Quando si pianificano le seconde nozze. Cosa fare?

Se stai per sposarti per la seconda volta, scopri come organizzare tutti fino ai minimi dettagli

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Rita Paola Maietta

Giornalista pubblicista

Giornalista e blogger dal 2010, le piace scrivere di moda, design, casa, matrimonio e lifestyle mentre si destreggia nella vita da mamma.

Si dice che il primo amore non si scorda mai ma è il secondo matrimonio che dovrebbe durare in eterno (o quasi). Se si stanno per pianificare le proprie seconde nozze, ci sono alcuni dettagli da non lasciarsi sfuggire per rendere il proprio giorno da favola. Del resto, se si è raggiunto il traguardo delle seconde nozze, un bel po’ di romanticismo c’è. In passato, non era proprio contemplato il divorzio, cosa che ora è possibile. A fare da apripista alle seconde nozze ci hanno pensato sicuramente le star di Hollywood. Basti pensare a Liz Taylor che ha avuto ben otto matrimoni.

Uno studio ha dimostrato che, se da un lato viene chiesto il divorzio da un numero sempre maggiore di coppie, non mancano le persone che, invece, decidono di convolare a seconde nozze. Che significa? Le persone credono ancora nell’amore. Perciò, le seconde nozze sono un ottimo pretesto per festeggiare in modo degno, che al primo, da invidiare non ha nulla.

La parola d’ordine sarà: divertimento condito dalla giusta dose di spontaneità anche perché ci si potrà sbizzarrire pianificando una cerimonia intima ed elegante che, magari non era stato possibile fare con il primo matrimonio. Organizzare questo tipo di matrimonio, però, può essere ugualmente complicato quanto il primo, se non di più. Per questo, una serie di domande potrebbero affollare la testa degli sposi non più tanto novelli. Ecco le risposte alle domande più frequenti.

Che tipo di cerimonia organizzare?

Fino a qualche anno fa, si pensava che le seconde nozze dovessero passare sotto tono. Si doveva prediligere una cerimonia senza troppi fronzoli. Negli anni le cose sono cambiate e per le seconde nozze, come pure per le prime, non esistono indicazioni precise su che tipo di cerimonia scegliere. Bisognerebbe, però, tenere in considerazione la tipologia di ospiti che si desidera invitare. Ad esempio, se ci sono dei figli, nati da unioni precedenti, potrebbero non gradire una cerimonia troppo formale.

In linea di massima, dunque, come prevede anche il galateo, le seconde nozze dovrebbero avvenire con una festa fine ed elegante per mantenere inalterata la sensibilità di tutti gli invitati, a maggior ragione se si è in presenza di famiglie allargate. Bisognerebbe tenere a mente anche che il giudizio degli altri non va mai temuto. Nel bene o nel male, le persone avranno sempre da ridire per qualcosa. Quindi, tanto vale fare ciò che piace.

La tendenza, quando si organizzano le prime nozze, è quella di creare un evento sfarzoso, che resti nella memoria: una festa per tutti, parenti e amici, che gli sposi vivranno con loro. La tendenza delle seconde nozze, invece, è quella che sia un evento più intimo ma non è detto che l’amore non possa esservi al centro. Del resto, si desidera, in tutto e per tutto, che sia l’ultimo della propria vita.

Ci si può sposare in Chiesa?

Quando si parla di seconde nozze, è noto che non si possono celebrare in Chiesa. Si dovrà optare, piuttosto, per un rito civile. Soltanto alcuni soggetti possono tornare a varcare l’ingresso di una Chiesa e percorrere la navata per sposarsi. Si tratta di chi è rimasto vedovo e chi, presso la Sacra Rota ha annullato la prima unione.

In ogni caso, bisognerà ricordarsi di preparare i documenti. Quando si è divorziati, bisognerà presentare il certificato del precedente matrimonio, nonché il documento che attesta il divorzio oppure l’annullamento. Quando le seconde nozze verranno celebrate in Chiesa, il galateo prevede che non ci sia la marcia nuziale.

Si da per appurato, dunque, che i divorziati che vogliono convolare a nozze nuovamente, dovranno farlo attraverso il rito civile. Ciò potrà essere possibile soltanto dopo che è arrivata la sentenza definitiva di divorzio. Tra gli altri documenti richiesti spiccano: la copia integrale dell’atto del matrimonio precedente, a cui si aggiunge l’annotazione della sentenza che il matrimonio è stato sciolto e a corredo la sentenza di divorzio. Il primo documento si può richiedere al Comune in cui si è convolati a nozze. Il secondo documento, invece, presso la cancelleria del Tribunale presso cui è stata emessa la sentenza.

Quando il matrimonio è stato annullato dalla Sacra Rota, questo sarà stato concesso dal Tribunale Ecclesiastico. Dopo aver richiesto i documenti per poter convolare a nozze in chiesa, sarà possibile risposarsi in Chiesa presentando anche la sentenza della Sacra Rota. Alla parrocchia dove ci si è battezzati dovrà essere presentato il certificato di annullamento. Per un matrimonio con rito civile, basterà una copia dell’atto del primo matrimonio, corredata dall’annotazione della Sacra Rota.

Se si è rimasti vedovi, il documento richiesto è semplicemente la copia conforme dell’atto di morte del precedente marito/moglie. Il certificato potrà essere richiesto al Registro civile del Comune di residenza. Prima di potersi risposare, gli uomini potranno farlo subito. Le donne, invece, stando a quanto declama il codice civile, non potranno farlo prima dei 300 giorni dal divorzio precedente. Ciò viene previsto per escludere gravidanze dal defunto marito. Se non si rispetta la normativa, si potrebbe incorrere in una multa che varia da 20 ad 82 euro.

L’abito della sposa può essere bianco

In passato, l’abito bianco incarnava un significato molto importante: arrivare vergini al matrimonio. Oggi, il suo significato è stato perso quasi del tutto rispetto a una trentina di anni fa. Perciò, una sposa, anche in seconde nozze, può indossare sempre ciò che desidera.

Nonostante ciò, se si volesse osservare il galateo, quest’ultimo imporrebbe che l’abito bianco non sarebbe una buona idea, soprattutto dal taglio principesco. Aboliti anche lo strascico ed il velo.

La perfetta sposa in seconde nozze è quella che si sente a suo agio con se stessa ed è guidata dalla semplicità. Via libera a cappelli e velette che possano sostituire il velo, a jumpsuit ed abiti corti o persino tailleur.

Per quanto riguarda lo sposo, invece, oltre ai classici completi nei toni del blu, se l’evento lo consente, è una buona idea scegliere completi spezzati e più casual dai toni pastello. Ciò vale soprattutto se la cerimonia sarà in spiaggia o in stile shabby chic. Qualunque sia l’abito da sposa scelto, di qualsivoglia colore, esso deve emozionare, proprio come se fosse il primo. Dovrebbe anche essere in linea con l’evento e, soprattutto, con la personalità degli sposi.

Chi bisognerebbe invitare e chi no?

La lista degli invitati potrebbe variare a seconda della tipologia di cerimonia prescelta. In molti, però, potrebbero chiedersi se invitare o meno i propri ex, soprattutto se si è rimasti in buoni rapporti. In linea di massima, invitare i propri ex non è una buona idea. Vale lo stesso per la famiglia degli ex. Anche se l’ex è deceduto, ricevere l’invito per delle seconde nozze non è proprio una grande idea.

I promessi sposi dovrebbero comunque rispettare le altre persone. Infatti, dalla loro unione potrebbe esserci qualcuno che soffre, ad esempio, i figli nati da precedenti matrimoni. Al di la dell’invito, bisognerebbe mettere al centro le loro necessità, ascoltare i loro sentimenti e regolarsi di conseguenza. Se una festa sfarzosa potrebbe urtare la loro sensibilità, ad esempio, meglio scegliere qualcosa di più sobrio.

Per quanto riguarda l’invio delle partecipazioni, fino a qualche decennio fa si credeva che non dovessero essere inviate. Non erano più i genitori ad annunciare le nozze ma gli stessi sposi, magari attraverso un invito telefonico. Oggi, invece, c’è molta più libertà a riguardo e, proprio come è accaduto per le prime nozze, gli sposi possono scegliere ed inviare le partecipazioni a chi desiderano, usando sempre il buonsenso.

Quali tradizioni bisognerebbe osservare?

In realtà, non esisterebbero delle tradizioni ben precise da dover osservare. Piuttosto, ogni coppia, in base ai propri gusti reciproci, potrebbe decidere di introdurre una tradizione piuttosto che un’altra.

Se non si sa bene come orientarsi, si potrebbe sempre osservare il galateo che, come abbiamo visto, è abbastanza chiaro su diverse questioni. Una di queste è, ad esempio, il corteo nuziale, secondo cui la coppia potrà entrare insieme, evitando di chiamare a raccolta damigelle e/o paggetti. Se ci fossero dei figli che hanno raggiunto la maggiore età, se lo volessero, potrebbero accompagnare la loro mamma verso il marito.

Inoltre, si dice che l’obbligo di regalare i cadeaux de mariage ai vostri ospiti non sarà obbligatorio. Se alla coppia di sposi, però, piace l’idea dei confetti e del regalo a fine cerimonia saranno comunque liberissimi di farlo. Anche nel caso delle seconde nozze, il tipo di confetto previsto e la mandorla bianca. Per quanto riguarda la bomboniera in se, perché non scegliere un regalo green, come una confettura fatta in casa, oppure estremamente utile per chi la riceve? In linea di massima, l’idea deve essere quella di discostarsi completamente dalla bomboniera fatta alle prime nozze.

Per quanto riguarda il bouquet la tradizione, o meglio il galateo, prevede che debba essere quanto più discreto e semplice possibile, meglio se di fiori colorati e non completamente bianchi.