Silvio Berlusconi come D’Annunzio, il destino di Arcore è già scritto

La sua villa preferita potrebbe diventare un museo, com'è accaduto per il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera per la casa del Poeta

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Martina Dessì

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Mancano ancora alcune settimane all’apertura del testamento di Silvio Berlusconi ma emergono nuovi dettagli su quello che potrebbe essere il destino della sua casa del cuore, la villa di Arcore, dove sono stati celebrati i funerali privati prima delle esequie di Stato che si sono tenute in Duomo, a Milano. La tenuta potrebbe quindi non rientrare nell’eredità materiale degli aventi diritto e potrebbe ricalcare l’idea del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, dimora di Gabriele D’Annunzio, e diventare un museo in ricordo dell’ex Premier di Forza Italia. Una parte della residenza, s’intende, visto che Marta Fascina non ha proprio intenzione di lasciarla e trasferirsi altrove.

Villa San Martino, il futuro della casa preferita di Silvio Berlusconi

Della sua residenza preferita si è parlato moltissimo. Ed è anche quella in cui i suoi affetti più stretti gli hanno tributato l’ultimo saluto. È qui che Silvio Berlusconi desiderava riposare, in particolare nel controverso mausoleo che aveva fatto costruire all’interno della tenuta, insieme a tutti i suoi amici. Un desiderio che non poteva essere di certo esaudito senza l’autorizzazione del Comune, che non si era mai detto favorevole a una simile eventualità. Silvio Berlusconi riposa comunque ad Arcore, dopo cremazione, presso la Cappella di famiglia vicino ai suoi genitori e all’amata sorella Netta.

L’ipotesi museo rimane comunque sul tavolo e, come riportato da Dagospia, la sua gestione potrebbe essere affidata direttamente a una fondazione. Rimarrebbero qui, perciò, le cinque coppe replicate e vinte quand’era Presidente del Milan, oltre alla quantità incalcolabile di cimeli che ha raccolto nel corso degli anni in cui è stato Premier e che ha ricevuto in dono dai più disparati Capi di Stato internazionali (potrebbe esserci anche il lettone che gli aveva regalato Putin).

Le mosse di Forza Italia

A premere sulla possibilità di una riqualificazione di Villa San Martino sarebbero anche i vertici di partito, che qui si sono riuniti anche dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, avvenuta il 12 giugno 2023 all’ospedale San Raffaele di Milano. Il percorso potrebbe però essere tutt’altro che semplice e ci vorrà molto tempo. Insomma, prima che la tenuta venga destinata a qualcosa di simile al Vittoriale degli Italiani ci vorranno anni. Intanto, Marta Fascina non ha proprio in programma di lasciare la casa, dove si era stabilita insieme a Silvio Berlusconi.

Questa potrebbe essere inoltre parte del lascito testamentario dell’ex Cavaliere, che avrebbe modificato le carte proprio nelle settimane in cui si trovava ricoverato al San Raffaele. Per lei, si è parlato anche di un’ingente somma in denaro – circa 100 milioni – e almeno un’immobile. Viste le recenti indiscrezioni, potrebbe proprio trattarsi di Villa San Martino. Niente a che vedere con le voci che erano circolate in precedenza, che parlavano di un possibile addio della sua ultima compagna per sistemarsi presso un’altra abitazione. Marta Fascina è invece rimasta ad Arcore mentre è slittata la data di apertura del testamento, fissata ora per il 26 luglio e gestita dal Notaio Arrigo Roveda e anticipata inaspettatamente al 5 luglio. “Non ci saranno ripercussioni per la famiglia”, afferma Fedele Confalonieri, che non si aspetta sorprese. Almeno per quanto riguarda l’eredità testamentaria.