Da vincitrice della ventitreesima edizione di Amici di Maria De Filippi – quella dello scorso anno – a Big in gara a Sanremo 2025: quello di Sarah Toscano è il fortunato approccio alla carriera da artista che si augurerebbe ad ogni giovane emergente. La canzone con cui avrà il piacere di calcare il prestigioso palco dell’Ariston è Amarcord, un pezzo originale e dalla freschezza tipica di Déjà vu che parla di ricordi e nostalgia.
Sarah Toscano, cosa canta a Sanremo 2025
Dopo aver vinto il talent più famoso della tv italiana facendo ballare il pubblico a suon di Déjà vu, Viole e Violini, Mappamondo, Touché e Sexy Magica, Sarah Toscano ha scelto per il proprio esordio sanremese di portare in gara un altro brano ritmato, dal mood dance caratteristico della sua musica, che si rifà a certe produzioni emblematiche dell’inizio degli anni 2000.
Non a caso il tema centrale della canzone è la nostalgia, quella riferita ad un caro ricordo descritto attraverso un testo interessante e moderno, ricco di immagini e citazioni.
Chi ha avuto l’onore di sentirla in anteprima si è sbilanciato definendo Amarcord – questo il nome del brano – un titolo ambizioso per presentarsi per la prima volta sul palco del celebre teatro.
Della più giovane Big in gara a Sanremo 2025 si dice che sia una giovane donna coraggiosa, in grado di assumersi dei rischi nella musica come anche nella vita personale, a quanto emerge da ciò che la stessa ha dichiarato in una recente intervista: “Non voglio crescere col rimpianto di non avere provato qualcosa”, ha detto.
Di cosa parla “Amarcord”
“Amarcord parla di nostalgia, di rivivere un ricordo e capire perché deve rimanere tale. È preso dal film di Fellini. In generale, la canzone parla proprio di un ricordo, di rivivere un momento nostalgico. Se dovessi associarla a delle immagini, sarebbe sicuramente un luna park di notte.” sono le parole che Sarah Toscano ha usato per raccontare brevemente, senza scucirsi troppo, la sua amata creazione.
Il ricordo in questione ad originare la canzone, da lei custodito proprio come fosse un piccolo scrigno, si dice riportare vagamente alla memoria per certi versi La vie en rose di Edith Piaf ma con la freschezza che distingue la diciannovenne: parliamo di un racconto intimo ed universale, una sorte di ponte tra passato e futuro.
Sotto alla ballad romantico-nostalgica dal ritmo incalzante quale Amarcord è si nasconde il ricordo di un amore andato, un tentativo di rielaborare il lutto per poi ripartire. La storia protagonista del pezzo è infatti trattata quasi come una fotografia, da ammirare e metabolizzare per poi essere archiviata in tutta fretta.
“Subito, dal momento in cui è nato il brano, siamo rimasti tutti sorpresi ed è sembrato perfetto per il Festival, proprio perché ha questa base molto orchestrale anche se la produzione è contemporanea. Sai, mi hanno chiesto spesso se mi sarebbe piaciuto partecipare a Sanremo. Ho sempre detto di sì, ma solo se avessi avuto il brano per una manifestazione come quella, e Amarcord è arrivato al momento giusto!” ha rivelato entusiasta Sarah.
“Amarcord”, testo della canzone di Sarah Toscano
Il testo di Amarcord pubblicato da TV Sorrisi e Canzoni:
La sera ride, ma suona drammatica
Sembra la zona più buia di un luna park
Con te era più romantica
La ruota panoramica
Mi piaceva anche avere paura
C’è un vento che mi porterà
Mi scioglierà le trecce
Di una vie en rose come Édith Piaf
Non mi rimane niente
C’ero io, c’eri tu
Una lacrima mi scende
Anche se ti scorderò
In un club il sabato
È tutto così amarcord,
Comico e tragico
Cosa eri tu, non lo so
Ma un po’ mi avevi illusa
Sai però
Forse in un film io con te
Non mi c’immagino
Sembra così démodé, però era magico
Cosa sei tu, un déjà vu
Mi sono solo illusa
Amarcord
Una lama mi accarezza la consapevolezza
Che indietro non ci ritornerò
E mi faccio tenerezza
Un velo di tristezza è l’unico vestito che ho
C’è un vento che mi porterà
Mi scioglierà le trecce
Di una vie en rose come Édith Piaf
Non mi rimane niente
C’ero io, c’eri tu
Una lacrima mi scende
Anche se ti scorderò in un club il sabato
È tutto così amarcord, comico e tragico
Cosa eri tu, non lo so
Ma un po’ mi avevi illusa
Sai però
Forse in un film io con te
Non mi c’immagino
Sembra così démodé, però era magico
Cosa sei tu, un déjà vu
Mi sono solo illusa
Amarcord
E ancora quel ricordo stupendo
Non è volato via con il vento
Ma dopo tutto mi arrendo
Una lacrima mi scende giù
Anche se ti scorderò
È tutto così amarcord
Cosa eri tu, non lo so
Ma un po’ mi avevi illusa
Illusa, illusa
Anche se ti scorderò in un club il sabato
È tutto così amarcord, comico e tragico
Cosa eri tu, non lo so
Ma un po’ mi avevi illusa
Sai però
Forse in un film io con te
Non mi c’immagino
Sembra così démodé, però era magico
Cosa sei tu, un déjà vu
Mi sono solo illusa
Amarcord