Teatro patologico, che cos’è il progetto di Dario D’Ambrosi arrivato a Sanremo 2025

Ha al centro la salute mentale il progetto Teatro patologico, portato a Sanremo 2025 da Dario D’Ambrosi

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

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Pubblicato: 14 Febbraio 2025 10:51

Tra i momenti più emozionanti della terza serata del Festival di Sanremo 2025 rientra l’esibizione dei ragazzi del Teatro patologico. Il progetto, fondato oltre 30 anni fa dall’attore e regista Dario D’Ambrosi che, attraverso il teatro, offre la possibilità di esprimersi a ragazzi con disabilità cognitive e sensoriali.

Che cos’è il Teatro patologico

Quella del Teatro patologico, spiega il suo fondatore Dario D’Ambrosi, è una scuola che “rappresenta la realizzazione di un sogno: far incontrare il teatro e la malattia mentale in un percorso che, arricchendo entrambe le realtà, trovi un nuovo modo di fare teatro e aiuti migliaia di famiglie coinvolte con malati di mente”. Si tratta di un progetto che offre corsi di teatro a giovani disabili, offrendo loro un nuovo modo di esprimersi.

Il Teatro patologico – i cui ragazzi si sono esibiti sul palco dell’Ariston nella terza serata di Sanremo 2025 – ha il proprio teatro stabile a Roma fin dal 2009. Dal 2016, in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata ha anche dato il via al primo corso universitario al mondo di Teatro Integrato dell’Emozione. “Un percorso che vede coinvolte più discipline, dalla musica alla danza, dalla scrittura di un testo alla sua interpretazione, dalla pittura alla creazione di oggetti scenici, scenografie e molto altro ancora”, si legge sul sito ufficiale.

A conclusione dei corsi, l’associazione organizza veri e propri spettacoli e messe in scena. Ne è stata realizzata una presso la sede delle Nazioni Uniti a New York, nel 2017, e al Parlamento europeo di Bruxelles nel 2018, entrambe in occasione della giornata delle persone con disabilità. Il Teatro patologico è arrivato anche al cinema, con il film Io sono un po’ matto e tu?, che ha coinvolto grandi attori italiani come Claudio Santamaria, Raoul Bova e Claudia Gerini. La pellicola, presentata al Torino Film Festival, parteciperà anche al LA – Italia Festival di Los Angeles.

Fondato dall’attore Dario D’Ambrosi

Chi è il fondatore del Teatro Patologico
Fonte: IPA
Dario D’Ambrosi e Carlo Conti

Dario D’Ambrosi è un attore e regista teatrale nato in Italia. A 19 anni si è trasferito a New York e fin da subito ha iniziato a farsi strada tra i teatri più importanti della Grande Mela. Membro di importanti laboratori culturali, ha collaborato con maestri del calibro di Roberto De Niro, Andy Warhol e Pina Baush.

Da sempre attento al disagio mentale, per comprendere a fondo cosa si provi, D’Ambrosi si è fatto internare per tre mesi interi all’ex ospedale psichiatrico Pini di Milano. Qui è arrivata l’idea del Teatro patologico, con l’obiettivo di ridare dignità alle persone con malattie mentali. “È un luogo magico perché salviamo tanti ragazzi e aiutiamo tante famiglie. Perché, se sta bene un ragazzo disabile, stanno bene anche mamme, papà, la famiglia, il condominio e il quartiere. Da qui dobbiamo migliorare la nostra società”, ha raccontato a Carlo Conti.

Un progetto ambizioso, D’Ambrosi punta infatti alla validazione scientifica del suo metodo, perfezionato con lunghi studi presso la New York University, l’Akron University di Cleveland e la Hayward University di San Francisco. Di fronte ai rappresentati dell’ONU, il prossimo giugno, l’attore presenterà una ricerca che dimostra i benefici dell’arteterapia, a livello sia emotivo che cerebrale. L’obiettivo è quello di far rientrare la teatroterapia tra i metodi ufficialmente riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.