Asciugamano arrotolato sotto il collo: benefici e funzioni

Quali sono i benefici del posizionamento dell’asciugamano sotto il collo, in quali casi si applica e cosa dobbiamo sapere sul dolore cervicale

Foto di Elisa Cappelli

Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

A cosa serve

L’asciugamano arrotolato sotto al collo funziona come un vero e proprio rialzo che rende il rachide cervicale neutro ovvero in linea con la colonna vertebrale. L’asciugamano si rivela un grande alleato per eseguire tutti gli esercizi di respirazione che vanno ad allentare la tensione a livello della cervicale. Ponendolo sotto il collo, si piegano le gambe e si spinge nella fase inspiratoria l’addome verso l’alto, mentre si contrae nella fase espiratoria. Allo stesso modo, si cerca di mandare il respiro fino alla base del collo, introducendo quindi, oltre alla respirazione diaframmatica, anche quella toracica.

Con l’asciugamano sul collo si riesce a eseguire un esercizio specifico per il collo davvero efficace. Si esegue sempre dalla posizione supina e si posiziona l’asciugamano arrotolato sotto al collo. Con le mani si prendono le parti distali dell’asciugamano e si tira lentamente verso l’alto il collo, sollevandolo di pochi centimetri dal pavimento. La posizione va mantenuta per 4/5 secondi e si ripete l’esercizio 15/20 volte.

Molto spesso l’asciugamano rappresenta anche un fedele compagno di palestra e si pone intorno al collo specie, lasciandone cadere le due parti finali ai due pettorali, nel passaggio da un macchinario all’altro per evitare freddate all’altezza del collo o colpi d’aria da sudati/e. Raccomandiamo di mantenere igiene e non usare lo stesso asciugamano da mettere sui sellini della cyclette o sui manubri di alcuni attrezzi o sulle panche.

3 curiosità sul dolore cervicale

Vediamo insieme alcuni aspetti che riguardano il dolore cervicale e di cui conviene tenere conto per non dover correre ai ripari troppo tardi.

Il collo in aereo

L’aria che respiriamo mentre facciamo un viaggio in aereo ricircola di continuo, specie se il tragitto corrisponde ad una lunga percorrenza. La bocchetta si trova proprio sopra al capo e il getto arriva davanti ai paranasali e sulla zona del collo e della nuca. Se ci si dimentica di regolare o chiudere il getto, si subisce quello di default che non è affatto debole. Spesso inoltre la trafila per arrivare a sedersi è lunga e ci fa sudare – specie se in estate – e rischiamo che il getto freddo arrivi mentre abbiamo il sudore addosso.

A volte, quando si atterra, sentiamo tutto il corpo dolorante e spesso l’indolenzimento globale non si deve solo all’aria ma anche alla posizione scorretta che si assume mentre si dorme. Per questo anche mentre si viaggia in aereo, mettere un asciugamano sotto al collo aiuta moltissimo; esistono anche specifici poggiatesta o cuscini gonfiabili che rilassano il collo e lo mantengono nella corretta posizione. Vivamente consigliati specie se si viaggia spesso o su lunghe percorrenze.

Il nervo vago e la cervicalgia

A livello del collo noi abbiamo il nostro nervo vago che “vaga” per tutto il corpo, ovvero regola anche funzione come quelle digestive, essendo in stretta correlazione con lo stomaco e con la produzione di acido gastrico. Quando tra i sintomi cervicali si presentano vertigini, senso di sbandamento e disorientamento è possibile che il nervo che parte dalla base cranica e va agli organi digestivi risenta dello stato totale di contrattura costante andando in iperstimolazione. Sciogliere i nervi sternocleidomastoidei con esercizi mirati e assecondati dalla respirazione lenta e profonda, allentare le tensioni alla spalla risulta importantissimo per non andare a stimolare troppo il nervo vago.

Capelli bagnati e cervicalgia

Sappiamo che viene definita come un’azione poco saggia quella per cui, subito dopo aver lavato i capelli, usciamo con i capelli bagnati. Se si tratta della stagione invernale, sicuramente sarebbe bene evitare per non incorrere in raffreddori e molto cambia se i capelli sono lunghi o corti ovviamente. In generale se una persona è in salute e non soffre di stress o di disturbi come ernie discali, può uscire nella stagione calda anche con i capelli bagnati e magari raccolti, se lunghi.

Altri rimedi per la cervicalgia

Non muovere il collo per paura di infiammarsi diventa una via veloce per diventare rigidi e peggiorare la situazione. Andrebbero eseguiti quotidianamente o almeno 2 volte alla settimana delle sessioni di mobilizzazione del tratto cervicale che includano: flesso-estensioni del collo, inclinazioni laterali e rotazioni. Il tutto va eseguito molto lentamente e con una respirazione lunga e pacata. Vanno benissimo anche gli allungamenti laterali del collo a patto che non si forzi la posizione. Va inclinato il collo dal lato destro e sinistro aiutandosi col braccio dello stesso lato e va mantenuta la posizione per 10-15 secondi. Il movimento va ripetuto per circa 20 volte per ciascun lato.

Tutti questi esercizi possono essere svolti con l’asciugamano intorno al collo, tirandolo per esempio dalla parte opposta dove si tira la testa (nelle inclinazioni laterali) o tirandolo con entrambe le mani verso l’alto (nelle estensioni) o verso lo stesso lato della rotazione cervicale. Questi esercizi richiedono poco tempo, possono anche essere eseguiti dalla posizione seduta e portano a una riduzione immediata della sintomatologia nel caso di dolore persistente. Infine, restituiscono in tempi brevi l’ampiezza generale ai movimenti del collo. Potete applicare un ottimo olio nutriente o decontratturante prima di andare a dormire o dei gel a base di erbe per scaldare la zona. Benissimo anche fare di tanto intanto sessioni dal terapista di fiducia per allentare le tensioni su tutta la parte superiore del torace e “alleggerire” anche la testa, liberare lo sterno e restituire leggerezza al tronco.