Anna Wintour lascia la direzione di Vogue America dopo 37 anni

Una svolta che ha sorpreso tutti ma che in realtà si posiziona in un'ottica differente: nuove ed importanti sfide attendono la rigida ed esigente Nuclear Wintour

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

Pubblicato: 26 Giugno 2025 23:26

Letteralmente la fine di un’era. Anna Wintour ha deciso di lasciare la direzione di Vogue America dopo quasi quattro decenni. La donna dal leggendario caschetto, vera e propria bussola della moda, ha annunciato il passaggio di testimone della celebre rivista fashion.

Perché Anna Wintour lascia Vogue America

Nel corso di una riunione dello staff, avvenuta giovedì 26 giugno, Anna Wintour ha dato le sue dimissioni dalla carica di caporedattrice di Vogue USA, trono che occupava dal 1988 e da cui ha dettato tendenze, scoperto talenti e cementato la sua leggenda. 37 anni di regno assoluto che ora volgono ufficialmente al termine.

In realtà non si tratta di un vero e proprio addio nel senso stretto del termine, ma piuttosto di una riconfigurazione del suo impero. Anna Wintour, 75 anni, rimarrà Chief Content Officer di Condé Nast e Global Editorial Director di Vogue. Ciò significa che la sua visione strategica e la sua influenza continueranno a permeare le pagine e le piattaforme della nota casa editrice.

Il suo obiettivo con questa mossa è liberarsi dagli impegni editoriali quotidiani dell’edizione statunitense, così da poter dedicare più tempo a ciascuno dei mercati globali di Vogue, un’espansione iniziata circa quattro anni fa, quando Condé Nast ha consolidato i suoi team editoriali in tutto il mondo.

Nelle prossime settimane, dunque, Vogue America cercherà un nuovo responsabile dei contenuti editoriali (che riferirà alla Wintour).

“Chiunque lavori in un campo creativo sa quanto sia fondamentale non smettere mai di crescere nel proprio lavoro. Quando sono diventata direttrice di Vogue, ero ansiosa di dimostrare a tutti coloro che avrebbero potuto ascoltarmi che esisteva un modo nuovo ed entusiasmante di immaginare una rivista di moda americana”, ha detto Wintour allo staff di Vogue in riunione.

“Ora, trovo che il mio più grande piacere sia aiutare la prossima generazione di redattori appassionati a rivoluzionare il settore con le proprie idee, supportati da una nuova, entusiasmante visione di cosa possa essere una grande azienda mediatica. Ed è esattamente il tipo di persona che dobbiamo cercare”.

Wintour ha continuato spiegando che molte delle sue responsabilità a Vogue rimarranno le stesse, “tra cui prestare molta attenzione all’industria della moda e alla forza culturale creativa che è il nostro straordinario Met Ball, e tracciare il corso dei futuri Vogue Worlds, e qualsiasi altra idea originale e coraggiosa che potremmo avere… “.

“Sarà emozionante”, ha concluso, “lavorare con qualcuno di nuovo che ci sfiderà, ci ispirerà e ci farà pensare a Vogue in una miriade di modi originali”.

Il grande potere di Anna Wintour

Figlia di Charles Wintour, direttore del London Evening Standard, e di Eleanor Baker, Anna Wintour ha saputo costruire una carriera sfavillante che l’ha resa una vera e propria celebrità globale. Ha iniziato a lavorare nel mondo del giornalismo di moda negli anni ’70 a Londra, collaborando con Harper’s & Queen e Harper’s Bazaar prima di approdare a New York.

Nel 1983 è entrata a far parte di Vogue USA come direttore creativo e nel 1988 ne ha assunto la direzione, trasformando la rivista e segnando una svolta nel settore. Il suo stile editoriale audace e a volte controverso le è valso il soprannome di Nuclear Wintour. Sotto la sua guida, Vogue è diventato il punto di riferimento della moda, una piattaforma che ha lanciato la carriera di svariati stilisti.

La sua fama è poi diventata globale, al di là dei confini fashion, dopo che è stata tacitamente rappresentata nel film Il diavolo veste Prada (2009), un adattamento del romanzo omonimo, dove l’attrice Meryl Streep interpretava la spietata direttrice di una rivista di moda, Miranda Priestley.

Il suo caratteristico caschetto e gli occhiali da sole oversize non sono semplici accessori; sono un’estensione della sua personalità, riconosciuta ben oltre il mondo della moda.

Dunque, Anna Wintour ha deciso di ridefinire il suo regno e continuare a dettare il ritmo frenetico della moda globale. L’alba di un nuovo inizio tutto da scrivere.