Carciofo: l’alleato naturale per depurare fegato e intestino

Il carciofo, grazie alla sua cinarina, è un potentissimo antiossidante con azione detox. Fonte di fibre, stimola il transito intestinale e aumenta il senso di sazietà.

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Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

Fiore edibile appartenente alla famiglia delle Asteraceae, il carciofo, il cui nome scientifico è Cynara Scolymus, è uno dei più potenti antiossidanti presenti in natura e, se inserito all’interno di una dieta sana ed equilibrata, si rivela un alleato della salute per le sue proprietà diuretiche, toniche e disintossicanti. Possiamo trovarlo da novembre a maggio.

Cosa contiene

Il punto di forza del carciofo è la presenza di cinarina, un alcaloide presente nelle foglie che ne determina il sapore amaro, principale responsabile dei suoi effetti depurativi.

È inoltre ricco di potassio, magnesio, zinco, rame, ferro, calcio e vitamine e rappresenta una delle più grandi fonti di fibre solubili, con 4,86 g per 100 g di parte edibile se cotto. In particolare, è ricchi di inulina, una fibra solubile in acqua capace di formare un gel protettivo sui villi dell’intestino tenue e di svolgere una efficace azione probiotica nel colon.

Proprietà per la salute

  • Un toccasana per il fegato. Grazie alla sua cinarina, il carciofo promuove la produzione e la secrezione della bile e, insieme agli altri principali componenti attivi in esso contenuti, ha una dimostrata azione antiossidante proteggendo il fegato dai processi di ossidazione. 
  • Amico dell’intestino. Le sue fibre che arrivano indigerite nel colon, vengono usate come nutrimento dai batteri “buoni” nel microbiota intestinale, favorendone la crescita. Questo si traduce in una migliore digestione. Inoltre, contribuendo a modulare positivamente la funzionalità del microbiota, si rivela utile anche per rafforzare il sistema immunitario. Le fibre, infine, stimolano il transito intestinale aiutandoci a mantenere l’intestino pulito e il peso sotto controllo.
  • Alleato della dieta. E, a proposito di peso, il carciofo – se assunto nel contesto di una sana alimentazione (leggi qui come inserirlo correttamente nella dieta) può vantare virtù dimagranti: una porzione (200 g) apporta infatti solo 44 Kcal. La sua inulina aiuta altresì a ridurre la capacità dell’intestino di assorbire zuccheri e grassi, aiutando a non far innalzare troppo e velocemente la glicemia, e in più sazia tantissimo.
  • Una riserva di ferro. Le persone anemiche possono giovarsi del carciofo per la sua alta presenza in ferro: ne contiene ben 1 mg per ogni 100 g di parte edibile, specialmente se consumato cotto. 
  • Buono per il cuore. Grazie alla ricchezza in minerali come potassio, magnesio e fosforo, la sua assunzione contribuisce alla riduzione delle concentrazioni di colesterolo “cattivo” LDL e di trigliceridi nel sangue, in favore del colesterolo “buono” (HDL).
  • Immancabile per la salute delle ossa. All’interno del mondo vegetale i carciofi sono delle ottime fonti di calcio  172 mg per porzione (200g), minerale che deve essere adeguato durante tutto il periodo di vita, ma in particolare durante la fase di accrescimento per ridurre il rischio di sviluppare osteoporosi in età senile. 
  • Importante in gravidanza. I carciofi poi, come tutte le verdure a foglia larga verde scuro, sono fonti di elevate quantità di acido folico, una vitamina fondamentale per il corretto sviluppo degli organi e in particolare del tubo neurale, dal quale si formerà gran parte del nostro sistema nervoso. 

Come prepararlo

Grazie al suo contenuto di sodio (fino a 140 mg per 100 g di prodotto), il carciofo si rivela un alimento naturalmente sapido, caratteristica che permette di utilizzare pochi condimenti per insaporirlo (generalmente bastano olio, succo di limone ed erbe aromatiche come prezzemolo o mentuccia fresca).

Le proprietà del vegetale cambiano anche a seconda dei metodi di cottura. Per un’azione depurativa è bene consumarlo cotto in olio oppure crudo tagliato sottilissimo e condito con olio, sale e limone (la bollitura, invece, farebbe perdere buona parte della cinarina, che passa in soluzione e viene eliminata). In questo modo si ottiene un intenso stimolo drenante sul fegato, il che fa aumentare considerevolmente anche la diuresi, dando vita a uno straordinario effetto depurativo sull’organismo. Fritto, come il carciofo alla giudia, aiuta invece a ridurre gonfiore addominale e migliora la funzione digestiva. 

Ricette

Il carciofo si presta a numerose preparazioni in cucina. Ottimo condimento per la pasta, specialmente se abbinato alle uova come nella carbonara di carciofi, può aiutare a realizzare un gustosissimo piatto unico. Perfetto anche per un risotto ai carciofi o per una profumatissima pasta ai carciofi.

Ma è come contorno che si rivela un ingrediente unico: gratinato al forno risulta croccante e sfizioso; alla veneta è leggero e saporito, perfetto se stai seguendo una dieta dimagrante.

Delizioso anche fritto in pastella o aggiunto alle a pane e aglio per delle magnifiche polpette ai carciofi.