Balsamo di tigre: cos’è, benefici e a cosa serve

Il balsamo di tigre è un unguento dalle origini antiche, ancora oggi usato per dolori muscolari, emicrania e raffreddore

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è

Il balsamo di tigre è un unguento ricco di oli essenziali, utile a trattare svariati disturbi, dal mal di testa al raffreddore. Il nome non deriva, come si potrebbe erroneamente credere, dalla presenza di sostanze di origine animale, bensì dal fatto che si tratta un olio molto intenso e potente, ovvero forte come una tigre.

L’odore caratteristico e particolare di questo del balsamo di tigre rende immediatamente riconoscibile il prodotto ed è dato dalla presenza di numerosi oli essenziali, responsabili anche delle sue proprietà. Tra le essenze usate per preparare il balsamo di tigre troviamo infatti quelle di canfora, cajeput, chiodi di garofano e menta, note per il loro odore intenso e per i loro benefici.

In commercio si possono trovare due varianti del balsamo: il balsamo di tigre rosso e quello bianco. Il primo è un unguento più forte che contiene anche olio di cassia e cannella, particolarmente indicato per trattare dolori muscolari e articolari. Il balsamo di tigre bianco, invece, è un olio più leggero che viene usato soprattutto per i disturbi alle vie respiratorie e per lenire punture di insetto e scottature.

Origini

Il balsamo di tigre ha probabilmente origini molto antiche, ma la ricetta dell’unguento che utilizziamo è stata messa a punto nel corso dell’Ottocento dall’erborista birmano Aw Chu Kin. Studioso ed esperto di piante, Aw Chu Kin dedicò gran parte della sua vita a perfezionare il balsamo e i suoi figli continuarono a migliorare la ricetta anche dopo la sua morte.

Negli anni ’30 del secolo scorso i figli fondarono la Haw Par Brothers trasformando l’unguento del padre in un prodotto che ha conosciuto un successo planetario. L’azienda ha poi subito diverse trasformazioni, fino a diventare la Haw Par Corporation, società che detiene il marchio del Balsamo di tigre dal 1969. In commercio oggi troviamo numerose imitazioni dell’originale balsamo di tigre, la cui composizione varia dall’originale.

Proprietà e benefici

Il balsamo di tigre ha proprietà balsamiche, analgesiche, antinfiammatorie, antisettiche e riscaldanti, date dagli oli essenziali in esso contenuto. Grazie alle sue proprietà, il noto unguento viene utilizzato per alleviare svariati disturbi. In particolare, il balsamo di tigre è usato in caso di:

  • dolori muscolari causati da strappi, slogature, contratture o contusioni;
  • dolori articolari lombalgie, sciatalgie, cervicale, mal di schiena;
  • mal di testa;
  • malanni di stagione come raffreddore, mal di gola, sinusite, bronchite;
  • scottature;
  • punture di insetto insetto;
  • cattivi odori

Per utilizzare il balsamo di tigre è sufficiente applicarne una piccola quantità sulle zone da trattare. Lo si può usare ad esempio per massaggi in caso di dolori muscolari o articolari, oppure per applicazioni sulle tempie e sul collo contro il mal di testa. Per combattere raffreddore e altri sintomi influenzali si massaggia invece su torace e schiena oppure se scioglie un cucchiaino in acqua bollente per effettuare suffumigi.

Sebbene si tratti di un prodotto in grado di offrire numerosi benefici, bisogna tenere conto che il balsamo di tigre è composto in gran parte da paraffina e derivati dal petrolio dall’elevato impatto ambientale e potenzialmente irritanti per la pelle. È però possibile realizzare a casa un prodotto dalle proprietà simili al balsamo di tigre, utilizzando ingredienti naturali.

Come farlo in casa

Un prodotto simile al balsamo di tigre si può realizzare con olio, burro di karité, cera d’api e oli essenziali. Per fare il balsamo di tigre in casa è necessario procurarsi un barattolo in vetro ben pulito, sterilizzato e asciutto. Dopodiché servono:

  • 20 grammi di olio di oliva
  • 20 grammi di burro di karitè
  • 4 grammi di cera d’api o vegetale
  • 7 gocce di olio essenziale di menta
  • 7 gocce di olio essenziale di niaouli
  • 7 gocce di olio essenziale di cajeput
  • 5 gocce di olio essenziale di canfora
  • 5 gocce di olio essenziale di chiodi di garofano

Una volta recuperati e pesati gli ingredienti, si sciolgono e amalgamano a bagnomaria l’olio, il burro di karité e la cera, per poi trasferirli nel barattolo in vetro. Si attendono quindi alcuni minuti, mescolando, per far intiepidire il prodotto prima di aggiungere gli oli essenziali. Infine, si mescola un’ultima volta, si chiude il barattolo e lo si lascia raffreddare a temperatura ambiente. Dopo circa 24 ore il balsamo tigre è pronto per essere utilizzato. Si conserva per circa sei mesi a temperatura ambiente lontano da fonti dirette di luce e calore ed è opportuno etichettare il contenitore indicando gli ingredienti usati e la data di preparazione.

Controindicazioni

Il balsamo di tigre è un unguento ricco di oli essenziali e paraffine che possono provocare allergie o irritazioni nelle persone predisposte. Per testarlo è sufficiente applicarne una piccola quantità su una porzione limitata della pelle, ad esempio nell’incavo dell’avambraccio: se compare un intenso e persistente arrossamento nell’area di applicazione è bene evitare l’uso del balsamo di tigre. A causa dell’elevato contenuto di essenze, il suo uso è controindicato in gravidanza, allattamento e nei bambini di età inferiore ai dodici anni. Infine, va evitato l’uso del balsamo di tigre sulla pelle del viso, in prossimità degli occhi e sulla pelle non integra.