Miral Rivalta è la figlia di Rula Jebreal, presente al Festival di Sanremo 2020, nel pubblico, per applaudire sua madre. Nella prima serata della kermesse condotta da Amadeus, la giornalista palestinese ha conquistato tutti. Merito della sua grande eleganza, ma soprattutto di un monologo contro la violenza sulle donne che ha commosso e fatto riflettere.
Ad ascoltarla in platea non c’era solo Giovanna, la moglie di Amadeus, che ha pianto, ma anche Miral, sua figlia. 23 anni e un legame indissolubile con sua madre, è nata dall’amore della giornalista per Davide Rivalta. Era il 1997 quando Rula si trasferì a Bologna e iniziò a lavorare con alcune testate giornalistiche, avvicinandosi poi alla politica estera e diventando un punto di riferimento per alcuni temi importanti.
Durante quel periodo, prima di trasferirsi definitivamente a New York, la scrittrice si innamorò dello scultore e artista concettuale Davide Rivalta. Una passione che portò alla nascita di Miral. Bella e talentuosa, la giovane assomiglia molto a sua madre, ma il talento è quello del padre. Da pochi mesi si è laureata presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna, ha una passione per la cucina e i viaggi, come racconta nel suo profilo Instagram.
Rula non ha mai nascosto di avere un legame fortissimo con la figlia, tanto che il suo nome compare nel romanzo scritto dalla Jebreal e intitolato La strada dei fiori di Miral ed è stato utilizzato anche nel titolo della pellicola Miral, realizzata grazie a una produzione israeliana e francese.
Oggi la co-conduttrice della prima serata di Sanremo 2020 è sposata con Arthur Altschul, celebre uomo d’affari e figlio di un noto banchiere americano, partner di Goldman Sachs. “Mia figlia Miral è una ragazza molto solida – ha raccontato Rula a Tiscali -, ha studiato negli Stati Uniti e poi è tornata in Italia dove ha fatto l’Accademia delle Belle Arti e adesso studia a Bologna. Lei qui ha delle radici forti, è italiana”.