La malattia tenuta segreta e l’ultimo desiderio: Raffaella Carrà se n’è andata a 78 anni, circondata dall’affetto dei suoi cari, sconvolgendo il mondo dello spettacolo. Nessuno infatti – se non le persone più strette – era a conoscenza della malattia che da diversi mesi aveva colpito la Carrà e contro cui l’icona della tv, con coraggio, stava combattendo.
A raccontare la scelta di Raffaella di tenere segreta la patologia che l’aveva colpita è stato Sergio Japino, suo storico compagno che, anche dopo la fine del loro amore, non l’ha mai abbandonata, restando al suo fianco. Una malattia, quella diagnosticata alla Carrà, che lei aveva deciso di nascondere per un motivo ben preciso.
“Da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto eppure così pieno di straripante energia – ha raccontato Japino -. Una forza inarrestabile la sua, che l’ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino all’ultimo non l’ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. L’ennesimo gesto d’amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l’affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei”.
Raffaella aveva dunque scelto di vivere privatamente il dolore della malattia, per non cancellare la forza della sua risata e il ricordo di una donna straordinaria, sempre sorridente e attiva. La famiglia non ha aggiunto dettagli riguardo a quanto accaduto, ma TgCom24 riporta, tramite alcune indiscrezioni, che la Carrà avrebbe ricevuto mesi fa una diagnosi di tumore al polmone, proprio quando stava progettando di tornare in tv.
“Grazie a tutti mi avete sommersa di auguri. Il vostro affetto mi commuove. Vi abbraccio e vi auguro un’estate con ritorno alla normalità”, aveva scritto lo scorso 18 giugno nel suo ultimo post social, quando nessuno ancora poteva immaginare quale calvario stesse vivendo. In quei giorni Raffaella stava combattendo la sua battaglia, con il consueto coraggio, circondata dall’amore dei nipoti Federica e Matteo e delle figlie di Gianni Boncompagni.
In quei momenti, come ha rivelato Japino, la Carrà avrebbe espresso anche il suo ultimo desiderio. “Ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri – ha raccontato il regista -. Nell’ora più triste, sempre unica e inimitabile, come la sua travolgente risata”.