Può capitare più spesso di quanto pensiamo: una penna che perde, un segno sbagliato, una cartuccia che macchia le dita. E lì per lì, togliere l’inchiostro dalla pelle non è sempre immediato. In questi casi, tra i rimedi casalinghi meno noti ma sorprendentemente efficaci, troviamo proprio lei: la buccia di banana. Di solito finisce nel cestino senza troppe cerimonie, e invece contiene sostanze utili anche per questi piccoli imprevisti quotidiani. Tra tutte, i tannini: composti naturali che possono aiutarci a eliminare l’inchiostro dalle mani. Ma come funziona davvero questo trucco?
Indice
Cosa contiene la buccia di banana: il ruolo dei tannini
La buccia di banana è morbida e fibrosa e contiene numerose sostanze, tra cui zuccheri naturali, amidi, oli vegetali, enzimi e tannini. Proprio questi ultimi sono interessanti quando si parla di inchiostro. Sia nella polpa quanto nella buccia sono presenti i cosiddetti composti fenolici, in cui rientrano i tannini, che si caratterizzano per la capacità di legarsi alle proteine e ai pigmenti. Questa proprietà li rende utili nella rimozione di sostanze come l’inchiostro, soprattutto quando non è ancora completamente assorbito dalla pelle. Quindi, sì, non abbiamo molto tempo per intervenire: meglio farlo subito.
Cosa sono i tannini
Il tannino è una sostanza naturale che si trova in numerose piante, in particolare nella corteccia, nelle foglie e nei frutti acerbi. Svolge una funzione difensiva per la pianta, ma viene usato anche dall’uomo da secoli: ad esempio, nel processo di concia delle pelli o per la produzione del vino e del tè.
Dal punto di vista chimico, è un polifenolo con effetto astringente. Quando entra in contatto con le molecole organiche come le proteine o i pigmenti, tende a legarsi, disgregandole o inattivandole. Ed è proprio per questo che, a contatto con l’inchiostro, può aiutare a “spezzarne” la struttura e facilitarne la rimozione dalla pelle.
Come si crea l’inchiostro e cosa contiene
Per capire perché il tannino agisce sull’inchiostro, conviene sapere com’è fatto un inchiostro comune. Se il nerofumo è l’inchiostro più antico di cui abbiamo traccia (il cosiddetto “brodo primordiale” da cui è poi nato, composto solo da cenere e acqua), sappiamo che altri tipi venivano proprio preparati con i tannini (come quelli estratti dalla noce di galla) e sali di ferro, mescolati all’acqua: questo dava vita all’inchiostro ferrogallico, scuro e resistente, quasi indelebile, prodotto fino al XX secolo per via dei costi ridotti e per la facilità di produzione.
Gli inchiostri moderni, invece, contengono pigmenti (organici o sintetici), leganti, acqua o solventi e additivi che ne migliorano la stesura e l’adesione. Tuttavia, molti di questi pigmenti restano idrosolubili o reattivi a sostanze astringenti, come i tannini. Ecco perché una buccia di banana — che ne contiene in piccole dosi — ci permette di rimuovere una piccola traccia di inchiostro, se presa in tempo.
Come usare la buccia di banana per pulire le macchie di inchiostro sulle mani
Usare la buccia di banana è facilissimo, e non servono prodotti particolari. La parte interna, quella bianca e morbida (ancora meglio se la banana è acerba), va semplicemente strofinata con delicatezza sulla zona macchiata. L’ideale è farlo appena ci si accorge della macchia, prima che l’inchiostro penetri troppo nella pelle. Dopo aver strofinato per qualche secondo, lasciamo agire un minuto, poi risciacquiamo con acqua tiepida e un sapone neutro. Se necessario, si può ripetere una seconda volta. È un rimedio da provare quando non si ha altro a portata di mano, e spesso riesce a togliere le macchie superficiali con discreta efficacia.
Come togliere l’inchiostro dai tessuti
Qui la buccia di banana non basta. Sui tessuti, l’inchiostro penetra più a fondo e richiede un trattamento mirato. Appena notiamo la macchia, evitiamo di strofinare: meglio tamponare delicatamente con un panno assorbente. Poi possiamo passare a uno smacchiatore naturale: succo di limone, latte caldo o alcol denaturato sono i più usati. Si lascia agire qualche minuto, poi si procede con un lavaggio a mano con sapone di Marsiglia o un detersivo per capi delicati. Importante: niente acqua calda subito, altrimenti l’inchiostro si fissa. E conviene decisamente non metterlo in lavatrice senza prima aver trattato la zona.
Perché le bucce di banana puliscono l’inchiostro sulle mani
Il motivo per cui la buccia di banana riesce ad agire sull’inchiostro non è strano, né miracoloso: dipende semplicemente da cosa contiene. I tannini, presenti in piccole quantità, riescono ad agire sul pigmento; gli oli naturali e gli enzimi ammorbidiscono la pelle e facilitano la rimozione della macchia. Anche la consistenza leggermente ruvida della buccia dà una mano, quasi come se facesse una micro-esfoliazione. Funziona se si interviene subito, quindi quando l’inchiostro è ancora fresco, e non sostituisce di certo un prodotto professionale. Rimane comunque un buon trucco a cui ricorrere se vogliamo provare un rimedio più delicato e veloce, senza dover usare detergenti troppo aggressivi.
Altri metodi per togliere le macchie di inchiostro dalle mani
E se non abbiamo una buccia di banana a portata di mano? O magari la macchia è particolarmente ostinata? Nessun problema: ci sono altri rimedi casalinghi che funzionano con un po’ di pazienza. Uno dei più famosi è il latte caldo: immergere le dita per qualche minuto e poi strofinare delicatamente aiuta a sciogliere il pigmento. Anche il limone con un pizzico di sale fino ha un’azione astringente e leggermente abrasiva, utile soprattutto sulle macchie fresche.
L’alcol denaturato è spesso efficace, ma va usato con cautela se la pelle è sensibile. Volendo, possiamo creare una pasta leggera con bicarbonato e acqua, da massaggiare sulle dita con movimenti circolari. Qualunque metodo si scelga, è sempre buona norma idratare bene le mani subito dopo, per evitare che la pelle si secchi o si irriti.