Tim Burton

Tim Burton è un regista americano, conosciuto per il suo stile fiabesco e a volte gotico che ricalca comunque temi di carattere sociale

Tim Burton
IPA
Nome completo: Timothy Walter Burton
Nascita: 25 agosto 1958
Luogo di nascita: Burbank, California
Professioni: Regista, Produttore cinematografico, Sceneggiatore, Animatore
Segno zodiacale: Vergine
Altezza: 1,82 m
Partner: Monica Bellucci; Helena Bonham Carter; Lisa Marie; Lena Gieseke
Genitori: Jean e Bill Burton
Figli: Billy Ray; Nell
Fratelli/Sorelle: Daniel Burton
Pagina Instagram

BIOGRAFIA

Figlio maggiore di Jean e Bill Burton, Timothy Walter Burton nasce nel 1958 a Burbank, in California, una città a due passi dai grandi studi di Hollywood come Disney, Columbia e Warner. A dodici anni, sentendosi in rotta con i genitori, sceglie di trasferirsi dalla nonna. A sedici, vive già in un appartamento tutto suo.

Oltre al talento per il disegno, mostra presto una passione fortissima per il cinema. Lo attraggono i mostri iconici come Godzilla e la creatura di Frankenstein, l’animazione fotogramma per fotogramma (stop motion) resa celebre da Ray Harryhausen, in particolare con Jason and the Argonauts (1963). Ama anche il cinema italiano d’autore, da Federico Fellini a Mario Bava. Il suo punto di riferimento assoluto è l’attore statunitense Vincent Price, protagonista di numerose trasposizioni cinematografiche dai racconti di Edgar Allan Poe.

Il suo talento gli vale, a diciott’anni, una borsa di studio finanziata da Disney che gli permette di proseguire gli studi al California Institute of the Arts di Valencia (CalArts). Nel 1979 entra ufficialmente tra gli animatori e contribuisce alla realizzazione di The Fox and the Hound (Red e Toby – Nemiciamici), uscito nel 1981. Nonostante ciò, l’ambiente Disney non lo soddisfa: racconterà che quel film era lontano dalla sua visione creativa.

CARRIERA

  • Nel 1982, a 24 anni, Burton firma il suo primo cortometraggio da regista: si chiama Vincent. Dura poco più di cinque minuti, è in bianco e nero ed è animato in stop motion (animazione a passo uno). La trama segue un bambino che sogna avventure da brividi e adora il suo mito, Vincent Price, che qui presta anche la voce narrante. È un racconto molto personale: Vincent Malloy è il riflesso del piccolo Burton, innamorato delle storie dell’orrore, di Edgar Allan Poe e, soprattutto, di Price. L’estetica guarda chiaramente al cinema espressionista tedesco dei primi del ’900, una cifra che tornerà spesso nei suoi film. Con Vincent nasce anche la sua "tribù" creativa: tra gli animatori coinvolti c’è Rick Heinrichs, destinato a lavorare con lui in quasi tutti i progetti successivi. Pur non entusiasmandosi, la Disney lo lascia uscire; la critica invece lo premia, con due riconoscimenti al Chicago International Film Festival e uno ad Annecy nel 1983.
  • Nello stesso periodo realizza il suo primo live action per la TV: una rilettura in stile giapponese della fiaba dei Grimm, Hänsel e Gretel, dove i due fratellini affrontano la strega a colpi di kung-fu. Mandato in onda nella notte di Halloween, passa quasi inosservato, ma nel 2009 viene recuperato e proiettato al MoMA di New York.
  • Due anni dopo Vincent, nel 1984, la Disney gli affida un nuovo corto nato da un’idea sua: Frankenweenie. Il titolo gioca tra “Franken” (da Frankenstein) e “weenie” (sfigato). Burton rielabora il mito di Victor Frankenstein di Mary Shelley, nella versione resa celebre da James Whale con La moglie di Frankenstein, trasformandolo in un ragazzino che riporta in vita il suo cane Sparky, morto in un incidente, grazie a punti di sutura e marchingegni elettrici. Anche questo film è in bianco e nero e fatica a imporsi per via delle restrizioni imposte dalla Disney, che ne limitano la visione ai maggiori di 14 anni. La scelta provoca una frattura, seppur temporanea, tra il regista e la casa di produzione.
  • Dopo l’accoglienza tiepida da parte di pubblico e Disney, Frankenweenie attira l’attenzione di Paul Reubens, volto storico di Pee-wee Herman nella serie per ragazzi Pee Wee’s Playhouse. È lui a suggerire Burton alla Warner Bros. per il debutto al cinema del bizzarro personaggio. Nel 1985 nasce così Pee-wee’s Big Adventure. Budget ridotto, tempi strettissimi, ma incassi ottimi: un successo a sorpresa.
  • Burton, fan di lunga data degli Oingo Boingo, affida la colonna sonora del suo primo film a Danny Elfman, cantante e compositore autodidatta della band. Da qui parte un sodalizio creativo destinato a durare nel tempo, con poche eccezioni: Ed Wood, Sweeney Todd (per questioni tecniche) e Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali, quando Elfman era già impegnato su Alice attraverso lo specchio.
  • Dopo un episodio di Alfred Hitchcock presenta e uno di Nel regno delle fiabe, tre anni più tardi Burton torna alla regia per un nuovo titolo Warner su sceneggiatura di Michael McDownell: Beetlejuice - Spiritello porcello (Beetlejuice). È una commedia fantasy-horror che racconta di due novelli sposi, interpretati da Alec Baldwin e Geena Davis, morti da poco ma ancora "residenti" come fantasmi nella loro casa, finché una nuova famiglia non sconvolge la quiete. Nel cast c’è una giovanissima Winona Ryder, goth e brillante nei panni di Lydia, e Michael Keaton come il volgare bio-esorcista “Betelgeuse”. Il titolo, letteralmente "succo di scarafaggio", diventa un piccolo fenomeno grazie anche agli effetti speciali in stop motion. Il film conquista il pubblico, porta a casa l’Oscar per il miglior trucco e nel 1989 ispira una serie animata, In che mondo stai Beetlejuice?, con Burton produttore esecutivo.
  • La capacità di trasformare idee particolari in hit a basso costo convince la Warner ad affidargli, pochi giorni dopo l’uscita di Beetlejuice, l’ambiziosa versione cinematografica di Batman, il celebre fumetto creato da Bob Kane, i cui diritti erano in casa dal 1979. Pur poco attratto dai colossal, Burton accetta per guadagnare peso decisionale sui progetti futuri. Gli attriti con i produttori Jon Peters e Peter Guber arrivano subito, soprattutto sul casting: Burton vuole fortemente Michael Keaton, già visto in Beetlejuice, nonostante il fisico non da supereroe, l’assenza di esperienza d’azione e la fama legata ai ruoli comici. Mentre stampa e commentatori prevedono il disastro, lo studio interviene più volte sulla sceneggiatura e impone scelte considerate più flessibili. Nonostante tutto, con la musica di Elfman, l’appoggio di Keaton e Jack Nicholson e il lavoro del fidato scenografo Anton Furst, Batman esplode al botteghino e conquista anche i lettori del fumetto. Burton però vive quel trionfo con stanchezza e umore cupo, segnato anche dal suicidio di Furst, che proprio con Batman aveva vinto l’Oscar per la miglior scenografia.
  • In parallelo a Batman - Il ritorno, Burton resuscita un’idea del 1982: Nightmare Before Christmas. Preso dagli impegni sul set, affida la sceneggiatura a Caroline Thompson e Michael McDowell, la musica a Danny Elfman e la regia all’amico Henry Selick. La Disney ci crede e lo produce. È un film in stop motion popolato da figure macabre e visionarie, con lo scheletro Jack in primo piano. Esce negli Stati Uniti nel 1993 e diventa un fenomeno. Nel 1996 Burton e Selick tornano a collaborare con James e la pesca gigante, musical fantasy tratto dal romanzo di Roald Dahl.
  • Il progetto successivo è la biografia di Ed Wood, regista degli anni ’50 spesso definito "il peggiore di sempre". Johnny Depp è Wood, mentre Martin Landau interpreta Bela Lugosi, iconico Dracula e amico del regista: la sua prova gli vale l’Oscar come non protagonista. Il film è un omaggio affettuoso a uno spirito instancabilmente ottimista, nonostante la scarsa fortuna delle sue opere, a cui Burton è legato emotivamente. Non mancano i rimandi personali: il rapporto Wood-Lugosi ricorda a Burton quello con Vincent Price; la morte di Lugosi gli riporta alla mente la perdita del caro scenografo Anton Furst. Rifiutato dalla Columbia, il progetto approda in Disney. Girato in bianco e nero, con colonna sonora di Howard Shore, non esplode subito al botteghino, ma nel tempo riaccende l’interesse per la figura di Wood.
  • Nel 1996 Burton ritrova Elfman per Mars Attacks!, liberamente ispirato alle didascalie di una serie di figurine di fantascienza. Nonostante un cast stellare con Jack Nicholson, Glenn Close e una giovanissima Natalie Portman, il film non incontra il favore di critica e pubblico. Sotto la facciata di invasione aliena, però, c’è una satira pungente su politica e società statunitensi. In quegli anni prende forma un Superman con Nicolas Cage che non vedrà mai la luce e Burton acquisisce i diritti del musical Sweeney Todd. Pubblica anche Morte malinconica del bambino ostrica e altre storie (traduzione italiana di Nico Orengo), raccolta di versi su piccoli outsider alla Edward, tra cui il Bambino Ostrica, divorato dal padre "per accrescere la propria virilità".
  • Ispirato a La leggenda di Sleepy Hollow di Washington Irving, racconto amato da Burton fin da bambino, il film affida a Johnny Depp il ruolo di Ichabod Crane, qui reinventato come detective e non maestro. Al suo fianco c’è Christina Ricci nei panni di Katrina Van Tassel. Con l’intento di omaggiare i classici horror della Hammer, Burton chiama Christopher Lee come Borgomastro e ritrova collaboratori fidati in ruoli minori: Michael Gough, Jeffrey Jones, Christopher Walken, Martin Landau e l’allora compagna Lisa Marie. Uscito nel 1999, è probabilmente il suo lavoro più marcatamente gotico e porta a casa premi, nomination e un’accoglienza eccellente da parte di critica e pubblico.
  • Nel 2000 la Fox propone a Burton una nuova versione del classico del 1968, Il Pianeta delle Scimmie, diretto da Franklin J. Schaffner. Il film esce nel 2001: la critica si divide e molti lo giudicano inferiore all’originale, mentre Burton rifiuta l’etichetta di semplice remake. Pur distante dal suo stile più riconoscibile, la storia distopica di scimmie dominanti e umani sottomessi funziona al botteghino. Sul set conosce Helena Bonham Carter, che interpreta Ari: diventerà sua compagna e collaboratrice in molti progetti successivi.
  • Nel 2002 la Columbia affida a Burton un film scritto da John August e ispirato al romanzo di Daniel Wallace. Il progetto, passato inizialmente da Steven Spielberg e poi lasciato per altri impegni, arriva a Burton che firma Big Fish. Ewan McGregor e Albert Finney interpretano Edward Bloom giovane e anziano, narratore di avventure "più grandi della vita" che, in punto di morte, prova a ricucire il rapporto con il figlio in attesa del suo primo bambino. Il film conquista quattro nomination ai Golden Globes e una agli Oscar. Nel 2005, al Festival di Venezia, Burton riassume così il suo pubblico ideale: un club di eterni ragazzi innamorati dei disadattati, della libertà, dei marziani e delle donne coraggiose come Helena Bonham Carter.
  • La Warner aveva acquisito nel 1999 i diritti dal romanzo di Roald Dahl. Dopo vari cambi di regia, nel 2003 la palla passa a Burton. Non è un rifacimento del film di Mel Stuart del 1971: il tono è più cupo e il ritmo serrato, con un elemento nuovo rispetto al libro, il passato di Willy Wonka rivelato attraverso flashback. Johnny Depp guida il cast de La Fabbrica di Cioccolato e suggerisce Freddie Highmore per il ruolo di Charlie, dopo averlo conosciuto su Neverland. Christopher Lee interpreta il padre dentista di Wonka, personaggio creato per l’occasione. La pellicola ottiene la nomination agli Oscar per i costumi firmati da Gabriella Pescucci.
  • In parallelo a La Fabbrica di Cioccolato, Burton realizza un lungometraggio in stop motion ideato da lui e co-diretto con Mike Johnson, La Sposa Cadavere, ispirandosi a una leggenda ebraico‑russa. Le voci dei protagonisti sono di Johnny Depp e Helena Bonham Carter. L’opera alterna ombre e ironia, tra il mondo dei vivi (più grigio) e quello dei morti (inaspettatamente vivace). Arriva la nomination all’Oscar come miglior film d’animazione.
  • Dopo il corto di Shane Acker del 2005, premiatissimo, Burton e Timur Bekmambetov lo spingono a farne un lungometraggio. Con le voci di Elijah Wood, Christopher Plummer e Martin Landau, 9 debutta negli USA il 9/9/09. È animazione digitale, ma alcune soluzioni visive richiamano l’amata stop motion di Burton.
  • Sognato a lungo, il musical di Stephen Sondheim prende forma con DreamWorks/Warner. Burton realizza il suo primo vero musical, Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street, mantenendo musiche e canzoni originali. Johnny Depp, barbiere vendicativo, ottiene la nomination all’Oscar e vince il Golden Globe (musical o commedia), oltre all’MTV Award come "miglior cattivo". Helena Bonham Carter, irresistibile Mrs. Lovett, è candidata ai Golden Globes e premiata agli Evening Standard British Film Awards. Il film vince l’Oscar per la miglior scenografia grazie alla cupa e stilizzata Londra di Dante Ferretti. Burton porta a casa anche il suo primo Golden Globe come miglior film commedia o musicale. Nello stesso 2007, la Mostra di Venezia gli assegna il Leone d’oro alla carriera, il più giovane regista di sempre a riceverlo; a consegnarglielo è Johnny Depp.
  • Nel 2007 Linda Woolverton scrive l’adattamento dei due romanzi di Lewis Carroll. Disney chiama Burton alla regia e mette in cantiere un film in 3D. Le riprese live-action si svolgono nel 2008 nel sud-est della Cornovaglia, poi un massiccio lavoro di effetti in post-produzione. Protagonista Mia Wasikowska: tredici anni dopo la prima avventura, Alice segue di nuovo il Bianconiglio e torna nel Paese delle Meraviglie. Il cast di Alice in Wonderland riunisce habitué burtoniani: Johnny Depp è il Cappellaio Matto, Helena Bonham Carter la Regina Rossa, con Alan Rickman, Christopher Lee, Timothy Spall e Anne Hathaway come Regina Bianca. Colonna sonora di Danny Elfman. L’attesa è altissima (Scream Award 2009 come film più atteso), ma le prime recensioni notano un’impronta meno gotica e più commerciale, in una sintonia inedita con Disney. Al box office, però, è trionfo: oltre un miliardo di dollari, record personale per Burton.
  • Dal 22 novembre 2009 al 26 aprile 2010 il MoMA di New York ospita una grande esposizione di disegni, fotografie, bozzetti e costumi firmati da Burton. Nel maggio 2010 presiede la giuria del Festival di Cannes, che premia Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti di Apichatpong Weerasethakul. Come ricordato da Gilles Jacob, è il primo regista con un forte background nell’animazione a guidare la giuria del festival.
  • Da bambino Burton era incantato dalla serie gotica di Dan Curtis, Dark Shadows, un insieme di misteri e presenze soprannaturali trasmesso a fine anni Sessanta e poi diventato di culto. Nel 2007 Infinitum Nihil e Warner Bros. ne acquisiscono i diritti per farne un lungometraggio. La sceneggiatura viene affidata a Seth Grahame-Smith e la regia a Burton. Il film, intitolato Dark Shadows, vede Johnny Depp nei panni di Barnabas Collins, elegante rampollo del Settecento punito da una strega gelosa: trasformato in vampiro e sepolto vivo, riemerge per caso negli anni Settanta. È un ritorno alle atmosfere care al regista. Con un budget attorno ai 150 milioni di dollari, incassa quasi 240 milioni a livello globale, piazzandosi in molti mercati subito dietro The Avengers.
  • Subito dopo, Burton produce con Timur Bekmambetov La leggenda del cacciatore di vampiri, tratto dal romanzo di Seth Grahame-Smith. L’idea è di un Abraham Lincoln guida gli Stati Uniti di giorno e, di notte, combatte i vampiri che gli hanno strappato i genitori. Nel cast Benjamin Walker (Lincoln), Anthony Mackie (William Johnson), Joseph Mawle e Robin McLeavy (i genitori), Mary Elizabeth Winstead (Mary Todd).
  • Frankenweenie (2012)
  • Burton riprende il suo corto del 1984, Frankenweenie, e lo trasforma in un lungometraggio in stop motion e 3D. Lo definisce un progetto molto personale: conserva il cuore dell’originale e lo espande con dinamiche sociali tipiche dell’infanzia. Richiama un gruppo di voci storiche con cui non lavorava da tempo: Martin Landau, Martin Short, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Christopher Lee e Michael Keaton (Lee aveva fatto un cameo in Dark Shadows). Prodotto e distribuito da Walt Disney Pictures, esce negli USA il 5 ottobre 2012 e in Italia il 17 gennaio 2013. Arriva la nomination agli Oscar 2013 come miglior film d’animazione.
  • In questo periodo Burton firma anche il suo secondo videoclip per la band rock The Killers, coinvolgendo Winona Ryder.
  • Torna al biografico per la seconda volta dopo Ed Wood, con la stessa coppia di sceneggiatori, Scott Alexander e Larry Karaszewski. Big Eyes racconta la vera storia della pittrice Margaret Keane (Amy Adams) e di suo marito Walter (Christoph Waltz), a lungo considerato l’autore dei suoi celebri ritratti dagli occhi enormi, immagini che hanno segnato l’arte pop statunitense di quegli anni.
  • Nel 2016 arriva Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali, tratto dal romanzo di Ransom Riggs. Nello stesso anno esce anche il sequel di Alice in Wonderland, Alice attraverso lo specchio, diretto da James Bobin, con Burton in veste di produttore.
  • Il 10 marzo 2015 viene confermato che Burton dirigerà Dumbo, reinterpretazione live-action del classico animato Disney del 1941. Il film esce il 29 marzo 2019, piace a pubblico e critica e totalizza circa 353,2 milioni di dollari al box office mondiale.Nel 2022 debutta su Netflix Mercoledì, spin-off ambientato nell’universo della Famiglia Addams con Jenna Ortega nei panni di Mercoledì. La serie, a metà tra teen drama e fantasy horror, è prodotta da MGM Television e diventa subito un fenomeno globale, fissando il record di ore viste in una sola settimana per una serie Netflix in lingua inglese.

    Nel 2024 Burton torna alla regia con il seguito di Beetlejuice, intitolato Beetlejuice Beetlejuice, un progetto che sognava fin dai tempi del primo film. Alla sceneggiatura lavorano Seth Grahame-Smith, Alfred Gough e Miles Millar, questi ultimi già co-ideatori e showrunner di Mercoledì insieme a Burton. Ritornano Michael Keaton, Winona Ryder e Catherine O’Hara, mentre si aggiungono Jenna Ortega, Justin Theroux, Willem Dafoe e Monica Bellucci, all'epoca nuova compagna del regista. Il film incassa circa 450 milioni di dollari e conquista pubblico e critica.

VITA PRIVATA

Tra il 1989 e il 1993, Burton è sposato con l’artista Lena Gieseke. La storia finisce e, poco dopo, nasce la relazione con l’attrice e modella Lisa Marie, apparsa in diversi suoi film; la coppia resta insieme fino al 2001.

Nel 2001, sul set de Il pianeta delle scimmie, incontra Helena Bonham Carter. Insieme diventano genitori di due figli: Billy Ray (2003) e Nell (2007). La loro relazione si chiude nel 2014. Johnny Depp fa da padrino ai bambini.

Nel 2022 inizia una storia con l’attrice e modella italiana Monica Bellucci. Il rapporto si conclude nel 2025, dopo circa tre anni.

FILMOGRAFIA

REGISTA

Cinema

  • The Island of Doctor Agor – cortometraggio (1971)
  • Prehistoric Cavern – cortometraggio (1971)
  • Efrem fairy hands – cortometraggio (1971)
  • Houdini: The Untold Story – cortometraggio (1971)
  • Tim's Dream – cortometraggio (1971)
  • 1997 – cortometraggio (1974)
  • Doctor of Doom – cortometraggio (1979)
  • Stalk of the Celery – cortometraggio (1979)
  • King and Octopus – cortometraggio (1979)
  • Luau – cortometraggio (1982)
  • Vincent – cortometraggio (1982)
  • Frankenweenie – cortometraggio (1984)
  • Pee-wee's Big Adventure (1985)
  • Beetlejuice - Spiritello porcello (Beetlejuice, 1988)
  • Batman (1989)
  • Edward mani di forbice (Edward Scissorhands, 1990)
  • Batman - Il ritorno (Batman Returns, 1992)
  • Ed Wood (1994)
  • Conversation with Vincent – documentario direct-to-video (1994)
  • Mars Attacks! (1996)
  • Il mistero di Sleepy Hollow (Sleepy Hollow, 1999)
  • Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie (Planet of The Apes, 2001)
  • Big Fish - Le storie di una vita incredibile (Big Fish, 2003)
  • La fabbrica di cioccolato (Charlie and the Chocolate Factory, 2005)
  • La sposa cadavere (Tim Burton's Corpse Bride), co-diretto con Mike Johnson (2005)
  • Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street (Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street, 2007)
  • Alice in Wonderland (2010)
  • Dark Shadows (2012)
  • Frankenweenie (2012)
  • Big Eyes (2014)
  • Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali (Miss Peregrine's Home for Peculiar Children, 2016)
  • Dumbo (2019)
  • Beetlejuice Beetlejuice (2024)

Televisione

  • Hansel and Gretel (1982)
  • Alfred Hitchcock presenta (Alfred Hitchcock Presents) – serie TV, episodio 1x19 (1986)
  • Nel regno delle fiabe (Faerie Tale Theatre) – serie TV, episodio 5x01 (1986)
  • The World of Stainboy – miniserie TV (2000)
  • Mercoledì (Wednesday) – serie TV, 8 episodi (2022-2025)

Videoclip

  • The Killers Bones (2006)
  • The Killers Here With Me (2012)
  • Lady Gaga The Dead Dance (2025)

Spot televisivi

  • Hollywood Gum (1998)
  • Mannequin (2000)
  • Kung Fu (2000)

ANIMATORE

Cinema

  • The Island of Doctor Agor, regia di Tim Burton – cortometraggio (1971)
  • Il Signore degli Anelli (The Lord of the Rings), regia di Ralph Bakshi (1978)
  • Stalk of the Celery, regia di Tim Burton – cortometraggio (1979)
  • Ecco il film dei Muppet (The Muppet Movie), regia di James Frawley (1979) - burattinaio
  • Red e Toby nemiciamici (The Fox and the Hound), regia di Art Stevens, Ted Berman, Richard Rich (1981)
  • Tron, regia di Steven Lisberger (1982)
  • Taron e la pentola magica (The Black Cauldron), regia di Ted Berman, Richard Rich (1985)
  • Frequenze pericolose (Stay Tuned), regia di Peter Hyams (1992)

Televisione

  • Storie incredibili (Amazing Stories) - serie animata, 10 episodi (1993)

ATTORE

Cinema

  • Tim's Dream – cortometraggio (1971)
  • Houdini: The Untold Story, regia di Tim Burton – cortometraggio (1979)
  • Doctor of Doom, regia di Tim Burton – cortometraggio (1979)
  • Luau, regia di Tim Burton – cortometraggio (1982)
  • Pee-wee's Big Adventure, regia di Tim Burton (1985)
  • Singles - L'amore è un gioco (Singles), regia di Cameron Crowe (1992)
  • Hoffa - Santo o mafioso? (Hoffa), regia di Danny DeVito (1992)
  • Vampires Kiss/Blood Inside, regia di Derek Frey – cortometraggio (2012) - Abraham Van Helsing
  • Men in Black 3, regia di Barry Sonnenfeld (2012)
  • Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali (Miss Peregrine's Home for Peculiar Children), regia di Tim Burton (2016)

Televisione

  • The Director's Chair – serie TV, 1 episodio (1990)

DOPPIATORE

Cinema

  • The Island of Doctor Agor, regia di Tim Burton – cortometraggio (1971)
  • Ecco il film dei Muppet (The Muppet Movie), regia di James Frawley (1979) - burattinaio
  • Stalk of the Celery, regia di Tim Burton (1979) – cortometraggio
  • Beetlejuice Beetlejuice, regia di Tim Burton (2024)

Televisione

  • Mercoledì (Wednesday) – serie TV, episodio 2x04 (2025)

PRODUTTORE

Cinema

  • The Island of Doctor Agor, regia di Tim Burton – cortometraggio (1971)
  • Luau, regia di Tim Burton – cortometraggio (1982)
  • Stalk of the Celery, regia di Tim Burton – cortometraggio (1979)
  • Luau, regia di Tim Burton – cortometraggio (1982)
  • Edward mani di forbice, regia di Tim Burton (1990)
  • Batman - Il ritorno, regia di Tim Burton (1992)
  • Nightmare Before Christmas (Tim Burton's Nightmare Before Christmas), regia di Henry Selick (1993)
  • Crociera fuori programma (Cabin Boy), regia di Adam Resnick (1994)
  • Ed Wood, regia di Tim Burton (1994)
  • Conversation with Vincent, regia di Tim Burton – documentario direct-to-video (1994)
  • Batman Forever, regia di Joel Schumacher (1995)
  • James e la pesca gigante (James and the Giant Peach), regia di Henry Selick (1996)
  • Mars Attacks!, regia di Tim Burton (1996)
  • La sposa cadavere, regia di Tim Burton e Mike Johnson (2005)
  • 9, regia di Shane Acker (2009)
  • La leggenda del cacciatore di vampiri (Abraham Lincoln: Vampire Hunter), regia di Timur Bekmambetov (2012)
  • Frankenweenie, regia di Tim Burton (2012)
  • Captain Sparky vs. The Flying Saucers, regia di Mark Waring – cortometraggio (2013)
  • Big Eyes, regia di Tim Burton (2014)
  • Alice attraverso lo specchio (Alice Through the Looking Glass), regia di James Bobin (2016)
  • Dumbo, regia di Tim Burton (2019)
  • Beetlejuice Beetlejuice, regia di Tim Burton (2024)

Televisione

  • In che mondo stai Beetlejuice? (Beetlejuice) serie animata, 94 episodi (1989-1991)
  • Qua la zampa, Doggie (Family Dog) - serie animata, 10 episodi (1993)
  • The World of Stainboy, regia di Tim Burton – miniserie TV (2000)
  • Lost in Oz, regia di Michael Katleman – film TV (2000)
  • Mercoledì (Wednesday) – serie TV, 9 episodi (2022-2025)

Videoclip

  • Linkin Park Powerless, regia di Timur Bekmambetov (2012)

SCENEGGIATORE

Cinema

  • The Island of Doctor Agor, regia di Tim Burton – cortometraggio (1971)
  • Doctor of Doom, regia di Tim Burton – cortometraggio (1979)
  • Stalk of the Celery, regia di Tim Burton – cortometraggio (1979)
  • Luau, regia di Tim Burton – cortometraggio (1982)
  • Vincent, regia di Tim Burton – cortometraggio (1982)
  • Frankenweenie, regia di Tim Burton – cortometraggio (1984) - soggetto
  • Edward mani di forbice, regia di Tim Burton (1990) - soggetto
  • Nightmare Before Christmas, regia di Henry Selick (1993) - soggetto
  • Frankenweenie, regia di Tim Burton (2012) - soggetto
  • Edward Scissorhands Spoof, regia di Shannah Barrett e Bobby Hall – cortometraggio (2016)
  • Cadillac: ScissorHandsFree, regia di David Shane – cortometraggio direct-to-video (2021)

Televisione

  • Hansel and Gretel, regia di Tim Burton – film TV (1982)
  • In che mondo stai Beetlejuice? (Beetlejuice) - serie animata, 94 episodi (1989-1991)
  • Lost in Oz, regia di Michael Katleman (2000)
  • The World of Stainboy, regia di Tim Burton – miniserie TV (2000-2001)

Videoclip

  • The Killers Bones, regia di Tim Burton (2006)

OPERE

  • Nightmare Before Christmas [Nightmare Before Christmas], Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1994
  • Morte malinconica del bambino ostrica e altre storie [The Melancholy Death of Oyster Boy and Other Stories], Einaudi, 1998
  • La sposa cadavere di Tim Burton [Tim Burton's Corpse Bride], Einaudi, 2006
  • Tim Burton racconta Tim Burton, prefazione di Johnny Depp, 2013

PREMI E RICONOSCIMENTI

Premio Oscar

  • 2006 – Candidatura al miglior film d'animazione per La sposa cadavere
  • 2013 – Candidatura al miglior film d'animazione per Frankenweenie

Golden Globe

  • 1995 – Candidatura al miglior film commedia o musicale per Ed Wood
  • 2004 – Candidatura al Miglior film commedia o musicale per Big Fish - Le storie di una vita incredibile
  • 2008 – Candidatura al miglior regista per Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street
  • 2008 – Miglior film commedia o musicale per Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street
  • 2013 – Candidatura al miglior film d'animazione per Frankenweenie

BAFTA

  • 2004 – Candidatura al miglior regista per Big Fish - Le storie di una vita incredibile
  • 2013 – Candidatura al miglior film d'animazione per Frankenweenie

Chicago Film Critics Association Awards

  • 2004 – Candidatura al miglior regista per Big Fish - Le storie di una vita incredibile

David di Donatello

  • 2004 – Candidatura al Miglior film straniero per Big Fish - Le storie di una vita incredibile
  • 2019 – Premio alla carriera

Empire Awards

  • 2009 – Candidatura al miglior regista per Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street

Festival di Cannes

  • 1994 – Candidatura alla Palma d'oro per Ed Wood

National Board of Review Awards

  • 2008 – Miglior regista per Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street

Festival di Venezia

  • 2007 – Leone d'oro alla carriera

Premio Emmy

  • 1990 – Miglior programma d'animazione per bambini per In che mondo stai Beetlejuice?
  • 2023 - Candidatura per miglior regia in una serie commedia per l’episodio Mercoledì è un giorno triste da Mercoledì

Saturn Award

  • 2008 – Candidatura alla miglior regia di Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street
  • 2024 - Miglior film per Beetlejuice Beetlejuice

Festa del Cinema di Roma

  • Festa del Cinema di Roma 2021 – Premio alla carriera

FAQ e Curiosità su Tim Burton

Che disturbo ha Tim Burton?

La "sindrome di Tim Burton" non è una vera diagnosi medica ma un riferimento alla sindrome di Asperger che il regista ha dichiarato di avere.

Tim Burton ha vinto un Oscar?

Nel 1994, per Ed Wood, ha ricevuto due Premi Oscar.

Qual è il capolavoro di Tim Burton?

Edward Mani di Forbice può essere considerato uno dei capolavori di Tim Burton.

Le ultime notizie su Tim Burton