Simona Ventura e Giovanni Terzi a Domenica In, uniti dal dolore e più innamorati che mai

Simona Ventura e Giovanni Terzi hanno raccontato l'amore e il dolore che ha fatto loro capire d'essere giusti l'uno per l'altra

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Pubblicato: 29 Settembre 2024 15:23

La nuova puntata di Domenica In, di domenica 29 settembre 2024, ha avuto inizio subito con un’intervista molto emozionale. Invitati in studio Simona Ventura e Giovanni Terzi. L’Italia intera ha seguito lo sviluppo della loro storia, soprattutto a Ballando con le Stelle. Lì, infatti, sono riusciti a raccontarsi pienamente, mettendosi a nudo.

Il dramma superato

Come detto, Ballando con le Stelle ha significato molto per Simona Ventura e Giovanni Terzi. Il programma di Milly Carlucci li ha spinti a lasciare andare ogni remora. La gente ha potuto vederli per chi sono realmente, fino a innamorarsi di questa coppia, che ha vissuto molti momenti delicati.

Proprio questi sono al centro di una riflessione molto profonda da parte di Terzi: “I momenti difficili sono la tua dote per il futuro. Man mano cadono delle maschere, che ti dai anche da ragazzo. Capisci che hai i piedi d’argilla e allora ti ricostruisci dal basso”. Il riferimento in questo caso va alla sua assoluzione, “perché il fatto non sussiste”, per l’accusa di corruzione.

Simona Ventura ha apprezzato tantissimo quell’esperienza che, ha spiegato, ti impedisce di tenerti tutto dentro. Mara Venier ha dato loro la possibilità di rivedere alcuni momenti, il che ha emozionato la coppia: “Quando mi rivedo, mi commuovo perché ho avuto molto più di quanto mi aspettavo. – ha svelato Ventura – Ce l’ho fatta e sono sopravvissuta a tante cose. Sono una donna fortunata e risolta”.

Giovanni Terzi in carcere

Perché Giovanni Terzi è stato in carcere? A soli 29 anni si è ritrovato in manette con accusa di corruzione. Il 13 ottobre 1998 è finito in cella per fatti risalenti al 1994-1997, quando era assessore all’Urbanistica al Comune di Bresso. Nel 2006, dopo svariati anni da quei frangenti, la Cassazione ha definitivamente confermato la sua assoluzione, “perché il fatto non sussiste”, come detto.

In merito è stato pubblicato un libro, dal titolo Innocente in carcerazione preventiva. In queste pagine c’è tutto il suo dolore e la sua frustrazione. Impotente in quella cella, ha lottato per dimostrare d’essere innocente, in un sistema che lo ha messo in ginocchio.

“L’autrice mi ha fatto una domanda che non mi ero mai posto. ‘Ma tu, se rivedi quel ragazzo che era in carcere a 29 anni, che cosa pensi?’. – ha spiegato Giovanni Terzi – Io lì sono esploso in un pianto pazzesco, come se mi fosse piovuta addosso una cosa di 25 anni prima. Ho rivisto quel ragazzo, che aveva paura d’aver deluso suo padre”. Ancora oggi permane quel dolore, a causa di una ferita mai guarita del tutto.

La storia d’amore

Il loro grande amore è divenuto ciò che è oggi anche grazie alla sincerità che c’è stata fin da subito in merito al dolore provato: “Ho detto subito a Simona, dopo 7-10 giorni, che io sono questa cosa qui, tutto questo casino qui. Lo stesso ha fatto lei e questa cosa ci ha cementato”.

Lo stesso ha raccontato la Ventura, che ha confessato errori e dolori. Una sincerità sul passato che ha dato alla loro storia la possibilità di crescere su radici solide: “Fin da subito ho capito che era una cosa importante. – ha raccontato Simona – Non me ne capacitavo, anche perché volevo recuperare posizioni sul lavoro che avevo un po’ perso, riavvicinare la mia famiglia e, in generale, avevo me come priorità. Poi ho conosciuto lui e non mi spiegavo tutto questo”.