Pressione: cos’è, come misurarla e i valori per fascia di età

Bastano solo pochi minuti da dedicare di tanto in tanto alla misurazione della pressione arteriosa, per tenere sotto controllo la salute del nostro cuore. Scopri come misurarla e quali sono i valori ideali.

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

Il cuore, motore pulsante del nostro organismo, è un organo straordinario che lavora senza sosta. Infatti, con il suo continuo lavoro di pompaggio, trasporta sangue ricco di ossigeno e di altre sostanze nutritive verso tutti gli organi, tessuti e cellule del corpo. Allo stesso tempo, invia ai polmoni il sangue contenente anidride carbonica da espellere.

Sono funzioni importanti che ci permettono di restare in vita. È facile immaginare quindi, quanto il buon funzionamento dell’intero apparato cardiocircolatorio sia indispensabile per stare in salute e prevenire tutte quelle patologie – come l’ipertensione, l’ictus o le malattie ischemiche del cuore – troppo spesso causa di decessi.

Come possiamo intervenire? Molto dipende da ciò che possiamo fare in termini di prevenzione, ad esempio misurare regolarmente la pressione sanguigna.

Cos’è

La pressione arteriosa è la forza esercitata dal sangue contro le pareti delle arterie.

Nello specifico, quando si verifica un battito del cuore, il sangue esce dal ventricolo sinistro per poi diffondersi alle arterie. La pressione arteriosa più alta (anche definita sistolica o massima) si registra nel momento in cui il cuore si contrae e pompa il sangue nelle arterie. La pressione arteriosa più bassa invece (anche definita diastolica o minima), si registra quando, tra un battito e quello successivo, il cuore si riempie di sangue.

Come si misura

La pressione arteriosa ha come unità di misura i millimetri di mercurio (mmHg) e viene misurata a livello dell’arteria del braccio. Per misurarla, il medico utilizza uno strumento specifico che porta il nome di sfigmomanometro, mentre per l’automisurazione sono disponibili diversi apparecchi digitali. È importante però accostare alla misurazione della pressione arteriosa effettuata a casa, quella precisa effettuata dal proprio medico di base.

Per la misurazione della pressione del sangue, ci sono due numeri che indicano rispettivamente la pressione arteriosa sistolica o massima e quella diastolica o minima, ad esempio 100/80 mmHg.

In generale, la pressione arteriosa può essere interessata da variazioni durante la giornata. Ad esempio, potrebbe aumentare o diminuire in base alle situazioni e alle emozioni che stiamo vivendo. Anche eventuali sforzi fisici o le condizioni ambientali possono determinare dei cambiamenti nei valori della pressione del sangue.

In virtù di questo, meglio attendere circa un’ora prima di misurare la pressione arteriosa se ci si è sottoposti a sforzi fisici, se si è appena mangiato o bevuto ad esempio bevande come caffè o tè, se si sono assunti farmaci o se si è nel pieno di una situazione stressante.

Ecco come prendere la misurazione della pressione arteriosa in modo corretto:

  • sedersi e rilassarsi;
  • liberare il braccio da indumenti o oggetti che possono stringere;
  • su una superficie piana posizionare il braccio dritto con il palmo rivolto verso l’alto e all’altezza del cuore;
  • lasciare che il medico prenda la misurazione della pressione arteriosa.

In caso invece di utilizzo di un apparecchio digitale, indossare il bracciale intorno al braccio e seguire le indicazioni riportare sul manuale d’uso. Eseguire due misurazioni ad intervalli di uno o due minuti. Infine, è necessario prendere nota dei valori misurati e riportarli al medico per una valutazione precisa.

Quali sono i valori pressori ottimali

Riportiamo qui di seguito i parametri di riferimento secondo la classificazione riportata nelle Linee guida 2018 dell’European Society of Cardiology e dall’European Society of Hypertension.

Categoria Pressione sistolica o massima Pressione diastolica o minima
Ottimale <120 <80
Normale 120-129 80-84
Normale – Alta 130-139 85-89
Ipertensione di grado 1 140-159 90-99
Ipertensione di grado 2 160-179 100-109
Ipertensione di grado 3 ≥180 ≥110
Ipertensione sistolica isolata ≥140 ≤90

Si tratta di valori da prendere come riferimento per gli adulti, ovvero dai 18 anni in su. In generale, la pressione arteriosa tende ad aumentare con gli anni, per cui la pressione sistolica aumenta, mentre quella diastolica resta invariata o diminuisce (come nel caso dell’ipertensione sistolica isolata, più frequente nelle persone anziane).

Per quanto riguarda l’età evolutiva, più che di valori pressori universali si deve parlare di percentili della pressione arteriosa in base all’età, al sesso e al centile dell’altezza, per cui ogni situazione va valutata caso per caso.

Consigli per ridurre il rischio di ipertensione

Il primo consiglio è di misurare con regolarità la pressione arteriosa. Spesso infatti, l’ipertensione (pressione alta) non si manifesta attraverso sintomi particolari, per cui il rischio è di essere ipertesi senza esserne consapevoli. Diversamente, questa patologia può portare nel tempo allo sviluppo di malattie cardiovascolari anche serie, tra cui l’insufficienza cardiaca e l’infarto, ma anche ictus, emorragia cerebrale, aneurismi. In più, è bene:

Per proteggere il cuore e tenere ben lontane patologie che possono interessarlo, basta monitorarne il funzionamento. E il primo passo è proprio costituito dalla misurazione costante della pressione arteriosa: un piccolo gesto che può salvarci la vita.