Dieta Le Boot Camp: cos’è, come funziona e cosa mangiare

La dieta Le Boot Camp promette un dimagrimento senza troppi sacrifici, ecco come funziona

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Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

La dieta Le Boot Camp è un regime alimentare che può far perdere almeno 6 kg senza troppa fatica o rinunce frustranti. Questo è quanto afferma l’ideatrice, Valérie Orsoni che ha realizzato quest’approccio nutrizionale perché lei stessa è stata, per molto tempo, sovrappeso. Anche lei quindi aveva provato tante diete, ma senza risultati efficaci e duraturi.

È suddivisa in quattro le fasi che vanno seguite con scrupolo e tenacia. Attenzione però: è una dieta che non ha alcun fondamento scientifico.

Ma come funziona e in cosa consiste questa dieta? Quali sono le controindicazioni?

Cos’è la dieta Le Boot Camp e come funziona

Nasce nel 2006 dall’esperienza diretta di Valérie Orsoni, una donna francese trapiantata negli Stati Uniti che si occupava di consulenza motivazionale prima di entrare nel mondo del benessere e della nutrizione. Il suo libro ha venduto moltissime copie.

Questa dieta, infatti, nasce dalla sua esperienza di persona in sovrappeso che ha provato moltissime diete senza risultato. Per questo motivo ha deciso di elaborare un suo programma alimentare con la consulenza di esperti nel settore.

Si suddivide in 4 fasi e si basa su 4 pilastri principali.

Fase 1. Detox: purificare il corpo

La depurazione è alla base del programma. Questa prima fase dura due settimane e prevede alcuni alimenti depurativi da consumare all’interno di menu equilibrati, ideati per apportare all’organismo sostanze antiossidanti, eliminare le tossine e fornire più energia. Tra questi: prugne secche, avocado, barbabietole, mele e carciofi. Occorre però fare attenzione ai cibi da evitare in questo step: carne, zucchero e alcol, solo per citarne qualcuno.

Secondo l’ideatrice, in questa fase i primi kg si perdono rapidamente e facilmente, torna l’energia e la pelle ritrova luminosità.

Fase 2. Attacco: perdere peso

Ora che il corpo è stato “purificato” e i primi kg se ne sono andati, è il momento di attaccare quelli più ostinati e ridurre la tanto fastidiosa cellulite. Questa seconda fase durerà il tempo necessario, ovvero fino a quando non si perde il 75% del peso da eliminare. Per riuscire in questo intento bisogna tenere sotto controllo l’indice glicemico: più è basso meglio è.

Tra gli alimenti da prediligere ci sono i carboidrati, ma integrali, e poi il pesce azzurro, la frutta e la verdura. Un’alimentazione corretta è ancora più efficace poi se è associata all’attività fisica. Per Valérie Orsoni, 30 minuti di camminata veloce al giorno sono la strategia migliore per vincere la battaglia contro i kg in eccesso, meglio se a stomaco vuoto.

Una volta la settimana è inoltre prevista una Giornata Turbo Detox, una specie di digiuno intermittente, per perdere le tossine e accelerare il dimagrimento, integrando al contempo nuovi alimenti nella dieta.

Nella fase Attacco si inizia a percepire che perdere peso e sentirsi motivati possono andare di pari passo e questo aiuterà a raggiungere facilmente il peso ideale.

Fase 3. Booster: accelerare il processo

Questo step dura sette giorni e permette di imprimere (in inglese, booster è tutto ciò che

amplifica un segnale o una spinta) interiormente lo slancio fondamentale per dimagrire. Questa fase va ripetuta ogni volta che, ad esempio, si è trascorso un weekend con gli amici o una vacanza all’insegna della buona tavola, dopo un periodo di forte stress sul lavoro, oppure se si desidera ottenere in breve tempo la pancia piatta.

Durante questo intervallo occorre eliminare la carne, i latticini, il lievito di birra, il glutine e l’alcol, per attivare al massimo le funzioni disintossicanti dell’organismo.

Inoltre, in associazione alla dieta e alla camminata si possono aggiungere esercizi da fare in palestra oppure a casa.

Fase 4. Equilibrio: non riprendere i kg persi

Quest’ultima fase non ha un termine temporale, ciò che conta è mantenere le buone abitudini assimilate in questo periodo. Si aggiunge poi una giornata la settimana dedicata alla depurazione dell’organismo.

Si imparerà a realizzare menu equilibrati quando occorre far fronte a situazioni particolari, come inviti al ristorante, feste, aperitivi tra amici, viaggi di piacere o per lavoro.

Una volta persi gli ultimi kg, il peso si stabilizzerà da solo. L’attività fisica sarà già diventata parte integrante della quotidianità e una volta raggiunta questa fase si è in grado di evitare gli errori nutrizionali e le trappole delle diete apparentemente miracolose. È il momento di seguire un nuovo stile di vita sano in maniera autonoma, senza riprendere i kg persi.

I 4 pilastri

La dieta Le Boot Camp si basa anche su quattro principi fondamentali da tenere sempre a mente.

Nessun cibo è proibito

Bandire determinati alimenti fa riprendere tutti i kg persi quando si ritorna a un regime alimentare normale, determinando l’effetto yo-yo.

Dato che Valérie Orsoni ha vissuto in prima persona l’esperienza di cosa si prova quando si devono evitare alcuni cibi o perfino interi gruppi alimentari, si è ripromessa di non infliggere al suo corpo misure così estreme. Oltre a essere dannosi per la salute, questi programmi di dimagrimento scatenano comportamenti ossessivo-compulsivi che, a loro volta, attraggono nella spirale infernale dell’effetto yo-yo: si perde peso, lo si riprende, si perde di nuovo, lo si riprende ancora di più e così via.

È per questo motivo che in questa dieta non ci sono molti alimenti proibiti, ma solo cibi sani, meglio se biologici per non assumere tossine.

Pulire l’organismo

Un corpo depurato è un corpo snello. Un organismo pulito, infatti, favorisce una perdita di peso rapida e corretta. L’organismo sarebbe perfettamente in grado di eliminare le tossine che produciamo, ingeriamo, inaliamo o assorbiamo attraverso la pelle. Purtroppo, nel mondo occidentale si è più esposti a livelli di inquinamento in costante aumento, all’impiego massiccio di pesticidi e altri prodotti chimici lungo tutta la catena alimentare e a livelli di stress considerevoli. Il risultato è che l’organismo è messo a dura prova e le funzioni disintossicanti di base non bastano più. È per questo motivo che la dieta prevede una fase Detox, una Giornata Turbo Detox e una fase ciclica, la Booster, che accompagna e amplifica le capacità purificanti di base.

Mantenere l’equilibrio acido-basico

Un corpo acido (pH inferiore a 7) è affaticato e vulnerabile, mentre un corpo alcalino (pH superiore a 7) è invece pieno di energia e salute. Occorre quindi raggiungere il valore di 7 per supportare al meglio tutte le nostre funzioni corporee. È bene ricordare che la perdita di peso diventa più rapida quando il corpo raggiunge un perfetto equilibrio acido-basico.

Gestire lo zucchero

Tutti consumiamo troppo zucchero raffinato. Gli studi confermano un legame diretto tra l’aumento dei casi di obesità e l’incremento del consumo di zucchero: negli Stati Uniti, da meno di 5 kg all’anno nel 1815, si è passati a più di 50 nel 2000. Oltre allo zucchero, consumiamo anche troppi alimenti dall’alto indice glicemico, che trasformano il corpo in una macchina che accumula grasso.

Controindicazioni

La prima cosa da evidenziare è che si tratta di una dieta priva di validità scientifica. Ci sono poi casi in cui questo regime alimentare non è adatto. Questi includono i bambini, le donne in gravidanza o che allattano, chi soffre di malattie come diabete, ad esempio, o disturbi intestinali. Quindi, prima di avventurarsi in questa dieta è opportuno rivolgersi al proprio medico.

In realtà qualunque specialista boccerebbe una dieta così “improvvisata”, basata in fondo sull’esperienza personale di chi l’ha ideata, pertanto è meglio evitare il fai da te. La dieta, soprattutto in caso di obesità o sovrappeso significativo, è una vera e propria terapia, quindi va “confezionata” su misura, non si può e non si deve seguire la moda del momento, rischiando la salute. Ognuno di noi è diverso, ha fabbisogni diversi ed è fisiologicamente diverso, quindi non esistono diete universali. Quelle che promettono di perdere kg in poco tempo sono spesso sbilanciate, restrittive, escludono macronutrienti e alla fine non si rivelano efficaci, perché in poco tempo si riprendono tutti i kg persi.

Affinché l’organismo inizi a consumare le riserve di grasso, occorre tempo e costanza, seguendo non solo una dieta ipocalorica ma associando anche l’attività fisica.

Nello specifico, la dieta Le Boot Camp inserisce nei menù cibi che non fanno parte della nostra tradizione culinaria. Inoltre, non è facile camminare per 30 minuti la mattina appena svegli a digiuno.

Le critiche degli esperti a questo approccio alimentare poi non mancano. Per prima cosa ci sono concetti non dimostrati scientificamente come quello dell’alcalinità e dei cibi alcalini. Poi anche il concetto “detox” è molto vago e si basa sul presupposto che l’organismo è perennemente intossicato da non si sa bene cosa, senza indicare di quali sostanze si tratta. Infine, non basta parlare di qualità del cibo, perché in fondo si può dimagrire anche mangiando poco e male. Infatti, tutti i nutrizionisti non stravolgono mai l’alimentazione abituale di una persona, perché solo così si può dimagrire e mantenere nel tempo i risultati raggiunti.

L’unico aspetto positivo è l’attività fisica, da non tralasciare durante il percorso di dimagrimento.

Fondamenti di una dieta corretta

Secondo le Linee guida per una sana alimentazione del CREA, pane, pasta, ortaggi e frutta fresca sono gli alimenti base per una sana alimentazione e un corpo in salute, insieme ai seguenti consigli e indicazioni.

Controllare il peso e fare attività fisica

Il nostro corpo consuma sempre energia, anche quando stiamo fermi, e se la procura dal cibo che ingeriamo. Se assumiamo troppo calorie, le accumuliamo e ingrassiamo, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari o di diabete.

Più ci muoviamo, invece, più energia consumiamo. Se ingeriamo meno calorie rispetto al fabbisogno, l’organismo attinge alle sue scorte e inizia il dimagrimento, che però è un processo che ha i suoi tempi. Le diete inventate o “alla moda”, spesso fanno perdere peso in modo sbagliato. Quindi, finita la dieta, si recuperano tutti i kg persi.

Bisogna poi mangiare di tutto, ma in modo equilibrato, preferendo i cibi che saziano di più, come verdura e frutta, ricchi di vitamine, minerali e altri nutrienti essenziali.

Grassi: qualità e non quantità

I grassi forniscono energia. A parità di peso, più del doppio rispetto ai carboidrati e alle proteine; per questo sono utili per immagazzinarla (nel tessuto adiposo) e renderla disponibile quando serve. Inoltre, aiutano l’assorbimento di alcune vitamine, svolgono un ruolo importante nella vita cellulare e nella sintesi di molecole come gli ormoni.

Zuccheri

Gli zuccheri sono una fonte di energia molto importante, ma dovrebbero essere consumati con moderazione. Infatti, prendiamo già dalla frutta, dal latte e da altri alimenti tutto lo zucchero di cui abbiamo bisogno, non occorre ingerirne altro. Inoltre sono molti i cibi industriali che contengono zucchero, quindi è fondamentale leggere le etichette.

Bere acqua

Per stare in salute è importante bere molto, almeno 6-8 bicchieri d’acqua al giorno o di più se fa caldo, si fa sport o si ha la febbre.

L’acqua si può bere in qualsiasi momento della giornata, ai pasti e lontano dai pasti, senza timore di ingrassare (l’acqua non contiene calorie) o di rallentare la digestione.

Poco sale

Nella nostra alimentazione le fonti di sodio sono molte. Si trova naturalmente negli alimenti (ad esempio in frutta, verdura, carne, pesce, ecc.), è aggiunto alle pietanze di tutti i giorni, ma anche nei prodotti trasformati (ad esempio prodotti da forno, formaggi, cereali per la colazione o salse, ecc.), in cui il sale è molto di più di quello che pensiamo.

Alcol con parsimonia

L’alcol non è un nutriente e, quindi, non è “utile” al nostro organismo. È però ricco di calorie e va ricordato se si vuole mantenere la linea. Sono poi calorie non necessarie, che non servono a riscaldarci o a darci energia, come spesso si crede erroneamente. Inoltre, il nostro corpo riesce a tollerare solo piccole quantità di alcol, soprattutto se si beve durante i pasti.

Fonti bibliografiche

  • CREA, Linee guida per una sana alimentazione
  • V. Orsoni e C. Pradella, La dieta LeBootCamp

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