Siamo ufficialmente nell’era Conti: il Festival di Sanremo 2025 è asciutto e diretto, con un ritmo incalzante, in cui sono previsti pochi momenti di stacco rispetto alla gara. La seconda serata è stata più diluita nel ritmo rispetto alla prima – si sono esibiti 15 dei 29 Big – ma il motto di Carlo Conti è uno: “Andiamo avanti”. Una serata in cui si sono alternati i Big agli ospiti, in cui abbiamo scoperto i finalisti delle Nuove Proposte e dove ci sono state delle riconferme durante l’annuncio della classifica provvisoria in ordine sparso. Le nostre pagelle.
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La seconda serata di Sanremo mantiene il ritmo. Voto: 7
Il post-Amadeus è stato un trauma per molti di noi. Perché la verità è che dopo cinque anni ci eravamo abituati ad “andare lunghi”. Ma dopo il rodaggio della prima serata, il ritmo di Carlo Conti risulta coinvolgente. Serrato, certo, lo “show” puro è stato ridotto, ma il conduttore e direttore artistico lo aveva già anticipato: il suo è un omaggio alla musica. Siamo al Festival della Canzone Italiana, e proprio tutti cantano Sanremo.
Damiano David torna da solista all’Ariston. E si conferma una star. Voto: 7
Qualcuno lo ha immaginato, altri lo hanno sfiorato solo con il pensiero: Damiano David solista? Solo una voce inizialmente, di quelle a cui credi fino a un certo punto. Poi la conferma, i primi singoli da solista, il primo album. Non è un addio ai suoi amati compagni dei Måneskin, ma è una prova. La sua strada. Prima omaggia Lucio Dalla, proprio in apertura, poi canta Born With a Broken Heart. Si emoziona, in platea c’è la fidanzata Dove Cameron. Risulta più maturo rispetto alle esibizioni precedenti: è più sicuro di sé, padrone del palco. Dove oggi si conferma star internazionale.
Le lacrime liberatorie di Francesca Michielin. Voto: 8
Francesca Michielin si è lasciata alle spalle un periodo affatto facile, per usare un eufemismo. Nel 2024, ha spiegato che le ha hanno tolto un rene: con i mesi, tempo permettendo, perché ci vuole sempre parecchio coraggio a ridere degli eventi nefasti che colpiscono la nostra esistenza, talvolta all’improvviso, la Michielin è riuscita a “rinascere”. Fango in Paradiso parla proprio di questo: di un periodo di rinascita e di crescita personale. E forse è per questo che durante la seconda serata del Festival di Sanremo 2025, al termine dell’esibizione, dove ha dimostrato grande forza ma anche parecchie emozioni, si è lasciata andare a lacrime liberatorie. Conti era naturalmente al suo fianco, pronto a darle un incoraggiamento. A farle sentire, anche da parte di tutti i presenti in platea e degli spettatori da casa, che siamo tutti dalla parte della Michielin.
Bianca Balti, Cristiano Malgioglio e Nino Frassica il “trio” riuscito. Voto: 9
Quando sono stati annunciati i co-conduttori di Sanremo 2025, è saltato subito all’occhio questo trio: Bianca Balti, Cristiano Malgioglio e Nino Frassica, tre persone di cui andiamo orgogliosi. Balti, top model internazionale, musa di Dolce & Gabbana. Malgioglio, idolo, cantautore, paroliere d’eccezione, conosciuto in tutto il mondo per la potenza dei brani che ha scritto. E Nino Frassica (che si è presentato con il ciuffo ispirato a Malgioglio), il giusto grado di leggerezza da regalare a una serata che segue un ritmo suo, senza imposizioni, senza eccessive improvvisazioni. Il suo compito? “Disturbare” la gara. Senza mai essere di troppo. Assicurando quello stacco che “tanto” basta. Arriva sul palco con i “pacchi” di Affari Tuoi e viene citato Stefano De Martino da Conti, confermando il suo successo stellare.
La standing ovation per Simone Cristicchi. Voto: 6
Portare una canzone “impegnata” sul palco di Sanremo ed essere fraintesi. Succede anche questo, non dovrebbe forse succedere, ma Sanremo è Sanremo e, nel bene e nel male, critiche e polemiche non mancano mai. Quando sarai piccola è il brano portato da Cristicchi al Festival, e non è una “canzonetta”: è una canzone, che diventa persino poesia, in cui viene affrontata un dramma che Cristicchi ha vissuto in prima persona. La sua amatissima mamma, nel 2012, a 63 anni, è stata colpita da un’emorragia celebrale. Un evento che ha lasciato il segno: mamma Luciana “non è più la stessa di prima, è tornata bambina”. Ma il brano, che ha commosso e che si è guadagnato ancora una standing ovation durante la seconda serata a Sanremo 2025, ha ricevuto critiche e polemiche, speculazioni in merito alla “vittoria sicura”, tanto che in sua difesa è corso Enrico Mentana, definendo “lunari” quelle stesse critiche.
Alessandro Gervasi, il bambino prodigio emoziona. Voto: 8
Alessandro Gervasi, classe 2018 (compie 7 anni a novembre), è stato semplicemente unico sul palco dell’Ariston. Bambino prodigio di 6 anni, l’interprete di Peppino di Capri da piccolo nel film Champagne – Peppino di Capri. Al pianoforte suona proprio il celebre brano, una performance da pura magia. Tutti sono rimasti piacevolmente stupiti dal suo talento, ma anche dalla simpatia, da quell’innocenza pura che si trova solo nei più piccoli. Alla domanda di Carlo Conti: “A 6 anni suoni il pianoforte al festival di Sanremo, dove vuoi arrivare?”, lui ha replicato con “Boh”. Ma pure: “Vuoi restare ancora?”, lui: “No”. Ah, la sincerità dei bambini, che appare così semplice e genuina.
Bianca Balti mantiene la sua promessa. Voto: 9
Voleva divertirsi. E lo ha fatto. Non ci sono stati monologhi, non ci sono state grandi lezioni di vita o insegnamenti. C’è stata solo una donna, una grande donna, una top model che nella sua vita ha avuto alti e bassi, ha rappresentato lo stile italiano nel mondo, ha avuto due figlie, tanti amori e altrettante delusioni, per poi, un giorno qualunque, scoprire di avere un cancro alle ovaie al terzo stadio. Sembra la trama di un libro, ma questa è la vita vera: l’esistenza di Bianca, una vita da copertina. Per la sua co-conduzione a Sanremo, aveva fatto una promessa: voleva divertirsi, non voleva fare la “malata di cancro”, come aveva detto in conferenza stampa. Bella, di una bellezza pura, la pelle vestita di look scintillanti e sorprendenti. Bianca sembra avere il sorriso in tasca, sempre pronta a lasciarsi andare a una risata, spontanea e sincera. Forse le sarà costato, ma al pubblico non è dato sapere, perché, come ha detto lei, ci sono altre sedi per parlare del dolore. Durante l’ultimo cambio d’abito, ha mostrato la cicatrice: un riferimento diretto al cancro, che non lascia spazio a nessuna interpretazione.