Sal Da Vinci sbarca finalmente su Canale 5 con il suo concerto in Piazza del Plebiscito. Un evento molto atteso e più volte rimandato in palinsesto da Mediaset per esigenze mai specificate del tutto.
Una festa per i suoi oltre quarant’anni di carriera – tra teatro, concerti e tv – e un grande omaggio alla città di Napoli. Una serata speciale per celebrare l’artista partenopeo, travolto nell’ultimo periodo da una nuova ondata di popolarità.
Insieme a Sal Da Vinci, tra nuove hit e classici della canzone italiana e napoletana, ospiti davvero eccezionali: tra questi Renato Zero, Gigi D’Alessio, Paolo Bonolis, Serena Brancale, Raf, Fausto Leali, Clementino, Martina Stella e Fabio Esposito.
Ad arricchire lo show, un’orchestra di 45 elementi diretta dal Maestro Adriano Pennino e un corpo di ballo con coreografie firmate da Ilir Shaqiri.
Timing errato e l’omaggio ad Ornella Vanoni. Voto 5
In pieno mood natalizio vedere il pubblico di Piazza del Plebiscito che canta in canotta e t-shirt non è decisamente il massimo. Si percepisce per tutto il tempo una forte sensazione di contrasto, di totale estraneità alla quotidianità.
Il concerto di Sal Da Vinci, registrato lo scorso 6 settembre, doveva andare in onda il successivo 25 settembre. Ma, per motivi mai chiariti, è rimandato al 17 dicembre, praticamente a pochi giorni da Natale. Certo, la musica in questo caso non è di certo legata al fattore tempo ma la sensazione di qualcosa fuori dalla contemporaneità si percepisce.
Soprattutto quando durante la serata avvengono ben due omaggi a Ornella Vanoni, scomparsa di recente, a circa tre mesi di distanza dallo spettacolo di Sal. L’artista napoletano cita la mitica collega cantando prima al pianoforte Tu si’ ‘na cosa grande, brano che nel 1964 Ornella Vanoni interpretò insieme a Domenico Modugno al Festival di Napoli di quell’anno, vincendo.
Poi, con l’aiuto di Serena Brancale, Da Vinci ripropone Senza un motivo, il suo duetto con la Vanoni del 2012. Qualcuno tra il pubblico si alza, c’è chi applaude più forte. Ma in quel momento nessuno poteva immaginare che il 2025 ci avrebbe tolto una delle cantanti più immense e autentiche. E a distanza di tempo quel tributo appare monco, non totalizzante come dovrebbe essere dopo una perdita così grave.
L’autoironia di Gigi D’Alessio. Voto 8
Data la lunga amicizia, prevedibile la presenza di Gigi D’Alessio allo show di Sal Da Vinci. Insieme cantano prima Non riesco a farti innamorare, la canzone che Sal ha presentato a Sanremo nel 2009, e poi Annaré, un classico della discografia di Gigi. Tra i due scambi ed elogi, con D’Alessio che non perde occasione per fare dell’autoironia.
Quando Da Vinci si complimenta e fa notare che ha gestito in un anno ben sette concerti a Piazza del Plebiscito, Gigi replica scherzando: “Uno per ogni figlio e l’ultimo per me. Ogni figlio un concerto”. Della sana autoironia che ricalca il carattere giocherellone dell’ex compagno di Anna Tatangelo.
Tra l’altro non è la prima volta che scherza sulla sua famiglia numerosa, già in passato D’Alessio aveva dichiarato: “A fare figli in questo paese siamo rimasti io e Mario Biondi”, riferendosi ai nove figli del musicista soul.
Le lacrime di Sal Da Vinci. Voto 8
Sal Da Vinci canta con Renato Zero sulle note de Nei giardini che nessuno sa, un capolavoro della musica italiana, capace di arrivare dritto al cuore fin dalla prima nota. “Avrei voluto scriverla io”, dice schiettamente Da Vinci. E dopo il duetto Sal scoppia a piangere, non riuscendo a trattenere l’emozione. Comprensibile.
Quella di Sal è una storia di rivalsa, di una cantautore che non ha mai smesso di credere nel proprio lavoro e nella propria arte. Un grande successo, una forte ondata di popolarità arrivata solo dopo i 50 anni, dimostrando che carriera e vita possono fiorire e splendere anche più tardi, quando non si è più giovanissimi.
Tutto merito di Rossetto e Caffè, canzone che ha inevitabilmente segnato la carriera di Sal Da Vinci ma più che altro di una maggiore consapevolezza di sé, maturità e una ricerca autentica di ciò che conta davvero.
Le bellissime parole di Renato Zero. Voto 9
E a proposito di Renato Zero: bellissime le parole per la città di Napoli, che aveva già omaggiato in passato scrivendo per Sal Da Vinci la canzone Nanà, a suo dire una sorta di diminutivo del nome della città.
“Siete così contagiosi che quando uno arriva a Napoli non può fare altro che respirarvi. Avete un’innata eleganza e allegria. Io sono romano ma ogni volta che vengo a Napoli ci lascio il cuore”, afferma con grande convinzione Renato. Che dire? Non fa una piega.

Rossetto e Caffè, il nuovo inno napoletano. Voto 9
Semplice ma allo stesso tempo struggente. E in grado di entrare subito in testa senza chiedere il permesso. Virale e travolgente. A quasi due anni dal suo debutto, possiamo ritenere Rossetto e Caffè il nuovo inno della canzone napoletana.
Il racconto di una storia d’amore intensa e universale, in cui è facile identificarsi. Parole semplici e una musica coinvolgente fanno il resto. Da cantare a squarciagola e con la mano sul cuore, come scrive qualcuno sui social. La rivalsa di Sal Da Vinci. Perché il vero talento prima o poi si vede.
Stefano De Martino cancellato, un peccato. Voto 6
Tra gli ospiti più osannati della serata anche Stefano De Martino, da tempo grande estimatore di Sal Da Vinci. Ma il siparietto tra conduttore e cantante non viene trasmesso da Canale 5. Il motivo è presto detto: la Rai non ha concesso all’ex ballerino la liberatoria per un’apparizione su Canale 5.

L’ex marito di Belen Rodriguez è vincolato alla tv di Stato da un contratto in esclusiva della durata di quattro anni. Un vero peccato questo taglio. Chi era presente in piazza del Plebiscito assicura che Stefano sia stato tra i più bravi e apprezzati della serata, acclamato da tutte le donne presenti ma anche dagli uomini che hanno imparato ad apprezzarlo e stimarlo grazie al lavoro giornaliero ad Affari Tuoi.
Che, tra l’altro, ha avuto in passato Rossetto e Caffè come colonna sonora per svariate puntate. Non resta che recuperare qualche video amatoriale sui social con Stefano e Sal che scherzano e si divertono con la musica napoletana tradizionale, quella che da sempre accompagna le loro vite.
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