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Cos’è
L’acufene si presenta come un ronzio nelle orecchie, simile a un fischio o a un sibilo di intensità variabile, da molto debole a molto intenso. Quando l’acufene è debole, lo si percepisce solamente quando non è presente alcun rumore esterno, ad esempio la sera poco prima di addormentarsi. Nei casi più gravi, il ronzio può essere decisamente più forte e lo si può sentire anche in presenza di altri suoni durante la giornata. Alcune persone, poi, soffrono di acufene in un solo orecchio, mentre altre presentano il ronzio in entrambe le orecchie, magari a intensità diverse.
Generalmente i fischi nelle orecchie compaiono in seguito all’esposizione a forti rumori ma l’acufene può avere diverse cause. I ronzii alle orecchio non rappresentano infatti una malattia ma il sintomo di qualcosa che non funziona a livello dell’orecchio o neurologico, ma non solo. Il ronzio alle orecchie può infatti essere anche una conseguenza di tappi di cerume dell’orecchio o infezioni, ma anche di terapie farmacologiche, ipertensione e abuso di bevande alcoliche.
Una volta comparso, l’acufene può essere temporaneo o permanente e aggravarsi o meno nel corso della vita. In alcuni casi, l’acufene può peggiorare nel tempo fino alla perdita parziale o totale dell’udito. Non esiste una vera e propria cura per l’acufene ma, poiché i fischi nelle orecchie possono aggravarsi in situazioni di forte stress o provocare disturbi del sonno, può essere utile intervenire su questi aspetti.
Cosa fare
Sebbene non esistano cure specifiche per l’acufene, esistono comportamenti e abitudini che possono alleviare il ronzio alle orecchie. In particolare, sembrano offrire benefici tutte le attività e i rimedi in grado di ridurre lo stress, migliorare gli stati di ansia e di agitazione e favorire il sonno.
Diverse persone osservano un miglioramento del sintomo quando svolgono regolarmente esercizio fisico, pratiche di meditazione, o se si sottopongono a terapie alternative come l’agopuntura e l’aromaterapia con oli essenziali dall’azione rilassante, come quelli di lavanda, melissa e camomilla.
Sono invece da evitare il consumo di bevande alcoliche, il fumo di sigaretta e l’assunzione di bevande stimolanti come caffè, guaranà e tè per via della loro azione sulla pressione sanguigna.
Per indagare sulle cause dell’acufene e trovare un rimedio adeguato, è comunque consigliabile rivolgersi al medico. A volte infatti l’acufene può essere una conseguenza di un’infezione batterica o di tappi di cerume e potrebbe dunque risolversi attraverso una terapia adeguata o una pulizia accurata dell’orecchio. In altri casi, il medico può consigliare l’uso di particolari tappi per le orecchie o apparecchi acustici che mascherino l’acufene o migliorino l’udito. In particolare, è consigliabile rivolgersi al medico quando l’acufene è particolarmente intenso e impedisce di dormire o di svolgere le normali attività quotidiane, o quando il ronzio è accompagnato da altri sintomi come dolore, secrezioni dall’orecchio o perdita o diminuzione dell’udito.
Cinque rimedi naturali
Alcuni rimedi naturali possono aiutare a ridurre i sintomi dell’acufene. Chiaramente, la scelta di un rimedio rispetto a un altro dipende dalla causa del ronzio alle orecchie. Ecco quattro tra i rimedi naturali che vengono generalmente consigliati contro i fischi alle orecchie.
Cimicifuga
La cimicifuga (Cimicifuga racemosa o Acraea racemosa), pianta utilizzata in fitoterapia soprattutto per contrastare i disturbi della menopausa, può essere d’aiuto anche in caso di acufene. La cimicifuga viene somministrata in caso di ronzii di origine nervosa per il suo effetto calmante a livello del sistema nervoso. La si assume sotto forma di estratti e tintura madre reperibili in erboristeria.
Ballota
Le sommità fiorite di ballota o marrubio (Ballota nigra o Ballota foetida) hanno azione spasmolitica e rilassante utili ad alleviare i sintomi dell’acufene e a migliorare il sonno in caso di ronzii alle orecchie. La si trova in erboristeria sotto forma di erba o tintura madre. Per migliorare il sapore dell’infuso, in genere si aggiungono foglie di melissa, dal gusto gradevole e dall’azione calmante.
Ginkgo biloba
Le foglie di Ginkgo biloba sono tradizionalmente utilizzate per ridurre il tinnito, anche se i risultati relativi all’efficacia di questo rimedio per l’acufene sono contrastanti. Probabilmente l’azione del ginkgo contro i ronzii alle orecchie è dovuta all’attivià antinfiammatorie, antiossidanti e neuroprotettive della droga. Il ginkgo si assume sotto forma di estratto secco o fluido o tintura madre.
Rodiola
La rodiola (Rhodiola rosea) è una pianta nota per le sue proprietà immunostimolanti e antidepressive. Gli estratti e la tintura di rodiola sembrano migliorare i sintomi dell’acufene, probabilmente grazie a diverse proprietà della pianta. La rodiola apporta infatti benefici in caso di stress, disturbi dell’umore, affaticamento, tutte condizioni che possono peggiorare il tinnito.
Come prevenirlo
Per prevenire l’acufene e in generale i danni all’udito è fondamentale evitare l’esposizione a forti rumori e alla musica ad alto volume. Se si è costretti a trascorrere del tempo in ambienti molto rumorosi, ad esempio nei luoghi di lavoro, è bene attenersi alle regole di sicurezza, indossando le apposite protezioni. A scopo preventivo è inoltre consigliabile prendersi cura delle orecchie, prestando attenzione all’igiene ed eseguendo periodiche pulizie per prevenire l’accumulo di cerume che potrebbe formare tappi nelle orecchie. Infine, dato che la pressione alta può favorire l’insorgenza di questo fastidioso sintomo, è bene controllare periodicamente la pressione e assicurarsi che rientri nei parametri normali.