Reduce dall’esperienza di Sanremo 2023, che l’ha vista giungere al 23esimo posto con la sua canzone Vivo, Levante si è raccontata nello studio di Verissimo, chiacchierando con Silvia Toffanin.
Dall’Ariston al difficile momento vissuto dopo la gioia d’essere diventata madre, affrontando il tema della depressione post partum con grande onestà, cosa che spesso in realtà non accade.
Levante: critica a Sanremo 2023
Una Levante serena e in pace con se stessa, quella intervistata da Silvia Toffanin. Le due hanno infatti iniziato il loro confronto parlando di come abbiano entrambe deciso di cambiare il loro colore di capelli: “La vita è una ed è giusto divertirsi, anche con i capelli”.
In breve si è passati a parlare del Festival di Sanremo 2023, il secondo della sua carriera. Come già sottolineato più volte nell’ultima settimana, e dal vincitore Marco Mengoni al momento della premiazione, non vi sono state donne sul podio, così come nella top 5 che si è giocata la vittoria.
“Mi è dispiaciuto moltissimo ma lì c’è un discorso a priori. Su 28 artisti non so quante fossero le donne, ma sempre troppo poche. Per questo è facile che il podio sia composto da soli uomini”.
Ha poi rivolto la propria attenzione a quelle che sono state le tematiche dominanti all’Ariston. Ancora una volta ha vinto l’amore, raccontato soprattutto attraverso la prospettiva di uomini addolorati o combattivi, per usare le parole della cantante.
“Chi, come me, ha affrontato temi diversi, non ha colpito nel segno. Sono però certa che Sanremo sia una vittoria per tutti, avendo la chance di raggiungere un numero tale di persone”.
Levante: dalla depressione post partum alla rinascita
Salire sul palco dell’Ariston è stata una grande sfida per Levante, che si è esibita proprio lì per la prima volta dopo la nascita di sua figlia Alma Futura: “Il mio ultimo live risaliva, infatti, a settembre 2021. Mi sono anche chiesta se ne sarei stata in grado”.
Ha raccontato d’aver pianto profondamente nel backstage dopo la sua prima esibizione a Sanremo 2023. Un gesto d’istinto, viscerale, frutto tanto della tensione quanto della gioia d’essersi ritrovata dopo mesi di buio.
Sua figlia Alma Futura è la sua gioia più grande, il che rappresenta un po’ una sorpresa per Levante, che in una certa fase della sua vita non si sarebbe affatto vista come madre: “Con il mio lavoro non avevo tempo di pensare al futuro“.
La celebre cantante ha poi confessato il dolore provato, sottolineando quanto in realtà si parli poco di depressione post partum. Un tema affrontato spesso con un atteggiamento banalizzante, evidenziando come le donne partoriscano da che mondo è mondo. Un modo per dire: se le altre ci sono riuscite, perchè tu dovresti essere in qualche modo speciale.
“Non puoi dire da che mondo è mondo a una madre che lo è per la prima volta. Lo avranno fatto miliardi di donne prima, ma tu sei la prima per te”.
Levante ha raccontato un grande dolore, faticando a riconoscersi nella testa e nel corpo, trovando la via verso la luce attraverso una canzone, mettendo il tutto nero su bianco: “La musica mi ha sempre salvata”.
Nel cantare Vivo ha sentito una grande responsabilità anche per le altre donne in condizioni simili. Proprio a loro si è poi rivolta con speranza: “Si è trattato di un momento di transizione e alle neo mamme o future madri voglio dire che poi si rinasce e si diventa più forti. Da quel buio, che sembra eterno, si esce. Io l’ho superata con la vicinanza di Pietro, sebbene vi sia una solitudine da vivere e che gli altri non possono capire”.