Sanremo 2023: perché Chiara Ferragni è la scelta giusta (e che già ci piace)

Non sono solo canzonette, Sanremo è uno spettacolo che racconta il nostro paese, e le donne come la Ferragni rappresentano l'esempio di cui abbiamo bisogno

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Pubblicato: 21 Giugno 2022 22:22

Mancano circa 8 mesi al Festival di Sanremo 2023, ma Amadeus, come ormai saprete, ha già giocato la sua carta vincente: Chiara Ferragni sarà la co-conduttrice della prima e dell’ultima serata della kermesse canora. Tra chi grida allo scandalo e chi annuncia che non lo vedrà (come ogni anno), una grandissima fetta di pubblico si dice entusiasta di questa scelta. E fa bene ad esserlo, perché con l’imprenditrice digitale sul palco più importante del nostro paese, ha inizio una rivoluzione. Che già ci piace.

Chiara Ferragni: perché è l’esempio giusto per le ragazze di oggi

Le critiche a Sanremo, dai conduttori ai cantanti in gara, passando per gli ospiti e i cachet, fanno parte del gioco. Quindi per questa volta è bene concentrarsi su altro. A lungo corteggiata da Amadeus e la Rai, Chiara Ferragni ha finalmente detto sì, e sarà lei a illuminare il palco dell’Ariston la prima e l’ultima serata del Festival nel 2023.

Lei non ha bisogno di presentazioni, non ha bisogno di visibilità e di certo non ha bisogno del cachet (che ricordiamo, è sempre pagato dagli sponsor, e non dai nostri canoni). Perché dunque Chiara Ferragni sarà a Sanremo 2023?

Lo dovremmo chiedere a lei, e sicuramente ce lo spiegherà presto, ma è più importante capire perché la sua presenza farà la differenza.

Sarà pur vero che siamo in tv, e si parla del più grande spettacolo italiano, ma non siete anche voi stanche di vallette che non conosciamo, ancora giovanissime e che quindi sono mandate allo sbaraglio su un palco così grande, e spesso con ben poco da dire?

Dovrebbe essere un punto d’arrivo, non di partenza, il pubblico vuole personaggi che conosce, che ama e che fanno discutere, perché no. Chiara Ferragni unisce perché è divisiva, che la si ami o la si odi sappiamo tutto di lei, e Amadeus sa che tutti la vorranno ammirare su quel palco, anche solo per criticarla. L’auditel, dunque, è assicurato.

Veniamo al fattore sociale. Sanremo è ormai il più grande contenitore del nostro paese, sul suo palco si parla di musica, ma attraverso di essa anche dei temi più attuali, dall’inclusività al bullismo, dall’amore alla depressione, dalla politica alla lotta alla criminalità. No, non sono solo canzonette, spesso sono lo specchio della nostra società, raccontata anche dai monologhi degli ospiti.

Per questo Chiara Ferragni è la persona giusta: tra i suoi milioni di followers ci sono adolescenti che sognano di diventare come lei, e molti di essi, che noi spesso sottovalutiamo, capiscono quanto lavoro c’è dietro, quanta tenacia nell’inseguire il proprio sogno, quanta passione per la moda che diventa un mestiere. Chiamarla ancora influencer è riduttivo, e spesso viene usato questo termine in senso dispregiativo: Chiara è una imprenditrice, e il suo essere donna e social non la rende meno seria e capace dei suoi colleghi uomini.

Anzi, questo la spinge ad avere una marcia in più, la stessa che, si spera, servirà durante il Festival a far capire che sui social non nascono solo “fenomeni da reality” ed esempi negativi, come si vede fin troppo spesso sulla tv generalista. I social possono essere un lavoro, così come una vetrina per esso, e non sono semplicemente un luogo per mettersi in mostra.

L’impegno della Ferragni e del marito Fedez nella sensibilizzazione su molti temi, verso i loro giovanissimi fan, dimostra come probabilmente oggi nessuno più di Chiara merita quel palco.

È ovvio, è anche business, così come lo sono i calciatori che incassano miliardi e sui quali nessuno dice una parola, o l’attore, generalmente uomo, strapagato per stare cinque minuti su quel palco. La rivoluzione dunque parte da qui, Amadeus sa benissimo cosa sta facendo, sta mostrando che non c’è il male dietro ciò che non conosciamo, dietro un modo lontano (una volta almeno) da quello della tv, non c’è niente di male a sognare di essere Chiara Ferragni, perché una donna può essere tutto ciò che vuole, e non dovrebbe più essere una “valletta muta” della propria vita.

Dalla Giannetta a Drusilla, Amadeus sta cambiando le regole

Sul palco del Festival di Sanremo sono comparse le donne più belle e più famose del panorama italiano e internazionale: da Milly Carlucci a Ilary Blasi, da Meghan Gale a Laetitia Casta, da Manuela Arcuri a Sabrina Ferilli.

Alcune sono state semplici vallette, quasi mute, delle meteore che non conoscevamo prima e che non ricordiamo oggi. Altre erano astri nascenti della nostra tv, che sono diventate poi regine indiscusse della televisione. Altre ancora, come Simona Ventura, Michelle Hunziker e Antonella Clerici, ci sono arrivate già affermate, con il loro scettro ben stretto.

L’idea di Amadeus è invece diversa: prendi un personaggio femminile mediamente noto, portalo sul palco di Sanremo, e lasciale fare ciò che sente di fare. Una conduttrice, una attrice, una intrattenitrice, l’importante è essere sé stessi.

E così in questi tre anni abbiamo riscoperto Sabrina Salerno, abbiamo visto esplodere definitivamente Elodie, abbiamo ammirato Maria Chiara Giannetta dominare il palco, e scoperto Drusilla Foer, che ha portato la tv elegante di una volta di nuovo di moda.

La scommessa per ora il conduttore l’ha vinta, e noi siamo certi che la carta Chiara Ferragni sarà giocata egregiamente, perché le donne non devono rientrare in una sola categoria per rappresentare il nostro paese, le donne sono mille e mille cose diverse, e la sua stoffa, l’imprenditrice, ha già dimostrato di averla, arrivando alle vette massime nel suo lavoro, anche fuori dai social.

Chiara sa parlare ai giovani, che dopo due anni di pandemia, hanno il bisogno di essere ascoltati e compresi. Il resto sono solo polemiche social che dimenticheremo in fretta.