Banana mongee: scopri la banana che si mangia con la buccia

Origine, benefici, proprietà e ricette della banana giapponese che sta conquistando il mondo

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Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

Pubblicato: 7 Maggio 2024 12:30

Dopo circa 40 anni di ricerca, il giapponese Setsuzo Tanaka, che non aveva nessuna esperienza in agricoltura, ha sviluppato un metodo per far crescere le banane al freddo, utilizzando piante che venivano congelate lentamente.

In pratica ha “inventato” un metodo di coltivazione della banana al di fuori delle regioni tropicali o subtropicali.

È così che nasce la banana monge, da una tecnica di produzione, brevettata poi dalla D&T Farm di Okayama (in Giappone), da cui nascono frutti dalla buccia edibile.

Mentre la banana normalmente matura a 27 gradi, la mongeee è sottoposta prima a congelamento e quindi collocata nel suo clima naturale in serra.

Si ottiene così una crescita accelerata della pianta, mentre il frutto ha dimensioni inferiori rispetto alla banana “normale”. È però più dolce e ha una buccia, morbida e sottile, che si può mangiare.

Al momento la vendita è solo locale ma l’obiettivo è l’espansione commerciale anche nel resto del mondo.

Cos’è la banana mongee?

La banana mongee è coltivata a Okayama, in Giappone. È una varietà di banana nota e apprezzata principalmente per la sua buccia sottile e commestibile, una caratteristica unica rispetto alle banane “tradizionali” la cui scorza non è edibile.

La buccia è particolarmente sottile perché la banana è coltivata attraverso un metodo chiamato “Freeze Thaw Awakening” (congelamento e scongelamento naturale). Si tratta di un procedimento che sfrutta i cicli di congelamento e scongelamento per stimolare la crescita della pianta in condizioni climatiche altrimenti non ideali per la coltivazione della banana. Le piante sono prima congelate a -60 gradi Celsius e poi sottoposte a un rapido scongelamento, che induce a un rapido sviluppo una volta piantate in serre a temperatura controllata.

Questo processo non solo accelera la maturazione ma modifica anche la struttura della buccia, rendendola sottile e morbida, tanto da essere mangiabile.

In altre parole, il brusco cambiamento climatico stimola la crescita delle piante (in poco meno di 4 mesi), sviluppando frutti dalla buccia con uno spessore che ricorda una foglia di lattuga.

È un frutto particolarmente dolce, con livelli di zucchero più elevati rispetto alle banane comuni. Tale dolcezza si deve all’accumulo di zuccheri naturali che accade quando la banana matura rapidamente.

Oltre al sapore delizioso, la buccia commestibile della mongee è anche una fonte di nutrienti addizionali. Ricca di vitamina B6 e magnesio, offre benefici come il sostegno al metabolismo energetico e la riduzione della stanchezza.

Il metodo di coltivazione potrebbe offrire vantaggi perfino in termini di sostenibilità. Le tecniche tradizionali di coltivazione delle banane richiedono, infatti, grandi quantità di acqua e spesso implicano l’uso intensivo di pesticidi.

Il metodo utilizzato per la mongee, invece, consente di limitare l’uso di trattamenti chimici grazie al controllo ambientale fornito dalle serre.

Tuttavia, la valutazione complessiva degli impatti ambientali per questo tipo di coltivazione necessita di ulteriori studi.

Perché la banana mongee è speciale?

La sua unicità e il costo di produzione, la rendono un prodotto di nicchia, ma con l’aumentare dell’interesse e quindi della produzione, potrebbe diventare più accessibile.

La mongee non è solo un esempio di innovazione, ma è anche l’emblema di come la scienza possa cooperare per rendere l’alimentazione quotidiana più salutare.

Creata nei laboratori della D&T Farm a Okayama(Giappone), partendo dalla varietà Gros Michel, è più piccola della banana “tradizionale” e ha un gusto tropicale simile a quello dell’ananas.

Prima di poterle mangiare occorre attendere la maturazione. Sono pronte da gustare solo quando si iniziano a vedere piccoli puntini marroni sulla superficie della buccia, a differenza delle banane normali, che sono mature prima di questa fase.

Al primo morso la buccia è abbastanza facile da mangiare. È molto sottile, non ha una consistenza particolare e, rispetto al sapore dolce della banana, la buccia non ha un gusto specifico.

I benefici e le proprietà nutrizionali della banana mongee

Poiché sono coltivate in un clima non tropicale, non hanno “predatori” naturali, pertanto non si usano pesticidi. Si tratta di un prodotto biologico a tutto tondo. Essendo poi più dolci delle banane normali, (circa 25 g di zucchero, rispetto ai 18 g in media delle banane normali) sono un po’ più appiccicose al tatto e hanno un odore più forte.

Probabilmente è questo il motivo per cui si chiama così, poiché la parola “mongee” a Okayama vuol dire “incredibile”.

Vanta poi una buona concentrazione di triptofano, vitamina B6, magnesio e zinco, mentre la maggiore presenza dello zucchero, la rende un ottimo energizzante, particolarmente indicata per chi pratica sport e attività fisica.

Grazie poi all’elevata presenza di triptofano, è una preziosa alleata contro il cattivo umore e ideale da consumare durante i periodi di stress o in caso di insonnia, poiché il triptofano stimola la produzione di serotonina, nota come l’ormone del benessere.

Ecco allora i principali benefici della mongee.

  • Buccia edibile ricca di nutrienti aggiuntivi rispetto alla polpa. La buccia contiene elevate quantità di vitamina B6 e triptofano. Inoltre, consumare la buccia insieme alla polpa aumenta significativamente l’apporto di fibre alimentari, che aiutano a migliorare la digestione e aiutano a regolare i livelli di colesterolo e di zucchero nel sangue. Le fibre, infatti, favoriscono il transito intestinale e alleviano i sintomi della stitichezza. Le fibre solubili, in particolare, si sciolgono in acqua e possono creare un gel 100 volte superiore al loro peso. Per questo motivo riescono ad ammorbidire le feci e a migliorare la loro consistenza. Le fibre insolubili invece possono trattenere grandi quantitativi di acqua, aumentare la massa delle feci e stimolare la peristalsi.
  • Buon contenuto di potassio. Come per le altre varietà di banane, la mongee è una buona fonte di potassio, un minerale essenziale che aiuta a regolare la pressione sanguigna, ridurre la fatica muscolare e mantenere un sano equilibrio di fluidi nel corpo.
  • Antiossidanti. È ricca di sostanze dalla potente azione antiossidante, tra cui vitamina C e vitamina A, che aiutano a combattere i danni causati dai radicali liberi.
  • Fonte di energia. Grazie al suo alto contenuto di zuccheri naturali, la banana mongee fornisce un’energia immediata. Ciò la rende uno snack ideale prima o dopo l’esercizio fisico.

Differenze con altre varietà di banane

Quando confrontiamo la mongee con altre varietà tradizionali, emergono alcuni aspetti, ad esempio:

  • Più zuccherina e nutriente. Tende a essere più dolce delle banane comuni a causa della tecnica di coltivazione, che accelera la conversione dell’amido in zuccheri. Inoltre, la buccia edibile offre un apporto supplementare di nutrienti che solitamente non apportano le varietà tradizionali dalla buccia non edibile.
  • Più sostenibile. Sebbene il metodo di coltivazione “Freeze Thaw Awakening” richieda un ambiente controllato, può essere considerato più sostenibile in termini di minor uso di pesticidi e una possibile riduzione del trasporto se coltivato localmente rispetto alle banane importate.
  • Versatilità in cucina. Poter mangiare anche la buccia aumenta le possibilità in cucina e scatena la creatività per esplorare nuovi modi di consumo, che vanno oltre il semplice consumo al naturale.

Insomma, la banana mongee si distingue soltanto per l’innovazione nei metodi di coltura e consumo, ma offre anche benefici nutrizionali aggiuntivi.

È un ottimo esempio di come le innovazioni in agricoltura possano portare vantaggi tangibili ai consumatori, sia in termini di salute che di impatto ambientale.

Dove puoi comprare la banana mongee?

La produzione di questo frutto è ancora limitata e disponibile soprattutto in alcune zone del Giappone. Quindi, non sarà facile assaggiarle almeno in Europa. Ha un prezzo piuttosto elevato, più di 6 euro a frutto, anche perché, per il momento, sarebbero circa 10 le banane prodotte ogni settimana.

Come puoi usare la banana mongee in cucina?

La banana mongee, grazie alla sua buccia edibile e al sapore dolce, si presta a diverse ricette che vanno ben oltre il semplice consumo come frutto da tavola. Questa varietà di banana giapponese apre, infatti, nuove strade per l’innovazione in cucina e per sperimentare piatti che riescano a sfruttare al meglio le sue caratteristiche uniche.

Ecco allora alcuni suggerimenti su come puoi integrare la banana mongee nella tua dieta quotidiana e alcune idee per ricette creative.

  • Snack salutare: grazie alla sua buccia edibile, la mongee è l’ideale per uno snack veloce e nutriente. Puoi semplicemente lavarla e mangiarla intera, buccia compresa, per un apporto extra di fibre e di energia.
  • Frullati per uno sprint in più: la mongee è perfetta da usare intera nei frullati. La buccia aggiungerà una consistenza unica e aumenterà il contenuto di fibre della bevanda. È ottima abbinata allo yogurt greco, un pizzico di cannella e miele.
  • Insalatone vitalizzanti: taglia la banana a fettine, buccia inclusa e aggiungila alle insalate di verdure o cereali. Il suo sapore dolce completerà gli ingredienti come spinaci freschi e noci tostate con un gusto unico.
  • Dolci. È un ingrediente perfetto per dolci appetitosi e originali come il muffin con mongee e cocco o la banana caramellata con zucchero di canna, burro e cannella, da servire calda con una pallina di gelato alla vaniglia per un delizioso dessert. È perfetta anche per preparare ottime marmellate, gelati e il classico banana bread, il plumcake di origine anglosassone, ideale per una colazione o uno spuntino energetici.
  • Salse per carni e pesci. Abbinando la banana a succo di lime, peperoncino e sale si ottiene una salsa fresca e stuzzicante al palato per dare un tocco di gusto tropicale.

Controindicazioni

Nonostante le caratteristiche innovative e i benefici nutrizionali della mongee, ci sono alcune considerazioni da tenere presente. A parte le possibili allergie o sensibilità specifiche verso le sostanze che si trovano sulle bucce di banana, il contenuto di zuccheri più elevato rispetto alle banane tradizionali richiede attenzione da chi soffre di diabete o deve monitorare la glicemia.

Le banane in generale contengono chitinasi, molecole associate alla cosiddetta “sindrome lattice-frutta”, una condizione in cui si è allergici sia al lattice, sia ad alcuni tipi di frutta. In questi casi quindi è bene fare attenzione al consumo di banana.

Infine, come per ogni nuovo alimento introdotto nella dieta, è consigliabile iniziare con piccole quantità per osservare come reagisce il proprio organismo, specialmente per un prodotto particolare come la banana mongee, non ancora ampiamente testato come le altre varietà.

Fonti bibliografiche 

  • Okayama researcher boasts nontropical banana success, The Japan Time.
  • Bananas: Health benefits, tips, and risks, Medical News Today
  • Bioactive compounds in banana and their associated health benefits – A review, Food Chem.