Manna: cos’è, quali sono le proprietà e i vantaggi per il benessere intestinale

La manna, nota fin dall’antichità, è un ottimo rimedio per combattere la stitichezza e mantenere in salute l’intestino: conosciamo meglio le sue proprietà benefiche e le controindicazioni

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Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

La manna, conosciuta da secoli, protagonista di un episodio della Bibbia, era conosciuta dai greci e dai romani come “miele di rugiada” o “secrezione di stelle”.

In realtà è una linfa di colore bianco prodotta da alcune specie di alberi di frassino e usata prevalentemente come lassativo.

È anche un dolcificante naturale che non influisce sulla glicemia e quindi potrebbe essere adatta per chi soffre di diabete.

Ma la sua proprietà principale è l’azione lassativa e un effetto rigenerante sulla flora intestinale. È utile, infatti, in caso di stitichezza ma anche per calmare la tosse, grazie alla sua azione fluidificante che aiuta a ripulire le vie respiratorie.

Tuttavia, mancano studi scientifici che possano avvalorare tutti i suoi potenziali benefici e le proprietà utili per la salute e il benessere.

Parliamo di manna anche con il Dott. Biagio Flavietti, nutrizionista e farmacista.

Che cos’è la manna

La manna è una sostanza dolce e resinosa che si forma naturalmente su alcune piante, in particolare su alcuni tipi di alberi. È tradizionalmente raccolta per scopi alimentari e medicinali. È prodotta dalle piante attraverso il processo di gocciolamento dell’essudato (liquido) da piccole ferite o incisioni sulla corteccia o sulle foglie.

La sua composizione chimica può variare leggermente a seconda della pianta da cui è estratta, ma è tipicamente composta principalmente da zuccheri, come il mannitolo, il saccarosio e il glucosio. Grazie al suo sapore dolce, è utilizzata come dolcificante naturale in diverse tradizioni culinarie.

La manna era raccolta soprattutto in alcune zone del Mediterraneo, come la Sicilia e alcune parti del Medio Oriente. In queste aree, era impiegata in cucina e nella medicina popolare per le sue presunte proprietà benefiche.

Oggi, la raccolta della manna è stata regolamentata per motivi ambientali e per salvaguardare le piante da cui è estratta.

Durante i mesi estivi le cortecce degli alberi, infatti, sono incise a mano con l’ausilio di appositi strumenti per permettere la fuoriuscita della linfa. Le gocce versate sono lasciate solidificare lentamente lungo fili di nylon, formando così le caratteristiche forme bastoncellari di colore biancastro, note come cannolo di manna. La raccolta attraverso il metodo tradizionale è faticosa e richiede tempo, con una resa molto modesta.

Oltre all’uso alimentare, la manna si usa anche per la sua proprietà lassativa e come rimedio per la stitichezza e i problemi digestivi. Tuttavia, la sua efficacia e sicurezza per scopi medici sono aspetti ancora da studiare o confermare dalla ricerca scientifica.

“La manna fa parte dei lassativi naturali irritanti – ci spiega il nostro esperto – insieme alla senna, la frangola e la cascara. Sono erbe che agiscono a livello intestinale, irritando le pareti dell’intestino e di conseguenza provocando il riflesso della defecazione. La manna è un po’ più leggera, tuttavia si tratta di sostanze dal potere lassativo non molto consigliate, perché appunto irritano e possono causare crampi o dolori addominali, sensazione di urgenza della defecazione, flatulenza e pancia gonfia e la tolleranza.

Quest’ultimo è il caso in cui il soggetto effettua la defecazione usando sempre questi lassativi. È sempre meglio usare lassativi più delicati come il macrogol, che è un lassativo osmotico a base di una sostanza inerte e insapore che arriva all’intestino, non è assorbita, ma richiama liquidi per osmosi all’interno del lume intestinale. In questo modo ammorbidisce le feci e ne aumenta il volume affinché si attivino i movimenti peristaltici dell’intestino favorendo la defecazione. È un lassativo adatto anche agli anziani e ai bambini”.

Benefici della manna

La manna è da tempo riconosciuta ed utilizzata come rimedio naturale nella medicina popolare. Oltre a fungere da blando lassativo, è impiegata anche in alcuni preparati dermatologici per i suoi effetti lenitivi e antietà, nonché negli sciroppi, come fluidificante, espettorante e sedativo della tosse. Il suo consumo è consigliato anche per regolare la funzionalità intestinale ed epatica. Zuccheri mono e oligo-saccaridi costituiscono oltre l’80% del suo peso, ma è il mannitolo il costituente principale, rappresentando il 50% degli zuccheri totali.

Uno studio pubblicato su Antioxidants ha cercato di misurare la capacità antinfiammatoria e antiossidante degli estratti vegetali della manna per determinarne la bioattività e verificarne i potenziali benefici. I risultati suggeriscono che, grazie alla presenza dei biofenoli, la manna può contribuire a contrastare lo stress ossidativo, mantenere l’omeostasi cellulare e avere effetti antinfiammatori, ma servono altre ricerche.

Grazie alla presenza del mannitolo, la manna è però considerata principalmente una purga naturale naturale usata in caso di stitichezza ed emorroidi. Tuttavia non ci sono prove scientifiche sufficienti a sostegno dei suoi potenziali benefici per la salute intestinale.

Controindicazioni

Come ci ha spiegato il Dott. Flavietti, la manna svolge la sua azione irritando le pareti dell’intestino. Ciò non la rende particolarmente adatta ai bambini, anziani e donne in gravidanza e in allattamento. Tra gli effetti collaterali possono esserci mal di pancia, senso di nausea ed eccessiva produzione di gas.

È controindicata anche se si soffre di disturbi intestinali, come il morbo di Crohn, la sindrome dell’intestino irritabile (IBS ), diverticolite o la colite ulcerosa.

Inoltre, interagisce con alcuni farmaci, abbassando il livello di potassio nel sangue.

Quanto al dosaggio consigliato, dipende da diversi fattori come l’età e lo stato di salute. Ma al momento non ci sono abbastanza informazioni scientifiche per avvalorare un uso appropriato della manna e quindi le dosi raccomandate.

Cosa sono i lassativi naturali e come agiscono

I lassativi naturali sono sostanze o alimenti che aiutano a promuovere il movimento intestinale e ad alleviare la stitichezza in modo naturale, senza l’uso di farmaci o prodotti chimici sintetici. Sono spesso la prima scelta di chi preferisce soluzioni più naturali per i problemi digestivi e intestinali.

Tra i lassativi naturali ci sono i seguenti.

  • Fibra alimentare: la fibra è uno dei lassativi naturali più noti ed efficaci. È presente in alimenti come cereali integrali, frutta, verdura, legumi e semi. La fibra assorbe acqua nell’intestino, aumentando il volume delle feci e ammorbidendole. Questo aiuta a stimolare il transito intestinale e a prevenire o alleviare la stitichezza.
  • Prugne secche: sono note per il loro effetto lassativo. Contengono fibre e sostanze come il sorbitolo che aiutano a promuovere il movimento intestinale.
  • Semi di lino: sono ricchi di fibre e contengono anche oli naturali che possono aiutare a lubrificare l’intestino e facilitare il passaggio delle feci.
  • Aloe vera: l’estratto di aloe vera è stato utilizzato tradizionalmente come lassativo naturale. Contiene composti noti per stimolare il colon e promuovere il movimento intestinale.
  • Acqua: bere la giusta quantità di acqua è essenziale per mantenere le feci morbide ed evitare la stitichezza. L’acqua aiuta a lubrificare l’intestino e favorisce il passaggio delle feci attraverso il tratto digestivo.
  • Olio di oliva: può aiutare ad ammorbidire le feci e favorire il transito intestinale quando consumato in quantità moderate.
  • Zenzero: è noto per le sue proprietà digestive e può contribuire a stimolare la motilità intestinale.
  • Senna: è una pianta nota per la sua attività purgante grazie alla presenza di sostanze come i glicosidi antrachinonici presenti in abbondanza. È ampiamente riconosciuto il suo effetto lassativo ed è utilizzata nel trattamento della stitichezza grazie alla sua capacità di stimolare il movimento intestinale. Questa azione è appunto attribuita alla presenza di glicosidi antrachinonici, noti come sennosidi, contenuti nella pianta. Questi composti agiscono in modo mirato sull’intestino crasso, dove inibiscono il riassorbimento di acqua ed elettroliti. Di conseguenza, si verifica un aumento del volume e della pressione nel contenuto dell’intestino, facilitando l’attivazione della peristalsi intestinale. Sono numerosi gli studi clinici che hanno confermato le proprietà lassative della senna, tanto che gli estratti di questa pianta sono utilizzati come componente in preparati e farmaci specificamente indicati per il trattamento della stitichezza occasionale.
  • Cascara: si ottiene dalla corteccia del Rhamnus purshiana (Fam. Rhamnaceae), un albero tipico della California e del Cile ma coltivato anche in Europa. Fa parte della categoria dei lassativi antrachinonici, cioè estratti vegetali che agiscono specificamente nell’intestino crasso stimolando la peristalsi ma irritando la mucosa intestinale come la manna. È un rimedio indicato per facilitare la defecazione. Il suo effetto purgante è meno potente rispetto alla senna e al succo d’aloe. Nondimeno, se assunta in dosi elevate, può avere un effetto molto forte, quindi è bene evitare qualsiasi abuso o uso prolungato di questo rimedio.
  • Frangola: possiede proprietà lassative grazie alla presenza di glucosidi antrachinonici. Questi composti hanno un effetto irritativo sul sistema intestinale, promuovendo la peristalsi e limitando l’assorbimento di acqua e sali nel colon. La corteccia di questa pianta può essere utilizzata per preparare infusi da bere da sola o in miscele con altre erbe che possono potenziarne l’efficacia. Gli estratti di corteccia di frangola possono anche far parte di integratori alimentari, spesso combinati con estratti di altre erbe con proprietà simili, per favorire il regolare transito intestinale.
  • Movimento: anche l’attività fisica regolare può aiutare a mantenere il sistema digestivo in movimento e a prevenire la stitichezza.

È giusto notare che l’efficacia dei lassativi naturali può variare da persona a persona. Inoltre, è importante farne un uso moderato e sotto la supervisione del proprio medico, soprattutto se si soffre di problemi intestinali cronici o di altre condizioni mediche.

L’uso eccessivo o inappropriato di lassativi, anche naturali, infatti, può comportare effetti collaterali e complicazioni.

Fonti bibliografiche

  • Manna – Uses, Side Effects, and More, WebMed 
  • Phenolic Composition of Hydrophilic Extract of Manna from Sicilian Fraxinus angustifolia Vahl and its Reducing, Antioxidant and Anti-Inflammatory Activity in Vitro, Antioxidants