto assetto antipioggia. E a noi tocca accontentarlo.

Il trench è (ancora) il must-have della fredda stagione: i modelli di tendenza

La storia si ripete di anno in anno, e oramai è decisamente chiaro: il trench può assumere forme diverse, acquisire infinite sfaccettature, può adattarsi ad ogni stile e personalità ma ciò che è rimasto sempre immutato è la sua innata, sorprendente capacità di rendere subito più cool finanche il più banale dei look arrangiati all’ultimo secondo.

Il suo è un racconto lungo più di un secolo, destinato solo ad espandersi, e ciò si deve di certo al suo saper mantenere il proprio volto nonostante l’animo profondamente trasformista, a quell’allure enigmatica rimasta tale e quale anche grazie ad alcuni cruciali elementi fissi, presi in prestito dal mondo militare. Perché è lì che è nato, lasciando il fronte soltanto all’inizio della seconda metà del Novecento per esplodere come vero e proprio fenomeno nella subcultura giovanile.

A renderlo tanto ambito è di certo la silhouette pulita che lo contraddistingue, e dunque la versatilità che ne deriva; l’aura iconica che trasuda da ogni fibra, riconducibile alle grandi dive del passato. Insomma, non vi è davvero una ragione per non amare il cosiddetto raincoat, e nell’autunno-inverno 2025/26 ancor meno.

La moda del momento, infatti, ne ha riscritto ancora una volta i codici in favore di trasformazioni spesso radicali: nuance sature, tagli obliqui, pannelli asimmetrici, cuciture a vista, porzioni rimosse, aggiunte, finiture inaspettate come pelle, denim, e in alcuni casi addirittura organza. Basti pensare che persino Burberry, maison conservatrice che ha fatto un importante pezzo di storia di questo capo, ha fatto la sua stessa controproposta.

Victoria Beckham ha tempestivamente risposto con la sua personale interpretazione, aggiungendo degli spacchi laterali ed un maxi collo, dettaglio fortemente in vista tra le tendenze della stagione.

Stella McCartney ha invece tratto diretta ispirazione dagli anni Ottanta, accessoriando il soprabito per eccellenza di larghe spalline rigide ma esplorando il tessuto vinilico, per un accento di personalità ancora mai visto prima. Mentre per Maison Margiela il trench è leggero, impalpabile e quasi informe, per Alaïa è imbottito come un piumino.

Grazie alla visione di Balenciaga, ancora, il re dei capispalla autunnali ha guadagnato una struttura architettonica: i volumi di sempre sono stati esasperati, le linee scolpite, i dettagli destrutturati ma comunque tuttora rigorosi, rivisitato in versione corta e infine arricchito da un cappuccio.

Rokh, maison coreana nota per il suo approccio futuristico, dalla sua ha dato vita in passerella ad un’evoluzione che pare costruita con pannelli sovrapposti, zip, ganci e lacci. Il risultato? Una sorta di impermeabile personalizzabile, che è possibile — letteralmente — comporre in base ai propri esigenze e gusti.

Insomma, dinanzi a tante opzioni accattivanti può risultare assai difficile scegliere. Non dopo il seguente riassunto, però: scommettiamo?

Trench beige/marrone

Partiamo da un grande classico, dopotutto è dovuto: stiamo parlando ovviamente del sempiterno trench beige, che non conosce tempo né indugio. Un capospalla passepartout, dalle linee semplici che si adatta bene ad ogni situazione e persino clima. Non vige regola alcuna per quanto concerne il taglio, doppiopetto o monopetto, ed ogni sfumatura di marrone — dal beige chiaro fino al color cammello — promette il successo.

Perfetto per completare qualsivoglia outfit casual da giorno, sopra a jeans, stivaletti e sneakers, sa chiudere con un non so che di terribilmente chic una mise da sera in combo a tacchi vertiginosi o ballerine.

Trench in pelle (anche scamosciata)

Tra le mille e una odierne evoluzioni del trench quella in pelle, lucida o opaca che sia, è di certo la più interessante: citando chiaramente l’immaginario estetico del cult fantascientifico del 1999, questa audace tendenza non si è fermata però soltanto alla variante in nero, come si è visto in pedana da Balmain, Chloè, MSGM e Stella McCartney.

La dilagante voglia di sperimentare ha infatti condotto verso la palette cromatica del momento, portando alla luce inedite declinazioni color ciliegia e del cioccolato, e persino in sofficissimo suede.

Trench nero

Sebbene di colori belli e versatili ne sia pieno il mondo, e la vibrante quanto disarmonica moda del momento è una perfetta dimostrazione di ciò, il trench nero resta forse l’alternativa più versatile (e anche elegante, per certi versi) avvistata alle sfilate.

Da Max Mara a Moncler sono quasi tutti d’accordo in merito al fatto che questo si abbini bene a tutto, e che lo si possa sfruttare praticamente per ogni occasione, come degno completamento delle mise da sera più ricercate quanto delle tenute da giorno più disinvolte.

Trench animalier

La sobrietà ti annoia? Nessun problema: le passerelle di stagione hanno pensato anche a questa categoria di fashionista, la stessa che nemmeno sotto la tempesta intende rinunciare al tocco originale: stiamo ovviamente parlando del trench coat animalier, comparso sulle modelle a suon di macchie, strisce e squame. A sostegno delle vibrazioni wild Roberto Cavalli, Victoria Beckham, Balmain, Polo Ralph Lauren, Allsaints e tanti altri.

Come si dosa tanto carisma? Facendo uno strategico uso del total black, e mantenendo il resto dell’outfit il più semplice e pulito possibile.