Sanremo 2023 ha preso il via e la prima serata della kermesse canora ci ha già regalato momenti memorabili. Da un Blanco che distrugge gli arredi sul palco dell’Ariston a un Gianni Morandi che, con leggerezza e ironia, affianca Amadeus con la maestria e l’eleganza di un uomo di altri tempi.
Sanremo non è solo musica – di quella ce n’è stata in abbondanza – ma è anche intrattenimento e quest’anno la prima serata ha già restituito al pubblico molto spettacolo e tantissime emozioni. Oltre a una primissima volta che è stata accolta con tanto affetto dalle persone in sala.
Blanco spacca gli arredi sul palco
La scenata che nessuno si sarebbe aspettato: Blanco che spacca gli arredi sul palco durante la sua esibizione come ospite di Sanremo 2023. Il cantante ha portato sul palco L’isola delle rose, ma qualcosa non ha funzionato perché non riusciva a sentire la sua voce in cuffia. Il risultato? Ha iniziato a distruggere le decorazioni floreali sul palco. Il pubblico ha reagito con boati e fischi, mentre Amadeus cercava di riportare la situazione all’ordine. Straordinario Gianni Morandi arrivato dopo a smorzare i toni con la scopa per pulire il palco.
Le reazioni non si sono fatte mancare anche fuori dall’Ariston, in particolare su Twitter dove non sono mancati i commenti. Rocco Tanica (ex Elio e le Storie Tese) ci ha scherzato su scrivendo: “Per tutti quelli che si indignano col mio amico e collega Blanco senza sapere niente di musica e spettacolo: quando hai problemi audio sul palco, spaccare i fiori è l’unica opzione per dare sfogo al dolore bresciano che hai dentro”.
E le conseguenze del gesto compiuto sul palco dell’Ariston non si fermano ai soli commenti di utenti e vip, a passare ai fatti è stato il Codacons che – come viene riportato dall’Adnkronos – deposita oggi un esposto formale alla Procura della Repubblica di Imperia e alla Corte dei Conti. “Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità, l’aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reati – ha fatto sapere il Codacons che a tal proposito cita l’art. 635 del codice penale -. Oltre all’aspetto penale, la distruzione operata ieri da Blanco ha prodotto un evidente danno economico ai cittadini: la scenografia dell’Ariston è infatti pagata dagli utenti italiani che finanziano la Rai attraverso il canone, e il danneggiamento a vasi e fiori ha determinato uno spreco di soldi pubblici che ora l’artista dovrà risarcire”. Queste le motivazioni che hanno portato il Codacons a chiedere alla Procura di Imperia di aprire un’indagine per il “possibile reato di danneggiamento”. Mentre alla Corte dei Conti viene richiesto di: “avviare le dovute azioni sul piano contabile finalizzate a ottenere dall’artista il ristoro dei danni erariali”.
Il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, nella conferenza stampa dell’otto febbraio, è tornato sulla questione, senza citare direttamente il cantante, spiegando quanto lavoro ci sia dietro i fiori tanto celebri della zona: “Se uno fa una caXXXXX basta chiedere scusa e tutto va a posto”, ha affermato.
Amadeus, nello stesso contesto, ha risposto alle domande dei giornalisti spiegando che quella di Blanco non era una gag, e che lui dal dietro le quinte non ha percepito il suo problema tecnico. “Lui mi ha chiamato – ha detto – era dispiaciutissimo, chiede scusa al Festival, a me”. Poi Amadeus ha aggiunto che ha sbagliato e che gli ha ribadito che quando ci sono dei problemi tecnici bisogna avvisare, ci si ferma e si rifà. “Non ha chiesto di essere capito, ma di essere perdonato”.
Sergio Mattarella, la prima volta di un Presidente della Repubblica al Festival
Ci sono delle prime volte che sono particolarmente emozionanti. E la presenza del Capo dello Stato all’Ariston è stata una di queste. Per Sergio Mattarella pubblico in piedi e un lungo applauso di un minuto, l’occasione è speciale infatti quest’anno si celebra il 75esimo anniversario della Costituzione e presenza non poteva essere più giusta per ricordarlo.
Gianni Morandi, l’eleganza della leggerezza
Gianni Morandi dieci e lode. Il cantante ha saputo calcare il palco del Festival di Sanremo con leggerezza, eleganza e con quella ironia che ha subito conquistato il cuore del pubblico. Un uomo d’altri tempi, ma perfettamente in linea con quelli di oggi. Quando, poi, ha preso la scopa e pulito il caos lasciato da Blanco è diventato inarrivabile.
I Pooh commuovono con il tributo a Stefano D’Orazio
Il momento da brividi è stato assicurato dai Pooh, con tutto l’Ariston che li ha accompagnati cantando alcuni dei loro brani più belli. Una reunion che è arrivata a quasi sette anni dallo scioglimento e che ha visto esibirsi Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian, e a cui si è aggiunto per Piccola Ketty anche Riccardo Fogli. Il momento più emozionante di tutti? Risentire la voce di Stefano D’Orazio con Uomini Soli: uno schermo infatti ha proiettato una sua passata esibizione e la sua voce ha intonato parte del brano. La commozione è stata tanta, anche per Amadeus che ha condiviso un ricordo con il pubblico.
Chiara Ferragni emozionata (come ci aspettavamo)
Una Chiara Ferragni emozionatissima ha letto una lettera alla sé bambina, dando vita a un monologo che è simbolo di forza per tutte le donne. L’ha scritta da sola, come ha spiegato anche nel corso della conferenza stampa, e le riflessioni che ha portato sul palco sono state talmente intime che la sua voce si è rotta in più di un’occasione. Genuina e vera, si è esposta più di quanto abbia mai fatto, mettendo a nudo un pezzetto della sua anima. E l’abito? Una provocazione: sembrava nuda, ma in realtà era solo il disegno del suo corpo.