Per la città di Milano, il Natale inizia oggi. È il giorno di Sant’Ambrogio, patrono del capoluogo meneghino, la serata inaugurale di una nuova stagione del Teatro alla Scala. I cittadini si riuniscono in ascolto: i più fortunati da palchetti e platea, tutti gli altri davanti allo schermo, per ascoltare l’Opera, proprio in questi giorni dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
È un momento magico, che richiede un abbigliamento adeguato. Il galateo impone smoking per gli uomini e un abbigliamento formale e raffinato per le signore. Sì all’abito lungo, ma vietati i colori sgargianti, le scollature eccessive e le gonne troppo vaporose (che danno fastidio al vicino una volta sedutisi a guardare lo spettacolo). Chi ha rispettato le regole e chi, invece, ha sbagliato tutto? Diamo un’occhiata ai look degli ospiti presenti alla prima del Don Carlo.
Il sindaco è impeccabile: 9
A fare gli onori di casa, naturalmente, è il sindaco Giuseppe Sala. Il Beppe di Palazzo Marino era classico e decisamente nelle regole con un tradizionale smoking. Impeccabile anche la compagna Chiara Bazoli, con un lungo abito nero, impreziosito da dettagli dorati sulla scollatura. Il galateo teatrale è rispettato al 100%.
Ballerini e musicisti contro le regole: 8
Ballerini e musicisti al Teatro alla Scala sono di casa, ma non tutti sembrano conoscerne le regole di stile. Roberto Bolle, come sempre, è perfetto, in smoking e mantello. Pecca di una scollatura eccessivamente audace la nuova étoile Nicoletta Manni, che osa persino le paillettes. Così come più che luccicante è il look della violinista Laura Marzadori. Il luccichio non sarebbe consentito fuori dal palco, ma sono entrambe così raffinate che glielo si perdona.
Veronica Pivetti, rockettara: 8
Veronica Pivetti ama andare controcorrente e l’originalità, quando ben dosata, è sempre apprezzata. Si merita un bel voto lo smoking broccato, indossato ironicamente con un piccolo papillon (quelli grandi trasgrediscono le regole del teatro). Tocco rock nel beauty look, con il marcato smoky eyes e la chioma ribelle e all’insù.
L’Estetista Cinica, poteva fare meglio: 5
Sobria, discreta, in scuro ma con qualche dettaglio chiaro a smorzare il nero. In teoria, Cristina Fogazzi – nota come l’Estetista Cinica – non sbaglia nulla. Il risultato però, tra il vestito accollatissimo e la mantellina sulle spalle non le rende del tutto onore. Da lei ci saremmo aspettati qualcosa di più frizzante.
Le “Signore” non sbagliano mai: 10
Stile ed eleganza abbondano tra le ospiti ricche di anni e saggezza. La ministra Maria Elisabetta Casellati, la mitica Ornella Vanoni e la senatrice Liliana Segre sono tutte perfette. La prima con dettagli brillanti su pesante abito scuro e la Vanoni con un cappotto sartoriale e una borsetta dallo stile etnico. Infine, Segre in pantaloni, un modello caldo e comodo in un prezioso velluto.
Quelli che credevano di stare alla Fashion Week: 3
C’è poi una folta schiera di ospiti che propria non ha compreso il concetto di “abito giusto per la giusta occasione”. Abbiamo la modella scollatissima e piena di trasparenze. L’influencer versione Barbie lustrino e la wedding planner che ha fatto il bagno nelle paillettes. Non classificato l’instagrammer cavaliere rampante con armatura dorata.