Fedez, Rosa Chemical e Blanco, sanzione Rai per 600mila euro che pagheremo noi

"Striscia la Notizia" interpella il commissario Agcom sul Festival di Sanremo 2023: alla Rai una sanzione da 600mila euro (che pagheremo noi)

Pubblicato: 16 Febbraio 2023 18:14

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Redazione

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Non c’è Festival di Sanremo senza polemiche, ma stavolta sembra che questa edizione appena conclusa si stia portando dietro degli strascichi di un certo peso. Episodi come la sfuriata di Blanco sul palco dell’Ariston o il bacio “rubato” tra Rosa Chemical e Fedez continuano a essere sulla bocca di tutti e certamente resteranno negli annali del Festival. Eppure Striscia la Notizia, lo storico TG satirico di Antonio Ricci, ha prospettato uno scenario inaspettato: quanto accaduto a Sanremo 2023 potrebbe costringere la Rai a sborsare centinaia di migliaia di euro. Sanzione che graverebbe interamente sulle spalle dei contribuenti.

Sanzione Rai da 600mila euro per Rosa Chemical, Fedez e Blanco a Sanremo

Il Festival di Sanremo da sempre è sotto l’occhio attento di Striscia la Notizia e lo storico TG satirico di Antonio Ricci anche stavolta ha deciso di far chiarezza su quanto accaduto all’Ariston. L’edizione della kermesse musicale appena conclusa ha scatenato mille polemiche, complici alcuni episodi che hanno lasciato un retrogusto amaro nei telespettatori (e non solo). Blanco nella prima serata del Festival ha avuto una reazione spropositata e decisamente fuori luogo, distruggendo con violenza la scenografia solo per colpa di un auricolare non funzionante. E su questo Striscia aveva già consegnato al pubblico dei succosi retroscena, dimostrando che quanto accaduto sul palco fosse previsto e non inaspettato, come ripetuto a più riprese da Amadeus.

E poi c’è stato l’altro episodio principe di Sanremo 2023: il bacio tra Rosa Chemical e Fedez, con tanto di twerking e richiami sessuali volutamente espliciti. Episodio che ha avuto conseguenze clamorose, vista la reazione immediata di Chiara Ferragni – co-conduttrice della finale – e la presunta crisi col marito. C’è chi parla persino di separazione, e non è mica poco.

Sulla scia di tutto questo, nella puntata di Striscia in onda giovedì 16 febbraio l’inviato Pinuccio ha intervistato Massimiliano Capitanio, commissario Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), il quale ha confermato che le conseguenze per la Rai non saranno affatto rosee: “Secondo indicazioni europee il minore va tutelato fino alle ore 23. In caso di violazione la Rai rischia una sanzione fino a 600mila euro“. Una cifra enorme che, ovviamente, graverebbe sulle spalle dei contribuenti.

Pinuccio intervista il commissario Agcom
Fonte: Ufficio Stampa Striscia la Notizia
“Striscia la Notizia” e le sanzioni alla Rai per Sanremo 2023

“Striscia la Notizia”, il mistero della pubblicità occulta a Sanremo

Il commissario Agcom ha aggiunto, però, altra carne al fuoco. Ai microfoni della rubrica Rai Scoglio 24 non ha nascosto le perplessità dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in merito a quella che, a tutti gli effetti, sarebbe stata una enorme operazione di pubblicità occulta a Instagram a opera della Rai e della direzione artistica del Festival: la Ferragni che crea il profilo social ad Amadeus in diretta nazionale, le stories del conduttore che sbadatamente non interrompe il video, i selfie e tutte le volte in cui qualcuno teneva un cellulare in mano. Un elenco che potrebbe continuare.

“L’Agcom ha il compito di tutelare l’utente che deve essere informato se in quel momento è in corso la pubblicità – ha affermato nell’intervista -. Noi non abbiamo visto scritte in sovraimpressione, non è stato comunicato. Quindi se verrà fatto un esposto verificheremo se si tratta effettivamente di pubblicità occulta”. Il mistero si infittisce, anche per via delle dichiarazioni dei dirigenti Rai durante le conferenze stampa, che hanno ammesso senza mezzi termini che non è stato sottoscritto alcun accordo pubblicitario tra le parti. “Se questo non fosse vero – ha aggiunto Capitanio -, o se ci fossero degli accordi pubblicitari paralleli, sarebbe grave, perché certificherebbe che c’era un accordo commerciale di cui il telespettatore non è stato informato”.