Elisabetta Canalis, il bikini color crema sancisce l’inizio dell’estate 2025

Elisabetta Canalis ha dato ai suoi followers un piccolo assaggio dell'estate 2025 mostrandosi in forma con un bikini color crema: i dettagli

Foto di Sara Iaccino

Sara Iaccino

Beauty e Fashion Editor

Make-up artist e amante della scrittura, ha lavorato come Beauty e Fashion Editor per vari magazine con l'obiettivo di unire le sue passioni in una sola professione.

Pubblicato: 27 Maggio 2025 14:11

L’indizio di come l’estate sia insospettabilmente vicina, malgrado le continue ondate di mal tempo a ritardarne l’arrivo?

I primi scatti delle celebrities in bikini ovviamente, le quali sanno esattamente come approfittare delle poche, fortunate giornate di sole: anticipandoci quelle che saranno le maggiori tendenze in fatto di costumi per la bella stagione 2025. Ad avere un talento particolare in questo è sicuramente Elisabetta Canalis, comparsa più volte in due pezzi – e forma a dir poco smagliante – sui suoi canali social.

Elisabetta Canalis annuncia l’arrivo dell’estate con il suo bikini color crema

Approfittando dell’occasione per condividere con i propri followers dei favolosi scatti, parte di un servizio fotografico tra Milano e Los Angeles con Triumph, Elisabetta Canalis ci ha già dato in pasto una generosa fetta di quelle che saranno le principali tendenze costumi dell’estate 2025.

L’ultima immagine postata sul suo profilo Instagram la ritrae in posa al tramonto in impeccabile forma fisica, con addosso un bikini color crema del noto brand, dalle linee minimal perfettamente in linea con la moda odierna.

Parliamo di un due pezzi dalla silhouette pulita, con reggiseno a triangolo impreziosito da inserti ad anello e sottilissimi laccetti a caratterizzarne lo slip, proprio come il grande revival anni Duemila vuole. L’estetica è sicuramente minimalista, ma studiata nei minimi dettagli: come sappiamo le tendenze beachwear attualmente vigenti sono più che mai orientate a combinare funzionalità, design e sobrietà mentre valorizzano le forme.

Forme che, nel caso della showgirl di origini sarde, sicuramente non necessitano di grande sforzo per essere messe in risalto. Lo sforzo, piuttosto, è il suo e risiede in quello stile di vita fatto di disciplina, estrema attenzione e coerenza che non ha mai nascosto al proprio pubblico. Quello che possiamo ammirare è il frutto visibile di anni e anni di duro allenamento, in particolare di palestra e kickboxing, nonché di una sana alimentazione. Ebbene, sarebbe proprio quest’ultima ad averla spedita al centro delle polemiche negli ultimi giorni.

Elisabetta Canalis, tutto sullo spot incriminato dell’acqua San Benedetto

Sarebbe stato respinto il ricorso dell’azienda San Benedetto contro il sito Il Fatto Alimentare, colpevole, secondo la società, di aver diffuso una critica lesiva nei confronti dello spot pubblicitario con protagonista proprio Elisabetta Canalis.

La notizia è giunta nei giorni scorsi dal giudice civile di Venezia Lisa Micochero, la quale ha invece ritenuto legittima l’interpretazione giornalistica della campagna pubblicitaria: le conseguenze? San Benedetto dovrà farsi carico anche delle spese legali.

Di quale spot stiamo parlando? Di quello intitolato My secret, risalente a circa tre anni fa. Nel video si vedeva la showgirl italiana in cucina, intenta nel preparare la colazione, ma le fette di pane finivano per bruciare nel tostapane. A quel punto, invece di mangiare altro, afferrava una bottiglia d’acqua e svelava quello che, stando alla voce narrante, sarebbe il segreto della sua perfetta forma fisica: “Ascolto il mio corpo e bevo acqua San Benedetto, leggera ma con tanti nutrienti preziosi”, diceva.

Secondo Il Fatto Alimentare la suddetta pubblicità lanciava un messaggio non soltanto scorretto ma potenzialmente pericoloso, suggerendo l’idea che basti bere acqua per sostituire un pasto fondamentale come la colazione. Le critiche emerse hanno portato San Benedetto a intentare una causa civile per un presunto danno d’immagine, e una conseguente perdita economica quantificata in un milione e mezzo di euro. Il tribunale, però, ha ritenuto che le considerazioni pubblicate dal sito rientrino pienamente nel diritto di critica.