Asia Argento ha confessato la sua profonda tristezza per la morte del suo fidanzato Anthony Bourdain: l’attrice è ricorsa a Instagram per condividere il suo dolore, mostrando uno scatto con gli occhi gonfi per le lacrime.
Volete vedere il dolore? Ecco il dolore. Non c’è bisogno di filtro. Due anni senza il mio amore.
La scomparsa di Bourdain è stato un fulmine in un cielo non così sereno per Asia, che stava già affrontando processi giudiziari importanti, come quello per il caso Weinstein e quello riguardante Jimmy Bennet.
Anthony, uno degli chef americani più conosciuti al mondo per il suo genio e la sua sregolatezza, ha deciso di porre fine alla sua vita l’8 giugno 2018, lasciando l’attrice da sola in un momento critico.
La scomparsa dello chef non è stata ancora superata dall’artista italiana, che ha rimarcato come il dolore sia ancora presente a distanza di due anni. Per questo motivo, Asia è ricorsa a Instagram per esorcizzare il dolore, consapevole che avrebbe attratto polemiche nei suoi commenti.
La regista non è estranea alle provocazioni sui social, ma questa volta non le sono state riservate delle cattiverie. Anzi, sono in tantissimi a sommergerla di amore: primo fra tutti Andrea Preti, reduce anche lui da un recente lutto.
“Forza tesoro” è il commento che Andrea ha riservato ad Asia. I due sono grandi amici e, anche se non sono mancate le voci che li volevano come coppia, gossip prontamente smentito, non hanno smesso di mostrare il loro affetto pubblicamente.
In un’intervista al Daily Mail, Asia Argento ha ricordato Anthony come colui che le “ha regalato i due anni più felici della mia vita”: il loro amore era forte e costante e non conosceva gelosia.
In passato, l’artista si è trovata a negare un nesso tra il suo flirt con Hugo Clément e la morte di Bourdain, poiché i tabloid avevano insinuato che lo chef avesse preso la decisione drastica di morire per questo motivo.
Le persone hanno davvero bisogno di pensare che si sia suicidato per questo? Anche lui mi ha tradita, ma non è mai stato un problema per noi. Era un uomo che viaggiava 265 giorni all’anno e, quando ci vedevamo, stavamo molto bene insieme. Ma non eravamo dei bambini, eravamo adulti consenzienti. Non posso pensare che Anthony fosse il tipo di persona che fa un gesto così estremo per un motivo simile.