Anna Wintour: “Victoria Beckham ci ha dimostrato che ci sbagliavamo sul suo conto”

Per l'ex Spice Girls non è stato semplice affermarsi nel mondo della moda e per anni ha dovuto lottare contro i pregiudizi e lo scetticismo di chi lavora nel settore

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

Pubblicato: 10 Ottobre 2025 10:31

Una carriera tutta in salita quella di Victoria Beckham nel mondo della moda. Nessuno credeva in lei, nessuno pensava che sarebbe stata in grado di tracciare una nuova strada in questo settore e nessuno voleva aiutarla. A partire da Anna Wintour, che per anni ha rifiutato l’invito alle sfilate di moda dell’ex Spice Girls prima di cambiare totalmente idea. E diventare oggi una delle sue più grandi sostenitrici.

Anna Wintour, il suo pensiero su Victoria Beckham è cambiato

Victoria Beckham è entrata nel mondo della moda circondata da numerosi pregiudizi. L’ex Spice Girls e quintessenza della Wag per via del suo matrimonio con David Beckham non ha avuto di certo vita facile.

L’industria della moda non mi considerava cool. Non ho mai accettato un no come risposta”, ha riconosciuto Victoria nella sua docu-serie su Netflix. Ma il diffuso scetticismo sul suo successo non ha fatto altro che alimentare la sua determinazione.

Il tempo, qualche alleato e il suo forte desiderio di successo hanno infatti trasformato il suo sogno in realtà. “Ho sempre voluto fare questo; la moda era tutto per me”, ha ribadito con veemenza.

Uno degli obiettivi all’inizio della sua carriera era quello di avere a una delle sue sfilate Anna Wintour, la direttrice più influente del pianeta, fino a pochi mesi fa direttrice di Vogue America.

“Volevo che Anna vedesse una delle mie collezioni”, ha raccontato Lady Beckham. Ogni stagione il brand inviava un invito alla Wintour, ma lei rifiutava.

“La conoscevo come Spice Girls e ammiravamo il suo impegno per la moda, ma la maggior parte delle celebrità che si avvicinano al nostro mondo non sono vere stiliste. Pensavo fosse un hobby; non riuscivo a crederci“, ha spiegato la fashion guru nel documentario.

Finché un giorno la direttrice non si è decisa. “Si parlava delle sue sfilate e mi sono incuriosita. Ero scettica. Credo che nel mondo della moda possiamo essere tutti un po’ elitari e forse pensare a questo solo part-time, ma Victoria ci ha dimostrato che ci sbagliavamo. Lo ha fatto con eleganza, fascino e umiltà“, ha dichiarato con enfasi.

E oggi è una delle sue più grandi sostenitrici tanto da non avere problemi ad apparire nell’ultimo progetto streaming della Beckham, dove sono stati svelati retroscena e curiosità della vita professionale e privata di Posh Spice.

Anna Wintour in prima fila alla sfilata di Victoria Beckham
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Anna Wintour in prima fila alla sfilata di Victoria Beckham

Le parole di Donatella Versace e Tom Ford su Victoria Beckham

Altri addetti ai lavori, come Donatella Versace e Tom Ford, hanno sostenuto la storia dell’imprenditrice nel documentario con una prospettiva sincera e critica.

Donatella ha ricordato la prima volta che ha invitato Victoria Beckham ad una sua sfilata. Era il 1997, lei faceva ancora parte delle Spice Girls, ma aveva ricevuto un invito personale per la sfilata di Versace. “Mia figlia era ossessionata da lei perché era la Spice più chic”, ha confidato la sorella di Gianni Versace.

Per Victoria quell’invito ha segnato una svolta. Era la prima volta che partecipava a una sfilata di moda e anche la prima volta che prendeva parte ad un evento da sola, senza il gruppo con cui era diventata così famosa.

Alla boutique Versace di Milano “mi hanno detto ‘puoi prendere quello che vuoi'”, io ho notato un abito in pelle nera. Mi piaceva molto, ma ho praticamente ridisegnato l’abito”, ha rammentato Victoria che si è poi presentata in prima fila con un abito Versace modificato da lei.

“Non potevo credere ai miei occhi, che mancanza di rispetto, come osava!. Non avrebbe dovuto farlo. Questa è stata la mia opinione”, ha ammesso Donatella Versace. “Poi ho capito che le stava meglio così. Conosce il suo corpo”.

Quando poi Victoria ha iniziato la sua avventura nel 2008, Donatella è rimasta ancora più stupita: “Quando ho scoperto che Victoria stava lanciando la sua linea di abbigliamento, ho voluto chiamarla e dirle: ‘Perché?’. Molte persone non la prendevano sul serio“.

Victoria Beckham nella su docu-serie Netflix
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Victoria Beckham nella su docu-serie Netflix

Anche Tom Ford era piuttosto scettico: “Molti pensavano che Victoria Beckham avesse solo lanciato una collezione, che ci avesse solo messo il nome, e c’era qualcun altro a disegnare per lei”.

Per far cambiare idea a tutti Vic ci ha messo tanto impegno e tanto lavoro e ha rivoluzionato anche la sua immagine. Per adattarsi a questo mondo è dovuto diventare una “versione più semplice ed elegante di sé stessa”.

“Abbiamo dovuto uccidere la Wag“, ha detto il suo mentore, lo stilista Roland Mouret, a proposito dell’aspetto esagerato di Posh. L’immagine di lei con micro shorts, un’enorme borsa Birkin e occhiali da sole che le coprivano metà del viso ai Mondiali del 2006 in Germania era ben impressa all’epoca.

Victoria Beckham ai Mondiali in Germania nel 2006
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Victoria Beckham ai Mondiali in Germania nel 2006

“Ho seppellito quel seno lì”, ha detto Victoria ridendo e ripensando al fatto di essersi sbarazzata delle sue protesi mammarie eccessive.

“Mi sono guadagnata il mio posto in questo settore e devo impegnarmi a fondo per mantenerlo“, ha concluso la stilista inglese. “L’altro motivo è che amo questo settore, quindi se posso usare la mia voce per mettere in risalto l’incredibile talento, la passione, il duro lavoro e la sua natura poliedrica, è fantastico!”.